INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00815 presentata da GHIZZONI MANUELA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090105

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00815 presentata da MANUELA GHIZZONI lunedi' 5 gennaio 2009, seduta n.109 GHIZZONI, MADIA e SAMPERI. - Al Ministro per i beni e le attivita' culturali. - Per sapere - premesso che: dopo anni d'attesa, il Ministero per i beni e le attivita' culturali ha bandito un concorso pubblico per la selezione di 397 posti di assistente alla vigilanza, sicurezza, accoglienza, comunicazione e servizi al pubblico, 3 posti di assistente tecnico calcografo, 30 posti di archeologo, 50 posti di architetto, 5 posti di archivista di Stato, 2 posti di bibliotecario, 5 posti di storico dell'arte e 8 posti di funzionario amministrativo economico finanziario (Gazzetta Ufficiale - 4 a serie speciale - concorsi, n. 56 del 18 luglio 2008), come previsto dalla finanziaria 2008 del Governo Prodi; in particolare, la distribuzione geografica dei trenta posti di archeologo messi a concorso su base regionale risulta fortemente squilibrata, disomogenea, non corrispondente ne' alle reali esigenze della tutela del patrimonio, ne' alla disposizione annunciata da una nota amministrativa (protocollo n. 17739 del 16 aprile 2008, 4.1) del 28 giugno 2008. Tale assegnazione esporra' nei prossimi anni diverse regioni a gravi lacune di personale scientifico, a causa dell'assenza di turn-over. Inoltre, la distribuzione disomogenea ha comportato un danno sia per gli archeologi delle regioni nelle quali non e' stato bandito alcun posto (ad esempio la Campania, il Lazio eccetera), costretti a spostarsi in altre regioni, sia per gli archeologi delle regioni con maggiore disponibilita' di posti a concorso (ad esempio l'Emilia-Romagna), che si sono visti travolti dalla «concorrenza» di migliaia di archeologi provenienti da altre regioni d'Italia; a fronte dei ripetuti annunci del Ministro della funzione pubblica in merito alle politiche di trasparenza degli organici, il Ministero per i beni e le attivita' culturali non ha ancora reso nota la propria pianta organica, rendendo di fatto incomprensibili le scelte che hanno presieduto alla ripartizione dei posti messi a bando e impedendo di stabilire se esse siano realmente rispondenti alle esigenze di tutela del patrimonio culturale presente sull'intero territorio italiano; i requisiti minimi per accedere al suddetto concorso per archeologi sono stati individuati, oltre che nel diploma di laurea, nel diploma di specializzazione e/o di dottorato di ricerca. Tuttavia e' da segnalare che non e' stata prevista alcuna valutazione di titoli curriculari, scientifici e professionali maturati nel corso degli anni dai candidati, nonche' delle pubblicazioni scientifiche. Tale assenza e' gravissima, in quanto la formazione dell'archeologo non si esaurisce con il conseguimento dei titoli di studio richiesti per accedere al concorso. Su tale questione, dirimente per la selezione di figure professionali specializzate, si e' espressa ufficialmente anche l'Associazione nazionale archeologi, che aveva chiesto al Ministero per i beni e le attivita' culturali di adottare criteri di selezione oggettivi, che tenessero conto del curriculum formativo, scientifico e professionale dei candidabili. Purtroppo tali istanze sono state disattese; secondo l'articolo 4 del bando di concorso e' previsto che «Le commissioni esaminatrici del concorso verranno nominate con successivo decreto». Tale decreto, tuttavia, non risulta agli interroganti essere stato mai pubblicato. Ciononostante, il 19 novembre 2008 sul sito del Ministero e' apparso l'avviso relativo alla costituzione delle Commissioni. In particolare, il documento relativo alla selezione della figura di archeologo riportava solo le commissioni della Calabria e delle Marche; le procedure di preselezione mediante test a risposta multipla, previste nel bando, sono atte ad escludere di fatto circa il 95 per cento dei candidati, in quanto si ammettera' al prosieguo delle prove un numero di candidati pari solo a dieci volte il numero di posti messi a concorso. Si tratta di una percentuale eccessiva che trasforma quella che dovrebbe essere una semplice preselezione nella prova principale del concorso, pur essendo i test per nulla attinenti alle professionalita' che dovranno essere vagliate; i quesiti a risposta multipla relativi alla suddetta prova preselettiva sono stati resi noti anticipatamente dal Ministero per i beni e le attivita' culturali sul sito web: tale decisione puo' aver favorito la possibilita' di irregolarita' da parte di qualche concorrente che potrebbe aver portato con se' e consultato le risposte durante lo svolgimento della prova. Inoltre la scorretta formulazione dei quesiti e delle relative risposte ha comportato, nelle settimane precedenti il concorso, continue notifiche di errori. Dal 21 ottobre 2008, quasi quotidianamente, sono stati pubblicati sul sito web del Ministero liste di quesiti erronei sospesi o eliminati, con il rimando a successive correzioni; nei giorni precedenti il concorso si sono inoltre susseguite continue rettifiche relative alle sedi, agli orari e all'organizzazione delle prove; in particolare, si evidenzia che le prime prove preselettive - regione Marche -, si sono svolte in data 18 novembre 2008 e che in data 6 novembre 2008, ossia appena 11 giorni prima, non era stato ancora pubblicato l'elenco definitivo e corretto dei quesiti; relativamente alla prova preselettiva per la terza area funzionale F1 si stigmatizza l'assoluta non aderenza dei quesiti alle competenze delle figure professionali da selezionare, di fatto mortificando la preparazione culturale e scientifica dei candidati, frutto di una formazione specifica di altissimo livello di durata almeno settennale; le suddette prove di preselezione si sono svolte in condizioni disagiate in Emilia-Romagna, Friuli, Toscana, Piemonte e Veneto. In tali regioni le prove si sono svolte in Palazzetti dello sport e strutture analoghe. I candidati hanno pertanto dovuto accomodarsi sulle gradinate degli spalti. Per poggiare i fogli delle domande e delle risposte e tenere in mostra il documento d'identita' durante lo svolgimento della prova, in conformita' con quanto previsto dal regolamento di svolgimento della prova, i candidati hanno ricevuto una tavoletta di cartoncino/plastica di formato A4, del tutto inadeguata a svolgere la funzione di piano d'appoggio. In pratica, i candidati sono stati costretti a scrivere sulle proprie gambe; l'utilizzo di un foglio per le risposte sul quale il candidato doveva apporre un adesivo con codice a barre identico ad un altro che doveva applicare sulla propria scheda anagrafica, puo' aver facilitato lo scambio dei fogli delle risposte, essendo sufficiente apporre il proprio adesivo sulla scheda di un altro candidato; i fogli delle risposte erano semplici fotocopie, ne' firmate, ne' numerate, ne' vidimate in altro modo; la condizione di affollamento, dovuta anche alla scelta di utilizzare solo una piccola parte dello spazio a disposizione delle strutture utilizzate, ha comportato una vicinanza dei candidati tale da facilitare la possibilita' di copiare; in diverse sedi concorsuali i candidati hanno segnalato di non aver potuto assistere al sorteggio delle buste delle domande; lo svolgimento delle prove di preselezione rischia di vanificare la qualita' di un concorso finalizzato a selezionare giovani di elevata qualita' professionale di cui la pubblica amministrazione ha assoluto bisogno per rinnovarsi e innovare; in ragione delle evidenti incongruenze contenute nel bando e delle anomalie emerse nel corso dello svolgimento del concorso centinaia di archeologi, storici dell'arte ed altre categorie interessate stanno promuovendo ricorsi in sede giudiziaria -: se il Ministro interrogato non consideri necessario includere nei titoli valutabili il curriculum formativo, scientifico e professionale dei candidati, nonche' delle pubblicazioni; se il Ministro interrogato non ritenga di avviare le procedure per bandire un nuovo concorso per l'assunzione di figure tecnico-scientifiche nelle regioni ingiustificatamente escluse dall'attuale bando; se ritenga che le molte anomalie registrate nello svolgimento delle prove di preselezione abbiano arrecato pregiudizio alla selezione dei candidati piu' preparati; se, a fronte di probabili ricorsi presso il Tar, i vincitori del concorso saranno impiegati effettivamente dal Ministero, anche alla luce dei recenti tagli previsti dalla legge finanziaria 2009. (5-00815)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
MADIA MARIA ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SAMPERI MARILENA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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