INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02486 presentata da BINETTI PAOLA (PER L'ITALIA) in data 27/03/2014

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Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-02486 presentato da BINETTI Paola testo di Giovedì 27 marzo 2014, seduta n. 199 BINETTI . — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: dodici anni dopo la direttiva europea attualmente in vigore, il fumo rimane la principale causa prevenibile di morte in Europa: sono circa 700.000 le persone che muoiono ogni anno di tumore polmonare o presentano una grave sindrome di broncopatia ostruttiva cronica (BPCO). Nel corso degli anni, le misure adottate per scoraggiare il fumo hanno contribuito a ridurre la percentuale di cittadini dell'Unione europea che fumano dal 40 per cento nell'Unione europea -15 nel 2002 e del 28 per cento nell'Unione europea a 27 nel 2012; il Parlamento europeo ha approvato con 514 voti a favore, 66 voti contrari e 58 astensioni una nuova direttiva che riguarda il consumo di tabacco, e che contiene alcune precise indicazioni che ne limitano l'uso soprattutto tra i più giovani, che iniziano a fumare sempre prima; il testo dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri dell'Unione europea il prossimo 14 marzo; il relatore Linda McAvan (S&D, UK) nel suo intervento al Parlamento europeo ha fatto presente due fatti fondamentali: l'intensa azione di contrasto nei confronti delle lobby del tabacco e il forte contributo alla prevenzione indispensabile per tutelare le prossime generazioni, perché i giovani iniziano a fumare ben prima del loro 18 compleanno; a legislazione vigente le avvertenze dissuasive coprono il 30 per cento della superficie della parte anteriore della confezione e il 40 per cento del retro; il testo proposto a livello europeo praticamente raddoppia la superficie e dispone che gli avvertimenti siano in forma di immagine perché il messaggio di pericolosità sia immediatamente comprensibile anche dai più giovani – cosa che al momento non accade nella maggior parte degli Stati membri – e nello stesso senso dovrebbe favorire la prevenzione anche il divieto delle confezioni con meno di 20 sigarette, che essendo meno costose sono più accessibili ai più giovani; è infatti dimostrato che nella maggior parte dei casi (70-80 per cento) l'abitudine al fumo di sigaretta si instaura tra i 10 e i 14 anni; ma alcune evidenze scientifiche stanno emergendo anche riguardo al contrasto al fumo negli adolescenti: in Canada, tra il 2001 e il 2011, la prevalenza di giovani fumatori è passata dal 25 per cento al 12 per cento grazie alle politiche restrittive e al contrasto dell'immagine allettante che il fumo può esercitare tra le fasce più indifese; l'uso di immagini shock sui pacchetti ha creato un decremento dell'8 per cento nel fumo tra i ragazzi di 15-17; media, cinema e tv, in prima linea, hanno inoltre una forte responsabilità nel promuovere corretti stili di vita; i deputati europei hanno proposto anche una chiara regolamentazione delle e-sigarette, commercializzate come un'alternativa meno nociva per la salute o addirittura come un aiuto per smettere di fumare; vanno quindi trattate o come farmaci o come prodotti del tabacco. In quest'ultimo caso, la concentrazione di nicotina non dovrebbe superare i 20 mg/ml; l'uso delle sigarette elettroniche va escluso per i bambini e le stesse dovranno portare precise avvertenze per la tutela della salute; in ogni caso, vanno soggette alle stesse restrizioni di pubblicità dei prodotti da tabacco; la nuova direttiva europea vieta anche quegli aromi che nelle sigarette e nel trinciato rendono il prodotto più attraente e danno un «sapore caratterizzante»; alcuni additivi particolarmente dannosi per la salute saranno vietati, mentre il mentolo sarà vietato dal 2020; gli Stati membri avranno due anni per recepire la normativa–: quali misure si intendano assumere per un'azione di prevenzione forte ed incisiva nei confronti dei giovani; quali iniziative si intendano assumere per contenere la diffusione delle sigarette elettroniche nella convinzione che facciano meno danno o addirittura aiutino a smettere di fumare. (5-02486)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
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