INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00883 presentata da RIVOLTA ERICA (LEGA NORD PADANIA) in data 20090126

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00883 presentata da ERICA RIVOLTA lunedi' 26 gennaio 2009, seduta n.120 RIVOLTA, MACCANTI e LAURA MOLTENI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. - Per sapere - premesso che: nello «Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e per ulteriori modalita' applicative dell'articolo 3 del decreto-legge 1 o settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169», agli articoli 3, comma 6, e 6 comma 6, si prevede l'esclusione della materia dell'educazione fisica tra quelle che concorrono alla valutazione degli studenti negli scrutini finali, nella scuola secondaria di primo e secondo grado; l'educazione fisica e' una disciplina importante, ai fini dello sviluppo armonico della persona e una sua sottovalutazione lederebbe lo status giuridico dei docenti, penalizzando la disciplina medesima, privata in tal modo di serieta' e autorevolezza; la suddetta determinazione vanificherebbe i tentativi di prevenire rischi per la salute, come ad esempio l'obesita'; alla luce della recente indagine CENSIS-CONI l'educazione fisica e' poco praticata nella scuola italiana; il ministro interrogato ha piu' volte ribadito la necessita' di rivalutare la pratica motoria e sportiva nelle scuole; l'educazione fisica contribuisce allo sviluppo della personalita' e del suo adattamento autonomo nell'ambiente fisico e sociale circostante, attuato mediante un programma di attivita' motorie che favoriscono l'uso appropriato, consapevole e creativo del corpo, e di situazioni socio-relazionali che sviluppano una equilibrata coscienza sociale; diversi studi dimostrano che l'attivita' fisica scolastica rappresenta un luogo dove si costruiscono rapporti interpersonali basati sul rispetto reciproco, sul rispetto delle differenze, sul mutuo aiuto, sulla collaborazione, sull'assunzione di impegni; dal punto di vista comportamentale l'educazione fisica aiuta a controllare le pulsioni istintuali; la rinnovata disciplina valutativa non puo' escludere gli insegnanti di educazione fisica, che, alla luce di quanto sopra espresso, sono maggiormente «abilitati» a formulare giudizi ponderati, in sede di valutazione collegiale, sul comportamento di ogni singolo alunno; lo stesso Consiglio Nazionale dell'istruzione (CNPI), in sede di parere favorevole al provvedimento in parola, ha comunque rivendicato «la necessita' di garantire la pari dignita' di tutti gli insegnanti, concorrendo ciascuno alla crescita dello studente nel rispetto delle sue vocazioni ed attitudini, in modo da evitare inaccettabili differenziazioni, tra gli insegnanti di educazione fisica e religione e gli altri insegnanti»; lo schema di regolamento in parola recita: all'articolo 4, comma 2: «Per l'ammissione all'esame di Stato conclusivo del ciclo, gli alunni devono avere conseguito la votazione di almeno sei decimi sia nel comportamento che in ciascuna disciplina di studio»; all'articolo 3, comma 10, «i docenti di sostegno, in quanto titolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti alunni, oltre a quelli per i quali svolgono attivita' di sostegno, come confermato dalla sentenza n. 1204 del 28 febbraio 2002 del Consiglio di Stato, sezione IV.»; all'articolo 6, comma 6 esclude dalla votazione complessiva degli studenti della scuola secondaria di II grado anche la disciplina relativa all'educazione fisica, ai sensi dell'articolo 304 del medesimo Testo unico, senza minimamente tenere conto delle successive norme (legge n. 1 del 2007, decreto ministeriale 42/2007, decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, ancor vigente) che includono il voto di educazione fisica nel calcolo della media ai fini della determinazione del credito -: se, in sede di adozione del Regolamento in parola, non ritenga opportuno, anche alla luce delle considerazioni avanzate dal CNPI, di modificare il comma 6 dell'articolo 3 e il comma 6 dell'articolo 6 dello «Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni» al fine di includere tale materia tra quelle che concorrono alla valutazione degli studenti negli scrutini finali, atteso che cio' configurerebbe un grave arretramento rispetto agli ordinamenti europei.(5-00883)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
MACCANTI ELENA (LEGA NORD PADANIA) 
MOLTENI LAURA (LEGA NORD PADANIA) 
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5/00883 
RIVOLTA ERICA (LEGA NORD PADANIA) 

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SOTTOSEGRETARIO DI STATO ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA 
20090226 

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