INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05232 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110802

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-05232 presentata da TERESA BELLANOVA martedi' 2 agosto 2011, seduta n.511 BELLANOVA, SERVODIO, GRASSI e GINEFRA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: in data 12 maggio 2011, a causa dell'emergenza flussi immigratori, cento persone provenienti dall'Africa, sono state ospitate dal comune di Andrano, in provincia di Lecce e nello specifico collocati presso la struttura Antica Masseria del Monte sita in Castiglione d'Otranto, la quale fino a pochi mesi addietro si configurava come una struttura a ricezione turistica. Si parla di immigrati sbarcati sulle coste di Lampedusa, persone che hanno chiesto lo status di rifugiati politici; il 23 luglio 2011, dagli organi di stampa, si apprende la notizia che queste persone stavano dando avvio ad una manifestazione di protesta per portare all'attenzione degli organi preposti le condizioni di vita, a loro dire poco consone, nonche' quelle della struttura presso la quale sono ubicati; in data 30 luglio 2011 l'interrogante si e' recata presso la struttura Antica Masseria del Monte per incontrare gli stessi migranti e verificare la fondatezza delle loro proteste. Il primo dato emerso e' che esiste un oggettivo sovraffollamento nella struttura; queste persone si ritrovano a vivere in un plesso che di fatto e' omologato per contenere circa 50 unita' e vi sono camere nelle quali sono posizionati ben 10 letti. Questo elemento e' stato, peraltro, certificato in data 26 luglio 2011 da un sopralluogo effettuato dai tecnici della prevenzione della asl di Lecce che refertavano: «la situazione di sovraffollamento riscontrata, oltre ad incidere sul benessere degli ospiti, costituisce un fattore di rischio per la diffusione di eventuali malattie infettive e diffusive»; si e' potuto riscontrare, inoltre, una totale assenza di sostegno sociale a queste persone, vale a dire, non vi e' la presenza di alcun mediatore culturale, nessun educatore ed assistente sociale, alcun interprete. Vi e', inoltre, la presenza di un solo medico. Si e' in presenza di cento persone che parlano, in molti casi, lingue differenti e che non riescono a comunicare tra di loro, ne' tantomeno con i gestori della struttura. Nel parlare con gli immigrati sono emerse le motivazioni delle proteste, vale a dire che gli stessi hanno rappresentato una serie di difficolta' oggettive, quali la mancanza di acqua calda, l'impossibilita' di conoscere allo stato attuale a che punto sia l'iter burocratico inerente ai permessi di soggiorno ed al rilascio degli eventuali documenti, l'assenza di vestiario idoneo e prodotti per curare l'igiene personale, nonche' la possibilita' di avere alcun contatto con le organizzazioni preposte, quali l'ONU; a questi ragazzi, la cui eta' va dai 25 ai 35 anni, non e' stato dunque offerto alcun programma di integrazione sociale e si capisce come in carenza di una rete sociale tutto il meccanismo, gia' farraginoso, circa la documentazione che attesti, ad esempio, lo status di rifugiato politico tardi ad avere un effettivo avvio. Gli immigrati si trovano, di fatto, a passare tutta la giornata senza svolgere alcuna attivita', nemmeno di tipo educativo. Allo stato attuale queste persone si ritrovano ad essere lontane dalle proprie famiglie di origine senza usufruire, seppur previsto dalla normativa vigente, di alcun tipo di ticket con il quale poter acquistare una scheda telefonica o quant'altro per far fronte a piccole esigenze quotidiane; ad avviso dell'interrogante, in una comunita' costituita da circa mille abitanti, come quella di Castiglione d'Otranto, quando si decide di dare assenso ad ospitare un numero di immigrati cosi' cospicuo, si rende necessaria una programmazione capillare degli interventi e cio' a favore degli stessi immigrati, ma anche della tutela di una effettiva integrazione con la cittadinanza. In queste condizioni precarie, invece, il rischio che si corre e' alto, poiche' si e' dinanzi ad una situazione che risulta essere non gestita secondo la buona prassi e rischia di innescare condizioni di conflitto dentro e fuori la struttura; va detto, inoltre, che il contributo riconosciuto a favore dei comuni, enti, associazioni che forniscono accoglienza agli immigrati e' di 40 euro circa giornaliere per erogare servizi essenziali, ma anche facoltativi. In questo contesto risulta evidente, pero', che nessun servizio dei sopra citati viene di fatti erogato in favore di queste persone; il Salento, per la sua posizione geografica, vanta una lunga tradizione di accoglienza e rispetto in favore degli immigrati e questa situazione rischia di macchiare fortemente gli stessi concetti di accoglienza, integrazione e supporto sociale. Il rischio maggiore che si corre in questo contesto e' quello di far penetrare nella concezione di molti soggetti l'idea che vi sia la possibilita' di speculare su una situazione umanitaria che, invece, andrebbe tutelata e monitorata; va sottolineato che i rilievi degli organismi preposti a monitorare questa situazione giungono a quasi tre mesi dal collocamento di queste persone presso Castiglione d'Otranto. Questa inadempienza ha prodotto come unico risultato che cento persone fuggite dalle proprie realta', fatte di violenza e pericolo sociale, di fatti hanno finito per traslocare solo fisicamente da una realta' ad un'altra, ma sono comunque rimaste trasparenti dinanzi alle istituzioni preposte che invece avrebbero dovuto agire per tutelarli -: cosa il Ministro interrogato, vista il contesto sopra esposto, intenda fare per accelerare l'iter burocratico circa la documentazione utile agli immigrati, che attendono da tre mesi una notizia in merito alla propria situazione; se il Ministro, alla luce di quanto riportato, non ritenga urgente intervenire, per quanto di competenza, al fine di verificare la condizione di sovraffollamento nella struttura di Castiglione d'Otranto, ponendo in essere misure adeguate affinche' nella stessa venga accolto un numero idoneo di persone. (5-05232)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05232 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110802 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
GINEFRA DARIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
GRASSI GERO (PARTITO DEMOCRATICO) 
SERVODIO GIUSEPPINA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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5/05232 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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