INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07966 presentata da BARBATO FRANCESCO (ITALIA DEI VALORI) in data 20120919

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-07966 presentata da FRANCESCO BARBATO mercoledi' 19 settembre 2012, seduta n.688 BARBATO e MESSINA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: le manovre finanziarie adottate negli ultimi anni hanno comportato, tra l'altro, il costante aumento delle imposte comunali, regionali e provinciali; in particolare, con il decreto-legge n. 201 del 2011 si e' determinato, attraverso l'introduzione anticipata dell'IMU e l'applicazione di piu' elevati coefficienti di rivalutazione delle rendite catastali, un forte aumento dell'imposizione immobiliare anche sulla casa di prima abitazione e sugli immobili strumentali; inoltre, si e' assistito ad un generalizzato aumento delle addizionali comunali e regionali sull'IRPEF, legato principalmente ai disavanzi di alcuni servizi sanitari regionali, segnatamente del Lazio, della Campania e della Sicilia, nonche' al forte indebitamento di molti comuni tra i quali si segnala, in particolare, l'esorbitante debito gravante, ormai da tempo, sul comune di Roma, che ha portato addirittura alla creazione di un'autorita' commissariale per la gestione di tale debito; tale inasprimento anche della componente tributaria non erariale sta comportando un ulteriore aggravamento della situazione economica di una percentuale sempre piu' ampia di cittadini, in particolare dei disoccupati, dei precari, dei cassaintegrati degli anziani soli ed a basso reddito, i quali sono progressivamente strangolati dall'effetto congiunto della gravissima crisi economica in atto e della dissennata politica tributaria del Governo, il quale non ha saputo e voluto individuare altra ricetta per il riequilibrio dei conti pubblici che non sia un fortissimo inasprimento della pressione fiscale sui contribuenti onesti; la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente in occasione del pagamento dell'ultima rata dell'IMU, prevista per il prossimo mese di dicembre, in occasione della quale i comuni decideranno probabilmente, in forza del disposto dell'articolo 13, comma 6, del predetto decreto-legge n. 201, un ulteriore innalzamento dell'aliquota base di tale tributo, portandola a superare addirittura il 10,6 per mille, con conseguenze drammatiche per molti cittadini ed imprenditori, i quali, oltre alle difficolta' economiche in cui sarebbero gettati per ottemperare al loro obbligo di versamento, si vedrebbero costretti a ricalcolare l'imposta complessiva alla luce della nuova aliquota, con ulteriori oneri in termini di adempimenti; qualora non intervengano a breve scelte politiche atte ad invertire tale perversa dinamica, e' prevedibile, nei prossimi mesi ed anni, un costante aumento dei prelievi tributari operati da comuni, province e regioni che, cumulandosi con il gia' elevatissimo livello del prelievo erariale, precluderebbe ogni ipotesi di ripresa economica e determinerebbe una condizione sociale potenzialmente esplosiva; in tale contesto appaiono ancor piu' scandalose le gravissime vicende, che recentemente hanno coinvolto il consiglio regionale del Lazio, ma che in precedenza avevano riguardato altri organismi politici, di livello nazionale e locale, di vero e proprio sperpero di ingenti risorse pubbliche a vantaggio di partiti, gruppi o singoli esponenti politici; in sostanza, tali fatti, che purtroppo costituiscono ormai come un vero e proprio costume, diffuso a tutti i livelli della rappresentanza politica, sollecitano con ancora maggior forza l'esigenza di affrontare efficacemente il tema della riduzione dei costi della politica; le misure, del tutto parziali ed insufficienti, finora adottate in questo campo con la legge n. 96 del 2012, relative sostanzialmente alla riduzione dei rimborsi elettorali, non hanno infatti finora portato ad effetti concreti, nonostante l'intenzione, piu' volte proclamata dal Governo, di procedere ad una seria revisione della spesa pubblica, che necessariamente dovrebbe parare proprio dalla revisione delle spese per la politica; appare dunque evidente l'esigenza che il Governo e le forze politiche sane del Paese adottino iniziative incisive e coraggiose per allentare la morsa della pressione fiscale sui cittadini onesti, le famiglie e le imprese, in particolare quelle micro, piccole e medie, individuando le risorse necessarie a tale operazione sia in un rafforzamento del contrasto all'evasione ed all'elusione fiscale, sia in una piu' attenta revisione di molti settori della spesa pubblica, in particolare attraverso un'effettiva riduzione dei costi della politica, che non puo' limitarsi alla riduzione o eliminazione dei rimborsi elettorali, ma che deve riguardare anche i finanziamenti pubblici ai gruppi politici, tanto a livello parlamentare quanto a livello regionale, provinciale e comunale, il finanziamento dei giornali di partito, l'eliminazione dei diversi benefit e privilegi finora assicurati agli eletti, la riduzione degli oneri di funzionamento degli organismi di rappresentanza politica, anche attraverso una drastica riduzione degli stanziamenti di bilancio in favore della Camera dei deputati, del Senato della Repubblica della Presidenza della Repubblica, della Corte Costituzionale e del CNEL sia pure tenendo conto della loro autonomia -: quali iniziative intenda assumere, anche in riferimento ai prossimi documenti di bilancio, nonche' nel quadro del disegno di legge delega per la riforma del sistema fiscale, attualmente all'esame della Commissione Finanze della Camera, al fine di ridurre la pressione fiscale, sia per quanto riguarda i tributi erariali sia per quanto riguarda l'IMU e le addizionali locali all'IRPEF, individuando la copertura finanziaria per tali interventi di sgravio in una reale riduzione dei costi della politica. (5-07966)
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