INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01937 presentata da LENZI DONATA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 22/01/2014

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01937 presentato da LENZI Donata testo di Mercoledì 22 gennaio 2014, seduta n. 157 LENZI , BELLANOVA , MURER , CASATI , CAPONE , BENI , AMATO , IORI , PICCIONE , SCUVERA , GRASSI , BIONDELLI , PATRIARCA , MIOTTO , SBROLLINI , CARNEVALI e D'INCECCO . — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: come è emerso anche dalla trasmissione televisiva «Presadiretta» condotta da Riccardo Iacona e Liza Boschin con la collaborazione di Marco Piazza andata in onda lunedì 13 gennaio alle ore 21.05 su Rai TRE il cosiddetto «Metodo Stamina» la terapia a base di cellule staminali del professor Davide Vannoni che promette di curare innumerevoli gravi malattie sta dividendo il pubblico e i media; in particolare nella vicenda Stamina si è generato un conflitto evidente tra autorità sanitaria e ricerca da una parte e la logica giuridica dall'altra, infatti in questo momento i dirigenti di uno dei più importanti ospedali pubblici italiani, gli «Spedali Civili di Brescia» si trovano nella paradossale situazione di rischiare incriminazioni penali se proseguono nei trattamenti eseguiti su disposizioni di altri magistrati, con eventuali altre conseguenze civili e penali se non adempiono; secondo i dati forniti dagli stessi «Spedali Civili di Brescia» aggiornati al 30 dicembre 2013 vi sono: a) 34 pazienti in trattamento; b) 138 pazienti in lista di attesa; c) 6 pazienti con ordine di prosecuzione oltre le 5 infusioni; d) 44 pazienti da trattare in collaborazione con Cell factory; e) 433 ricorsi ai giudici del lavoro di cui 147 respinti e 69 in attesa di decisione e 217 accolti; in caso di accoglimento, i magistrati, sulla base di una prescrizione fatta in generale dal dottor Andolina, obbligano la dirigenza degli Spedali civili di continuare con il «metodo Stamina» imponendo quindi ad un medico ortopedico di eseguire il carotaggio dal midollo osseo del donatore, ai tecnici di laboratorio di fare i necessari controlli e poi di lasciare alla biologa di Stamina di procedere, in segreto, alla manipolazione delle cellule che poi un altro medico, sia egli neurologo o pediatra dovrà procedere all'infusione senza per altro essere a conoscenza di che cosa stia iniettando al paziente; da parte sua il Comitato etico dell'azienda, chiamato a pronunciarsi ai sensi dell'articolo 1, comma 4, lett. c) del decreto ministeriale 5 dicembre 2006 ha ritenuto di «non poter esprimere parere favorevole al trattamento con medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali in collaborazione e secondo la metodica di “Stamina Foundation Onlus” per i nuovi pazienti»; il Comitato etico provinciale, con specifico riferimento ai nuovi pazienti, ha confermato il parere negativo già espresso dal Comitato etico dell'azienda; allo stato attuale l'unica fonte che legittima il «trattamento Stamina» è l'ordine di un giudice che con un proprio atto si sostituisce a decisioni che spettano agli organi tecnico scientifici nonostante la stessa Corte Costituzionale con sen.26 maggio 1998 n.185 in riferimento al «multi trattamento Di Bella», per alcuni profili simile alla vicenda «Stamina», ha chiarito che essa «non è chiamata, né potrebbe esserlo, a sostituire il proprio giudizio alle valutazioni che, secondo legge, devono essere assunte nelle competenti sedi, consapevole com’è dell'essenziale rilievo che, in questa materia, hanno gli organi tecnico-scientifici»–: per quali motivi fino ad oggi il Ministro interrogato non abbia mai fatto ricorso avverso le sentenze di quei giudici del lavoro che, nonostante le evidenze scientifiche e la mancanza di un protocollo medico, hanno con una loro sentenza obbligato gli spedali civili di Brescia a somministrate il metodo Stamina e se non ritenga opportuno da ora in avanti intervenire in sede giurisdizionale al fine di tutelare effettivamente il diritto alla salute così come previsto dall'articolo 32 della nostra Costituzione. (5-01937)
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Camera dei Deputati 
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20140122 
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
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BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
D'INCECCO VITTORIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GRASSI GERO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MIOTTO ANNA MARGHERITA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MURER DELIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SBROLLINI DANIELA (PARTITO DEMOCRATICO) 
AMATO MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BENI PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
BIONDELLI FRANCA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CAPONE SALVATORE (PARTITO DEMOCRATICO) 
CARNEVALI ELENA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CASATI EZIO PRIMO (PARTITO DEMOCRATICO) 
IORI VANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
PATRIARCA EDOARDO (PARTITO DEMOCRATICO) 
PICCIONE TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SCUVERA CHIARA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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