INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02651 presentata da ARLOTTI TIZIANO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 16/04/2014

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02651 presentato da ARLOTTI Tiziano testo di Mercoledì 16 aprile 2014, seduta n. 213 ARLOTTI e BORGHI . — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che: il 27 febbraio 2014 di quest'anno si è verificato il crollo di una porzione di parete rocciosa sul versante nord-est della rupe su cui sorge la città di San Leo, in provincia di Rimini. La massa è stata stimata pari a circa 450 metri cubi. San Leo, comune di 3mila residenti iscritto fra i borghi più belli d'Italia, vanta un illustre passato e un notevole patrimonio architettonico: già Capitale d'Italia sotto Berengario II, ospitò Dante e San Francesco d'Assisi. Il forte che sorge sul punto più alto della rupe, dove furono rinchiusi il conte Cagliostro e Felice Orsini, è ancora uno dei più imponenti e dei più importanti a livello nazionale; già nel 2006 e nel 2008 ingenti crolli avevano reso necessari lavori di somma urgenza per un totale di oltre un milione e mezzo di euro, ed è ampiamente stimabile che per affrontare compiutamente il dissesto ora in atto sul versante est, anche per la presenza di abitazioni prossime al ciglio della rupe, le cifre in gioco possono oggi proporzionalmente essere ben superiori. In conseguenza della frana del 27 febbraio sono stati sgomberati in via precauzionale 10 alloggi prossimi al fronte di frana creatosi dal crollo, oltre alla caserma dei Carabinieri e al trasferimento delle scuole dell'infanzia e primaria. La Fortezza, a seguito di sopralluogo, è visitabile, ma deve essere raggiunta esclusivamente tramite il sentiero pedonale e non tramite l'ordinaria viabilità, determinando un serio danno socio-economico per l'intera comunità leontina, che si regge essenzialmente sul flusso turistico; il crollo ha evidenziato situazioni di precaria stabilità in parete che vanno scientificamente monitorate prima di dichiarare il cessato pericolo. Per una ottimale composizione del quadro conoscitivo è stato richiesto ed ottenuto l'invio di strumentazione idonea al monitoraggio di dettaglio. Le risultanze saranno probabilmente disponibili solo per i primi di maggio. Al momento non si possono escludere evoluzioni, soprattutto in relazione ad un fronte apicale di una cinquantina di metri, che manifesta alcune preoccupanti fratture. Il 21 marzo 2014 la regione Emilia-Romagna ha dichiarato lo stato di crisi regionale per il comune di San Leo e il presidente Vasco Errani ha inviato la richiesta di stato di emergenza nazionale al Presidente del Consiglio e al capo dipartimento nazionale della protezione civile–: quale sia lo stato dell’ iter per la dichiarazione di stato di emergenza nazionale con particolare riferimento al livello di concertazione fra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, affinché si intervenga con urgenza per salvaguardare l'inestimabile patrimonio storico-culturale di San Leo, in modo da non comprometterne ulteriormente la sopravvivenza. (5-02651)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
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