INTERPELLANZA 2/00317 presentata da OSTILLIO MASSIMO (CCD-CDU) in data 19961128

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic2_00317_13 an entity of type: aic

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri per i beni culturali e ambientali, del tesoro e del bilancio e della programmazione economica, dell'industria, del commercio e dell'artigianato e dell'ambiente, per sapere - premesso che: la cosiddetta "via Francigena" risulta essere un preziosissimo itinerario (per lungo tratto in territorio italiano) che, descritto letterariamente fin da prima dell'anno 1000 e testimoniato da innumerevoli monumenti, permetteva ai pellegrini di raggiungere Roma da Canterbury e, mediante diramazioni e collegamenti, da ogni altra localita' dell'Europa e quindi di raggiungere - attraverso Roma - il porto di Brindisi e la Terra Santa; lungo tutto il tracciato di tale "via Francigena", e maggiormente negli ultimi duecento chilometri prima di Roma, sono abbondantemente presenti e visibili tratti dell'antica strada, chiese, monasteri, luoghi di accoglienza ed altro, conferendo cosi' a questo percorso - oltre al primario e fondamentale significato di testimonianza della fede e della religiosita' dei milioni di pellegrini che l'hanno utilizzato nei secoli trascorsi - altri rilevanti significati di carattere "laico"; la presenza di tanti monumenti e vestigia storiche, nonostante il tempo e l'incuria ne abbiano decimato il numero e resa precaria la conservazione, fa della "via Francigena" un vero e proprio itinerario culturale, storico, architettonico ed artistico da salvaguardare, come anche dichiarato dal Consiglio d'Europa e dall'Unesco; i pellegrini, diretti a Roma o in Terra Santa, antesignani dei moderni turisti (molto piu' dei legionari romani e degli invasori barbarici), avevano una particolare motivazione - quella religiosa - che ancora oggi anima chi si dirige verso i luoghi di culto, quali i santuari eccetera, cosi' come coloro che raggiungeranno Roma in occasione del grande Giubileo del 2000. Per questi pellegrini-turisti la "via Francigena" rappresentava la via obbligata da percorrere, perche' piu' diretta, meno rischiosa e piu' dotata di luoghi di accoglienza (alla cui costruzione e manutenzione, prima ancora di locandieri o albergatori, provvidero gli ordini monastici, le confraternite religiose ed i cavalieri templari) che ne fanno ancora oggi un itinerario con caratteristiche di grande e particolarissimo interesse turistico e culturale; la "via Francigena" si intersecava con altri percorsi di valore religioso (per esempio quello verso Santiago di Compostela) e raccoglieva lo sbocco di altre vie Romee provenienti dai Paesi cristiani d'Europa - quali Germania, Ungheria, Polonia - tale da renderla naturale crocevia di culture, lingue e commerci. E' stata quindi un embrionale ma essenziale tessuto connettivo dell'Europa, rappresentando anche un legame unificante per tutte le popolazioni della penisola italiana; fino all'inizio di questo secolo i pellegrini ed i turisti diretti a Roma dovevano necessariamente percorrere tutta o parte della "via Francigena", giungendo all'Urbe dopo aver visitato localita' minori, ma di grande significato culturale e monumentale, quali Siena, Orvieto e Viterbo, per citare solo le ultime tre fondamentali tappe prima della "Citta' eterna" -: quali siano le iniziative pubbliche in atto a tutela dei beni storico-artistici e per la valorizzazione turistica della "via Francigena", quali quelle programmate o ipotizzate e lo stato dell'attuale iter deliberativo e approvativo delle stesse, ovvero se esse siano in corso ed in quale fase di attuazione; se il Governo sia a conoscenza delle molte iniziative che sono state proposte in questi ultimi mesi, anche da privati, perche' lungo la "via Francigena" siano effettuati degli interventi di recupero e valorizzazione che possano renderla realmente fruibile sotto il profilo culturale e turistico, perseguendo importanti obbiettivi quali: a) creare forti potenzialita' di attrarre una parte consistente dei milioni di persone attese in occasione del grande Giubileo del 2000, tenuto conto dell'opportunita' che la citta' di Roma non corra il rischio del collasso a causa dell'impatto derivante da un enorme afflusso di visitatori totalmente concentrato nelle sue strutture di accoglienza e trasporto; b) fornire alle aree interessate una importante occasione di rinascita anche economica, necessita' strettamente correlata con l'esigenza che tali interventi servano a salvare dall'abbandono luoghi di grande valore religioso, storico e culturale; se sia parimenti a conoscenza del fatto che tutte queste pur lodevoli iniziative non hanno pero' trovato finora un indirizzo unitario di coordinamento e di scelta di priorita', rischiando spesso di bloccarsi di fronte a difficolta' burocratiche o finanziarie, o di confinarsi nella frammentarieta' o nel localismo; se il Governo non ritenga opportuno assumere appropriate iniziative per la riscoperta - sia in chiave turistica che per la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio monumentale ed artistico e per contribuire allo sviluppo socio-economico dei territori interessati - degli antichi itinerari, che per tanti secoli hanno consentito la mobilita' delle persone, la circolazione delle idee, l'integrazione delle culture, lo sviluppo dei commerci e se, in maniera specifica e prioritaria, non ritenga opportuno assumere iniziative in previsione del grande Giubileo del 2000 a favore della "via Francigena"; se il Governo non reputi che: a) il programma di interventi da realizzare lungo il percorso della "via Francigena", con particolare riguardo al tratto che da Siena giunge alle porte di Roma, debba attuarsi per quanto ritenuto prioritario ed urgente nel quadriennio 1997-2000, per poi trovare completamento nei successivi anni, integrandosi nei futuri piu' generali programmi per il turismo, per i beni culturali, per la difesa dell'ambiente eccetera; b) la realizzazione di tale programma potrebbe non richiedere - almeno per la prima annualita' - il reperimento di nuove risorse, qualora per interventi immediatamente cantierabili si facesse ricorso ad una accorta riprogrammazione delle disponibilita' dei bilanci dello Stato, delle regioni delle province e dei comuni, nonche' dei fondi strutturali dell'Unione europea sulla base di criteri eventualmente stabiliti in sede di conferenza Stato-regioni o attraverso vari strumenti di programmazione economica (deliberazioni Cipe eccetera); c) l'apporto dei contributi privati, di cittadini, societa', fondazioni eccetera potrebbe essere stimolato e favorito mediante apposita campagna d'informazione, nonche' con strumenti di incentivazione fiscale, utilizzando inoltre il ricorso al project financing ovvero a strumenti gia' noti quali i Boc ed i Bor o la promozione di un apposito "fondo etico; d) onde facilitare l'utilizzo del cofinanziamento comunitario, potrebbe essere opportuno stimolare le regioni a riprogrammare i rispettivi Docup e Pop, cosi' da destinare parte delle risorse ancora inutilizzate per finanziare interventi in linea con gli obiettivi sopra descritti, prevedendo l'erogazione di contributi a fondo perduto nella massima misura consentita dalle normative comunitarie e nazionali anche per iniziative promosse da privati che comportino recuperi, restauri, riutilizzi, valorizzazioni di edifici storicamente legati al percorso millenario della "via Francigena"; e) per gli interventi, anche privati, di maggior impegno finanziario e per quelli interessanti territori di almeno due Regioni, nonche' per le iniziative di promozione, divulgazione e approntamento di prodotti multimediali o di collegamenti telematici o informatici, riguardanti l'intero percorso della "via Francigena" o significativi tratti di essa, potrebbe essere opportuna la predisposizione di un apposito Pom "via Francigena", con procedura attuativa estremamente semplificata e priorita' assegnata alle iniziative immediatamente cantierabili; se infine, tutto cio' considerato, il Governo non ritenga necessario adoperarsi affinche' la commissione dell'Unione europea per il prossimo quadriennio preveda una azione pilota finalizzata a sostenere un programma integrato di recupero, promozione e valorizzazione delle risorse ambientali, culturali, turistiche e produttive - anche tramite pacchetti integrati per le aree territoriali attraversate dalla "via Francigena" - recependo le proposte di risoluzione che sono state depositate presso il Parlamento europeo. (2-00317)
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INTERPELLANZA 
BECCHETTI PAOLO (FORZA ITALIA) 
SAVARESE ENZO (FORZA ITALIA) 
GIORDANO FRANCESCO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
BRESSA GIANCLAUDIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) 
BACCINI MARIO (CCD-CDU) 
CIANI FABIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) 
DANESE LUCA (FORZA ITALIA) 
FABRIS MAURO (CCD-CDU) 
FOLLINI GIUSEPPE (CCD-CDU) 
PANETTA GIOVANNI GIUSEPPE PAOLO (CCD-CDU) 
SANZA ANGELO MARIA (CCD-CDU) 
SARACA GIANFRANCO (FORZA ITALIA) 
SCOCA MARIA CONCETTA (CCD-CDU) 
FIORONI GIUSEPPE (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) 
GIULIETTI GIUSEPPE (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) 
PISTONE GABRIELLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) 
RAFFAELLI PAOLO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
CASINELLI CESIDIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) 
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2/00317 
OSTILLIO MASSIMO (CCD-CDU) 

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