INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05256 presentata da FEDRIGA MASSIMILIANO (LEGA NORD PADANIA) in data 20110803

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-05256 presentata da MASSIMILIANO FEDRIGA mercoledi' 3 agosto 2011, seduta n.512 FEDRIGA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: e' notizia riportata oggi 3 agosto sul quotidiano Il Piccolo di Trieste quella per cui i pensionati che, per dimenticanza, negligenza o semplicemente mancata dimestichezza nella compilazione di moduli, non hanno inviato la documentazione con la propria situazione reddituale dovranno restituire la quattordicesima incassata ai primi di luglio 2011; secondo quanto denunciato da Fnp-Cisl, in questi giorni molte persone stanno chiedendo chiarimenti ai sindacati in merito alle lettere che l'Inps sta recapitando, nelle quali c'e' scritto che «i soldi ricevuti in piu' nell'assegno non spettano, quindi vanno resi»; trattasi di somme che variano dai 350 ai 500 euro, erogate dall'Istituto sotto forma di quattordicesima e percepite da soggetti sopra i 65 anni che vivono con 645 euro al mese, cioe' con la minima; secondo la ricostruzione della Cisl, la questione scaturisce dal controllo incrociato avviato dall'Inps e dall'Agenzia delle entrate su chi non ha inviato il modello Red relativo all'anno 2008, per cui l'Istituto ora procede ad una trattenuta rateizzata sui prossimi assegni, che dovrebbe interessare, da un sommario calcolo, almeno 30 mila persone; si ricorda che il legislatore, con l'articolo 5, commi da 1 a 4, del decreto-legge n. 81/2007, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 127/2007, ha inteso prevedere la corresponsione di una somma aggiuntiva (cosiddetta 14.ma), in presenza di determinate condizioni reddituali, in favore dei pensionati ultrasessantaquattrenni titolari di uno o piu' trattamenti pensionistici a carico dell'assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria proprio per garantire loro il recupero del potere d'acquisto delle pensioni ferme al 1992; peraltro l'Inps con messaggio n. 11226 del 20 maggio 2011, nel fornire chiarimenti in merito al riconoscimento del diritto alla somma aggiuntiva cosiddetta quattordicesima, confermando integralmente quanto previsto nella circolare n. 119 dell'8 ottobre 2007, senza novita' alcuna rispetto agli anni precedenti, ha precisato che ai fini della fruizione del beneficio il limite reddituale del pensionato e' pari ad euro 8.504,73; e' palese, ad avviso dell'interrogante, il comportamento contraddittorio dell'istituto previdenziale che, da un lato, individua in soggetti anziani e bisognosi i percettori di diritto della cosiddetta quattordicesima, e dall'altro, pur di far cassa e subito, ignora questo diritto prima ancora di accertare se i presunti sbagli nella documentazione siano effettivamente imputabili ai pensionati -: se e quali iniziative di propria competenza intenda urgentemente adottare per far luce sulla vicenda esposta in premessa e se corrisponda al vero che l'Inps non abbia accolto l'invito dei sindacati di spostare l'eventuale recupero delle somme dovute nel mese di ottobre, dopo opportuni accertamenti e dovute verifiche sul caso.(5-05256)
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