INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06509 presentata da MANNUCCI BARBARA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120328

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-06509 presentata da BARBARA MANNUCCI mercoledi' 28 marzo 2012, seduta n.613 MANNUCCI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: l'articolo 21 della legge n. 214 del 2011 ha previsto la soppressione dell'INPDAP e dell'ENPALS e la loro confluenza nell'INPS; l'ex-INPDAP e' il secondo ente previdenziale che - oltre alla riscossione dei contributi e alla corresponsione delle pensioni e delle buonuscite - ha nella mission istituzionale una preziosa funzione di welfare integrativo, a sostegno dei propri iscritti e pensionati e dei loro familiari per una popolazione complessiva di circa 11 milioni di persone; tale funzione viene svolta a costo zero per le casse dello Stato, in quanto la relativa gestione e' completamente autofinanziata con il prelievo dello 0,35 per cento sulle retribuzioni e dello 0,155 sulle pensioni degli iscritti e sviluppa un giro di affari di circa 2,2, miliardi l'anno; la maggior parte di tali risorse (circa 2 miliardi) viene destinata all'attivita' creditizia che si estrinseca nella concessione di mutui ipotecari per l'acquisto della prima casa e consente l'immissione di moneta fresca nel circuito economico, anche a sostegno del mercato immobiliare; di tale contingente una parte considerevole viene destinata all'erogazione dei prestiti agevolati, a breve e lungo termine, che hanno consentito di svolgere un ruolo insostituibile di aiuto per le fasce piu' deboli, di contrasto all'usura e di sostegno alla ripresa dei consumi, anche di beni durevoli; la residua quota di 200 milioni di euro viene canalizzata verso il settore dei benefici sociali rivolti sia ai giovani che agli anziani; per i giovani, l'attenzione dell'ente e' mirata a favorire l'inserimento nel mondo del lavoro e, quindi, a sviluppare una formazione professionale adeguata e coerente con una domanda di lavoro sempre piu' qualificata, attraverso i seguenti interventi: 6.000 borse di studio per giovani dei diversi ordini e gradi della scuola secondaria, erogate sulla base dell'indicatore ISEE e sul merito scolastico; 5.000 giovani destinatari - sulla base del merito - di master post universitari nelle materie a maggiore impatto occupazionale (giurislavoristiche, economiche, statistiche, eccetera), dottorati di ricerca, stage in azienda, corsi di specializzazione nelle materie assicurative pubbliche e private in materia di assistenza sanitaria e nella previdenza complementare, molto richiesti dal mercato del lavoro; 31.500 partenze per vacanze studio in Italia e all'estero, strutturate nella logica dell'orientamento professionale, dell'insegnamento di attivita' sportive, dell'educazione alla legalita', dell'educazione alimentare, sanitaria e comportamentale; 4.200 giovani ospitati sia nei 5 convitti di proprieta' dell'Istituto, (Convitto Femminile Santa Caterina - Arezzo: Convitto Maschile Principe di Piemonte di Anagni; Convitto Maschile Luigi Sturzo di Caltagirone; Convitto Femminile Regina Elena di San Sepolcro; Convitto Unificato Misto di Spoleto) che mediante convenzionamenti con il MIUR in altri 40 Convitti sparsi sul territorio, per agevolare gli studi di giovani con famiglie meno abbienti; 400 giovani avviati, grazie all'accordo con l'Agenzia nazionale per i giovani, a tirocini all'estero per acquisire professionalita' ed esperienza ai fini dell'inserimento nel mondo del lavoro, nell'ambito del progetto «Safari Job»; per gli anziani, la tutela si riferisce ai pensionati auto sufficienti e a coloro che, a causa delle condizioni di salute, si trovano in situazioni di emarginazione e di necessita' di assistenza e cura, mediante i seguenti interventi: 730 soggiorni senior: consistono in sistemazione residenziale durante i periodi estivi presso localita' marine e montane; 200 ospiti presso le Case Albergo di proprieta' dell'Istituto a Monte Porzio Catone e Pescara, in cui viene offerta ospitalita' residenziale ad anziani autosufficienti; 34 convenzionamenti con RSA (residenze sanitarie assistenziali) accreditate presso le regioni, per assistenza a malati di Alzheimer o di patologie neurovegetative mediante servizi di call center, ricovero in day hospital, ricoveri fino alla sistemazione nelle apposite strutture, per n. 300 ammissioni di anziani; assistenza domiciliare attraverso convenzionamenti con strutture pubbliche che garantiscono servizi di cura a chi ancora puo' restare nella propria abitazione, ma si trova in temporanea situazione di necessita': cura giornaliera della persona, riabilitazione di soggetti disabili, servizi di telesoccorso e - in fase di sviluppo - un servizio di badantato in convenzione con i comuni; sono in corso circa 100 progetti Home Care Premium con altrettanti enti locali per l'assistenza a domicilio di quasi 8.000 pensionati non autosufficienti; e' stata avviata una sperimentazione presso il comune di Roma di altri progetti per i seniores, quali il progetto di assistenza a domicilio denominato «Nonno House», per l'ospitalita' di giovani studenti fuori sede, presso le abitazioni di pensionati INPDAP disponibili, previo rimborso di quote mensili e di rimborso spese di impianto per la sistemazione iniziale dei locali -: se tali funzioni di welfare integrativo continueranno ad essere assicurate anche dall'ente subentrante atteso che trattasi di risorse di «proprieta'» dei cittadini pubblici dipendenti che hanno contribuito alla predetta gestione ex INPDAP; se non si ritenga che tale esperienza IPDAP, costituente un vero e proprio modello italiano di welfare, possa essere estesa ad una popolazione assicurata piu' ampia, secondo analoghi meccanismi; se non sia ipotizzabile una soluzione organizzativa che preveda la creazione di un'apposita struttura per tutto il welfare italiano - una sorta di Agenzia nazionale del Welfare - che gestisca le prestazioni tradizionali di sostegno al reddito rese da INPS e quelle di tipo sociale integrative del reddito, offerte dall'ex INPDAP, nell'ottica di una maggiore efficienza dei servizi basata sulla specializzazione del lavoro e delle competenze, considerato che tale soluzione, tra l'altro, realizzerebbe anche la finalita' di una netta separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale con un definitivo chiarimento sulle responsabilita' nella gestione delle risorse pubbliche. (5-06509)
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