INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02070 presentata da BARONI MASSIMO ENRICO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 01/03/2016
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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02070 presentato da BARONI Massimo Enrico testo presentato Martedì 1 marzo 2016 modificato Mercoledì 2 marzo 2016, seduta n. 581 BARONI , GRILLO , DI VITA , LOREFICE , COLONNESE , SILVIA GIORDANO , MANTERO , TONINELLI , MANLIO DI STEFANO , COMINARDI , PESCO , SORIAL , CARINELLI , DE ROSA , TRIPIEDI , CASO e PETRAROLI . — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: nel mese di ottobre 2015 veniva arrestato Mario Mantovani, vicepresidente ed ex assessore alla salute della regione Lombardia; a distanza di quattro mesi viene arrestato Fabio Rizzi, medico, consigliere regionale lombardo della Lega Nord, presidente della III Commissione permanente – Sanità e politiche sociali – della regione Lombardia ed estensore della recente legge di riforma della sanità regionale; Fabio Rizzi, con altre ventuno persone indagate per reati gravissimi, è arrestato per associazione a delinquere, turbativa d'asta ed altre imputazioni; sono coinvolte società private accreditate con il sistema sanitario nazionale, con il coinvolgimento di ramificazioni estere, tra le quali Svizzera, Panama e Dubai; l'indagine riguarda un diffuso sistema di corruzione per la gestione di servizi odontoiatrici e vede al centro del sodalizio incriminato il gruppo imprenditoriale Odonto Quality, l'imprenditrice Paola Canegrati, il Rizzi e l'odontoiatra Mario Valentino Longo, da cui il nome «Smile»; un sistema corruttivo, che con il passare dei giorni, disvela anche intrecci internazionali. Il 26 febbraio 2016 è stato arrestato a Miami Stefano Lorusso, un agente immobiliare residente negli Stati Uniti, che risulta essere socio di Rizzi e Longo dell'americana More Than Lux Corp e sembrerebbe coinvolta finanche la gestione di un ospedale pediatrico in Brasile; ad avviso degli interroganti, il sistema della sanità lombarda, una regione non soggetta a piani di rientro, rivela la sua vera essenza: un sistema corrotto; sembrerebbe, altresì, doversi rimettere in discussione il «modello Lombardia»: «sono state complessivamente 141 le denunce arrivate sul tavolo della Corte dei conti della Lombardia per casi di malasanità. Un numero relativo all'esercizio finanziario 2014, che risulta quintuplicato rispetto a cinque anni fa»; così ha sottolineato il procuratore regionale della Corte dei conti, Antonio Caruso, nel corso della requisitoria pronunciata in occasione dell'udienza pubblica di parificazione del bilancio regionale 2014. Malpratices che secondo il magistrato contabile «inducono a ritenere prioritaria una sempre più penetrante azione di controllo, principalmente rivolta, oltre che all'efficienza delle strutture e all'efficacia degli interventi, anche alla trasparenza e all'imparzialità dell'azione amministrativa in ambito sanitario»; la spesa sanitaria, ha evidenziato tra l'altro Caruso, ha «assorbito» nel 2014 circa l'80,4 per cento delle spese correnti del bilancio regionale. È Finlombarda, società interamente controllata dalla regione Lombardia, a pagare i fornitori del sistema sanitario regionale per conto delle aziende ospedaliere lombarde. «Nel corso dell'esercizio 2014 – ha detto a questo proposito il magistrato – regione Lombardia ha provveduto ad alimentare il fondo gestito da Finlombarda per un importo pari a 3 miliardi e 120 milioni di euro. I pagamenti ai fornitori effettuati tramite il fondo sono stati pari a 3 miliardi e 131 milioni di euro, in costante aumento rispetto agli anni precedenti»; d'altronde, si legge su Il Fatto Quotidiano del 19 febbraio 2016, che «La commercialista Giovanna Ceribelli nel 2013 segnala all'autorità giudiziaria le “anomalie” sugli appalti all'ospedale di Desio-Vimercate dando avvio all'inchiesta sulla tangentopoli sanitaria. Insieme a un altro membro del collegio di vigilanza indagò anche dall'interno dell'azienda sanitaria, chiedendo poi al collegio di approvare una relazione-denuncia da trasmettere a Procura e Corte dei Conti. A gennaio del 2015 il presidente, indicato dal Ministero dell'economia e delle finanze, trasmette le relazioni senza sottoscriverle ma come verbali individuali. E così quello indicato dal Ministero della salute (...) ha scoperchiato con le sue mani il pentolone delle mazzette di “lady sorriso” ai politici di regione Lombardia. È un dato di cronaca, ormai, che fu una sua segnalazione a dare impulso alla “comunicazione di notizia di reato” del 17 dicembre 2013 che – dopo due anni di indagini – consentirà alla procura di Monza di arrestare 21 persone stroncando la “tangentopoli sanitaria”»; d'altro canto, qualche mese fa era stato annunciato un protocollo d'intesa tra Anac, Agenas e Ministero della salute, finalizzato all'implementazione di «modelli integrati di controllo interno per la gestione dei rischi collegati al governo delle aziende sanitarie, per garantire l'adozione di misure idonee a realizzare processi aziendali corretti, efficaci ed efficienti, anche con specifico riferimento al raggiungimento degli obiettivi di trasparenza e legalità e attraverso il recupero dei valori di integrità e di etica professionale ed aziendale»; a quanto pare, si è ben lungi dalla realizzazione degli intenti; la rete corruttiva emersa con l'indagine «Smile» nella sanità lombarda, dalle risultanze investigative, risulta intenzionata ad un'espansione di business malavitoso anche in altre regioni italiane, tra cui il Lazio–: se non intenda adottare ogni iniziativa di competenza in relazione ai fatti richiamati in premessa e quali strumenti di controllo abbia attivato al fine di arginare il fenomeno e scongiurarne la ripetizione a livello nazionale. (3-02070)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02070 presentata da BARONI MASSIMO ENRICO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 01/03/2016
Camera dei Deputati
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1
20160302
20160301
20160301-20160302
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02070 presentata da BARONI MASSIMO ENRICO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 01/03/2016
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
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CARINELLI PAOLA (MOVIMENTO 5 STELLE)
CASO VINCENZO (MOVIMENTO 5 STELLE)
COLONNESE VEGA (MOVIMENTO 5 STELLE)
COMINARDI CLAUDIO (MOVIMENTO 5 STELLE)
DE ROSA MASSIMO FELICE (MOVIMENTO 5 STELLE)
DI STEFANO MANLIO (MOVIMENTO 5 STELLE)
DI VITA GIULIA (MOVIMENTO 5 STELLE)
GIORDANO SILVIA (MOVIMENTO 5 STELLE)
GRILLO GIULIA (MOVIMENTO 5 STELLE)
LOREFICE MARIALUCIA (MOVIMENTO 5 STELLE)
MANTERO MATTEO (MOVIMENTO 5 STELLE)
PESCO DANIELE (MOVIMENTO 5 STELLE)
PETRAROLI COSIMO (MOVIMENTO 5 STELLE)
SORIAL GIRGIS GIORGIO (MOVIMENTO 5 STELLE)
TONINELLI DANILO (MOVIMENTO 5 STELLE)
TRIPIEDI DAVIDE (MOVIMENTO 5 STELLE)
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BARONI MASSIMO ENRICO (MOVIMENTO 5 STELLE)
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