RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00007 presentata da DE BENETTI LINO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19920930
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La Camera, considerato che all'atto della presentazione del programma di Governo al Parlamento, il Presidente del Consiglio ha affermato che la condizione finanziaria dell'Italia e' drammatica, definendola "sull'orlo del baratro"; considerato che nelle settimane successive la situazione e' peggiorata ulteriormente, tanto che sono stati aumentati i tassi di sconto e che si e' dovuto decidere la svalutazione di 7 punti della lira rispetto al marco e alle altre monete europee; considerato che dopo il risultato positivo del primo giorno successivo alla svalutazione, la lira si e' nuovamente indebolita, tanto che l'Italia e' stata costretta alla chiusura dei cambi; considerato infine che attraverso la legge delega e l'ultimo decreto-legge del 19 settembre il Governo intende affrontare la riduzione del debito con una manovra complessiva di 93.000 miliardi per l'anno 1993; esaminato il documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 1993-1995; considerato l'attuale deficit dello Stato, il livello non piu' superabile del debito pubblico, il disavanzo del bilancio pubblico, l'eccessivo aumento del tasso di sconto, la forte difficolta' della difesa della nostra moneta, la precarieta' e la debolezza dell'economia italiana, la scarsa credibilita' dell'Italia nei mercati internazionali, lo stato di incertezza e di instabilita' dell'imprenditoria sana del paese, lo stato di comprensibile confusione dei cittadini italiani a seguito delle misure fiscali e, infine, la forte, vasta e motivata protesta civile che sale dal paese in questi giorni; ritenuto che le cause e le concause di tale complessiva situazione siano da riferire a diversi fattori: anzitutto a decenni di colpevoli rinvii, di sprechi, di manovre consistenti in meri aggiustamenti contabili, in imposizioni e rimedi occasionali e non strutturali, in anticipazione di imposte relative agli esercizi futuri; ad una politica industriale pubblica di consociativismo tanto che non pochi sono i settori industriali pubblici diventati obsoleti, improduttivi e incapaci di stare sul mercato italiano ed internazionale; all'assenza di una politica che promuovesse l'equilibrato uso delle risorse e degli investimenti; l'assenza di una vera riforma fiscale e tributaria e non come quella vigente che ha anche distrutto la struttura gestionale e amministrativa necessaria per colpire l'evasione di quei settori in cui risulta piu' facile evadere; e infine ma soprattutto il non aver mai enucleato indirizzi e politiche di governo per un modello di societa' ecologicamente sostenibile impegna il Governo a predisporre un nuovo documento di programmazione con indirizzi improntati ai seguenti criteri e con identico obiettivo quantitativo in relazione al saldo netto da finanziare: selezione degli investimenti, riducendo al minimo possibile quelli relativi alle infrastrutture che perpetuano l'attuale modello di sviluppo e danneggiano sempre piu' il territorio e l'ambiente in generale, e quelli relativi all'aggiornamento e al miglioramento del vecchio sistema di difesa, privilegiando e potenziando invece le spese in conto capitale utili ad eliminare gli sprechi energetici e per promuovere l'impiego di fonti energetiche alternative, a favorire i mezzi di trasporto alternativi all'automobile, a migliorare l'informatizzazione dell'apparato pubblico, a qualificare in senso biologico l'agricoltura, a tutelare il patrimonio culturale e migliorare l'offerta turistica, a migliorare la qualita' dell'acqua per uso alimentare; riduzione delle spese correnti, in particolare nel comparto difesa, e conseguente aumento nei settori della giustizia e dell'apparato finanziario in funzione di un miglioramento obiettivo del servizio offerto alla cittadinanza e allo Stato; riduzione quantitativa della normativa fiscale e sua razionalizzazione, eliminando le fonti normative superate produttrici di erosione ed elusione fiscale; riordino del sistema pensionistico, puntando all'equita' dei trattamenti e riducendo gli interventi di tipo assistenziale abusati (invalidita', reversibilita' in presenza di redditi elevati, minime per i residenti all'estero); riordino del sistema sanitario, responsabilizzando anche finanziariamente le regioni, rivedendo la disciplina dei tickets che oggi privilegia gli evasori appartenenti al lavoro autonomo, potenziando le attivita' preventive e riducendo il consumo farmaceutico; qualificazione del pubblico impiego, anche rivedendo gli organici e prevedendo l'opportuna mobilita' anche d'ufficio; individuazione dei meccanismi per una imposta patrimoniale che consenta la conoscenza del patrimonio immobiliare e mobiliare dei contribuenti; previsione di dismissioni di patrimonio pubblico e di aziende a proprieta' pubblica secondo criteri e modalita' che non impoveriscano le possibilita' di intervento dello Stato nei settori chiave dell'economia (credito, ricerca, trasporti, chimica, informazione) e che garantiscano entrate commisurate al vero valore del patrimonio venduto; e in relazione a cio' la necessita' che le entrate per dismissioni siano previste nella manovra, al piu' basso livello ipotizzabile per evitare svendite affrettate e improduttive; previsione di una vera Commissione parlamentare, con pubblicita' degli atti, di controllo sul bilancio e per il taglio delle enormi spese parassitarie. (6-00007)
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RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00007 presentata da DE BENETTI LINO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19920930
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19920930-19920930
RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00007 presentata da DE BENETTI LINO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19920930
RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA
BETTIN GIANFRANCO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
BOATO MARCO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
CRIPPA FEDERICO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
GIULIARI FRANCESCO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
LECCESE VITO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
MATTIOLI GIANNI FRANCESCO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
PAISSAN MAURO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
PECORARO SCANIO ALFONSO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
PIERONI MAURIZIO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
PRATESI FULCO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
RONCHI EDOARDO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
RUTELLI FRANCESCO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
SCALIA MASSIMO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
TURRONI SAURO (FEDERAZIONE DEI VERDI)
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2014-05-14T21:23:49Z
6/00007
DE BENETTI LINO (FEDERAZIONE DEI VERDI)