INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/34371 presentata da VELTRI CORNELIO (MISTO) in data 20010301
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_34371_13 an entity of type: aic
Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: la legge n. 210 del 1992 che concede il diritto ad un indennizzo da parte dello Stato per i soggetti che abbiano contratto irreversibili danni epatici da HBV o HCV a seguito di somministrazione anche di emoderivati, demanda alle CMO la valutazione del nesso causale tra l'impiego di detti farmaci ed il danno biologico; l'ufficio speciale per la legge n. 210 del 1992, in seguito D.P.S. Ufficio XV del Ministero, in piu' occasioni ha inoltrato note di chiarimento alle CMO sull'applicazione di tale normativa, dopo aver chiesto pareri all'Istituto Superiore di Sanita'; le note inviate alle CMO risultano scientificamente incomplete rispetto ai pareri forniti dall'ISS, ove non addirittura fuorvianti per la formale e sostanziale costante distorsione dei pareri espressi dall'ISS; mentre con la lettera protocollo 1799 del 5 ottobre 1995 l'ISS affermava che "...Casi di trasmissione di virus HBV ed HCV sono stati descritti per alcune preparazioni (di immunoglobuline a somministrazione intramuscolare ed endovenosa): prima dell'applicazione di trattamenti di inattivazione/rimozione virale multipli", e con lettera protocollo 1978, di pari data, l'ISS affermava di non poter fornire dati statistici precisi per l'epatite cronica HCV positiva, a breve distanza di tempo l'Ufficio del Ministero, secondo quanto risulta all'interrogante, informava invece le CMO che: "all'ISS non risultano finora pervenute segnalazioni, nazionali ed estere, di epatite HCV-correlata a seguito di somministrazione intramuscolare di immunologlobuline antitetaniche"; con tale sostanziale motivazione nel 1998 una CMO ha negato il diritto all'indennizzo a persona accertata a donazione di sangue nel 1990, sottoposta a profilassi antitetanica nel 1991 e risultata poi HCV positiva nel 1992 dalle analisi per nuova donazione di sangue; con lettera protocollo DPS/UXIV/P.842 del 15 luglio 1998, l'ufficio Medico Legale del Ministero, relativamente ad un ricorso avverso il mancato riconoscimento da parte di una CMO del nesso di causalita' tra la somministrazione di immunoglobulina antitetanica intramuscolare e la cirrosi epatica da cui era affetta una paziente, nell'accogliere il ricorso, affermava "ancora nel 1992 si sono verificati casi di contagio da virus C con le immunoglobuline antitetaniche..."; con parere del 3 ottobre 2000 l'ufficio Medico Legale del Ministero smentisce la precedente sua stessa affermazione in merito alla possibile infettivita' delle antitetaniche intramuscolari; il "New England Journal of Medicine" del 22 aprile 1999 ha pubblicato uno studio del Gruppo di ricerca irlandese in epatologia, sviluppato dopo aver riscontrato l'avvenuto contagio da parte del virus dell'epatite C in piu' donne sottoposte al trattamento intramuscolare con emoderivati immunoglobulinici provenienti da un singolo donatore infetto; invece, secondo quanto risulta all'interrogante, con nota dell'11 dicembre 2000, protocollo 69750, l'ufficio XV del Ministero ricorda alla CMO-Roma che non esistono in letteratura segnalazioni di infezione da HCV causate da antitetaniche intramuscolari, e addirittura "restituisce" alla stessa CMO un verbale di riconoscimento della sussistenza del nesso causale "per le opportune riconsiderazioni"; sulla rivista "Tranfusion" del settembre 1997 diversi ricercatori dell'ISS hanno: "raccomandato fortemente di accelerare l'introduzione di una fase di inattivazione e/o di rimozione dei virus nella preparazione di tutti i prodotti di immunoglobuline intramuscolari", con cio' riconoscendo che a quella data tali metodiche non erano ancora prassi corrente nella preparazione di prodotti derivati dal sangue -: quali iniziative intenda prendere per rimuovere stratificati comportamenti caratterizzati dalla confusa apoditticita' ed arbitrarieta' di "informazioni" (distorte, incomplete e pertanto disinformanti) rese alle CMO, basate sulla costante ed ambigua discrezionalita' di comportamento degli Uffici preposti all'attuazione della legge n. 210 del 1992, rifluenti nel solo vantaggio dei forti poteri dei produttori, a discapito di diversi centinaia di pazienti infettati dal virus dell'epatite C per via intramuscolare; quante siano le note dell'Ufficio XV alle CMO che invitano a "riconsiderare" la gia' riconosciuta esistenza di rapporto causale e se non ritenga tale prassi violativa delle prerogative delle CMO; quanti siano i mancati indennizzi determinati dalle note ministeriali, che suscitano anche piu' di una perplessita' sull'imparzialita' della condotta amministrativa su una tanto grave e delicata materia; se non ritenga che l'eventuale mancato indennizzo nei casi di specie, potendo le persone interessate adire al contenzioso in sede civile, stante la documentazione suesposta, non faccia correre al Ministero il rischio della soccombenza con correlato danno erariale per esborso di somme imputabili e ripetibili dalla Corte dei Conti per colpa grave. (4-34371)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/34371 presentata da VELTRI CORNELIO (MISTO) in data 20010301
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20010301-20010426
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/34371 presentata da VELTRI CORNELIO (MISTO) in data 20010301
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-06-06T10:41:22Z
4/34371
VELTRI CORNELIO (MISTO)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELLA SANITA'
20010411