INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00267 presentata da DE ROSA MASSIMO FELICE (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 05/06/2013

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00267 presentato da DE ROSA Massimo Felice testo di Mercoledì 5 giugno 2013, seduta n. 29 DE ROSA , TRIPIEDI , BUSTO , DAGA , MANNINO , SEGONI , TERZONI , TOFALO e ZOLEZZI . — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che: sabato 10 luglio 1976, alle ore 12:37, dallo stabilimento Icmesa di Seveso, uscì una nube altamente tossica, composta da tetraclorodibenzo-p-diossina, «TCDD», che contaminò il comune di Seveso con 54 per cento del proprio territorio inquinato, Cesano Maderno il 52 per cento, Meda il 20 per cento e Desio il 18 per cento e costringendo la popolazione dei territori interessati al domicilio coatto in altri luoghi; l'emissione atmosferica provocò l'inquinamento di un'area di 1810 ettari; l'area colpita venne divisa in tre zone, A, B, R, a contaminazione del suolo decrescente; negli anni successivi al disastro si susseguirono interventi di bonifica e studi epidemiologici sulla popolazione residente, nonché studi di valutazione dei rischi per la stessa popolazione tra i quali si segnala quello del gruppo di lavoro costituito, tra gli altri, da fondazione Lombardia per l'ambiente e dai rappresentanti dei comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno e Desio che concludeva un lungo lavoro con la presentazione nel 2003 del rapporto «analisi di rischio relativa alla presenza di diossina residua nella zona b di Seveso»; confermando la presenza di diossina nei territori dei comuni sopracitati, mettendo alla luce una concentrazione (10 volte oltre il valore di legge) di diossine nel suolo in zona B; i comuni di Seveso, Meda, Desio, Cesano Maderno sono interessati dal progetto del Sistema viabilistico pedemontano lombardo per la costruzione di una nuova autostrada di 67 chilometri, che collegherà le province di Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Como, Varese e tramite il completamento del sistema tangenziale di Varese Nord si congiungerà con il valico svizzero del Gaggiolo; il tracciato prevede inoltre successivi sbancamenti di terreni adiacenti la zona bonificata o in aree che recenti indagini hanno classificato ancora contaminate e non ancora bonificate; la società Pedemontana ha svolto tra aprile e giugno 2008 un piano di indagini preliminari sull'area ex-Icmesa a seguito delle prescrizioni del Cipe sul progetto preliminare che hanno confermato la presenza di diossina e pertanto furono disposte indagini integrative; detto piano non risulta tuttavia aver coinvolto il territorio del Comune di Desio, nonostante lo stesso sia ampiamente interessato dalla presenza di diossine; il piano di indagini integrative sull'area influenzata dall'incidente Icmesa è stato redatto nell'agosto 2008 ed è stato approvato dagli enti competenti in data 10 settembre 2008. Le indagini sono state eseguite nell'ottobre 2008; anche i risultati del «piano di indagini integrative» sono stati validati da Arpa e confermano la presenza di diossine e la loro concentrazione che in diversi casi ha superato il limite per le zone a verde e/o il limite industriale soprattutto in corrispondenza dello strato superficiale (0-15 centimetri); con l'approvazione del progetto definitivo, avvenuta durante la seduta del 6 novembre 2009, con delibera n.97 del 2009 pubblicata sul supplemento ordinario n.34 alla Gazzetta ufficiale n.40 in data 18 febbraio 2010, il Cipe ha impartito nuove prescrizioni obbligatorie alle quali ottemperare durante la progettazione esecutiva e la fase di realizzazione tra cui la prescrizione n.3 che recita testualmente: «Tratta B2 – in corrispondenza dell'interferenza del tracciato con le aree influenzate dall'incidente Icmesa dei comuni di Seveso, Meda, Cesano Moderno e Bovisio Masciago dovranno essere realizzate ulteriori indagini dettagliate sui terreni interessati da contaminazione da diossina, poiché nel corso delle indagini preliminari per la verifica della concentrazione residua sono stati riscontrati superamenti dei valori limite per questo parametro, ai fini della gestione secondo l'articolo 5 del decreto ministeriale 3 agosto 2005» le stesse aree sono interessate anche da altre prescrizioni: 11, 154, 156 e 208. è in corso la progettazione esecutiva e, prima della sua conclusione, devono essere esperite le indagini di cui alla prescrizione. Ad oggi non si ha alcuna notizia in merito alle risultanze di tali studi e si registra una crescente difficoltà nelle relazioni tra gli enti e la concessionaria; il Comune di Desio, il cui suolo è interessato per larga parte dalla presenze di diossine e che, inspiegabilmente, non è stato incluso tra i comuni destinatari delle prescrizioni di cui sopra ha fatto ufficiale richiesta (lettera al CIPE) di estensione delle indagini anche al proprio territorio comunale; destano particolare preoccupazione i recenti arresti dei i titolari di aziende lombarde specializzate nel movimento terra nei cantieri legati alle realizzande infrastrutture in Lombardia, come riportata sul portale www.repubblica.it , ed è evidente l'esigenza di garantire che il movimento terra legata alla realizzazione dell'opera avvenga nel pieno rispetto della normativa in materia di rifiuti–: se il ministro interrogato sia al corrente della forte concentrazione di diossine ed altre sostanze potenzialmente nocive per l'ambiente nel suolo e nel sottosuolo della zona interessata dal progetto dell'autostrada Pedemontana lombarda, avendo esercitato la propria azione di prevenzione prevista dall'articolo 304, 3 comma del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, che consente ad esso di acquisire dall'operatore Società Pedemontana informazioni sull'entità del rischio per la salute a seguito dell'introduzione nel suolo di sostanze nocive per l'ambiente e se non ritenga, in via cautelare, avvalendosi eventualmente della collaborazione dell'ISPRA, di dover avviare il monitoraggio del suolo nel territorio del comune di Desio per individuare l'eventuale presenza di sostanze nocive e in modo da poter valutare con la più ampia cognizione di causa i potenziali rischi legati alla realizzazione dell'autostrada Pedemontana lombarda. (5-00267)
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BUSTO MIRKO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
DAGA FEDERICA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
MANNINO CLAUDIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
SEGONI SAMUELE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
TERZONI PATRIZIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
TOFALO ANGELO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
TRIPIEDI DAVIDE (MOVIMENTO 5 STELLE) 
ZOLEZZI ALBERTO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
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