INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/20612 presentata da MARONI ROBERTO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19981110

Ai Ministri dell'interno e della difesa. - Per sapere - premesso che: il comune di Fermignano (Pesaro), oltre ai 7.400 abitanti, ospita almeno altri 3.000 residenti, in gran parte studenti del vicinissimo Ateneo di Urbino, e lavoratori con le rispettive famiglie provenienti da altre aree del paese, richiamati dalle opportunita' di lavoro che offre il vivace comparto artigianale ed industriale locale; negli ultimi anni si e' sviluppato e accentuato un ulteriore flusso di persone provenienti da paesi extracomunitari, peraltro in gran parte lavoranti ed in regola con le leggi sull'immigrazione; tuttavia, la grande varieta' e mobilita' di persone, l'aumento del numero di posti letto, ed il proliferare, in Urbino e nelle zone circostanti, del fenomeno delle locazioni abusive o, piu' ancora, delle sublocazioni "di fatto", costituisce un humus ideale per favorire la mimetizzazione e/o sottrazione alle ricerche da parte di clandestini e/o latitanti, lo sviluppo di attivita' illegali e quindi, in definitiva, il radicamento di fattori potenzialmente criminogeni; a fronte di questo notevole incremento quantitativo e soprattutto qualitativo delle esigenze di controllo del territorio, il personale della locale stazione dei carabinieri e' pressoche' invariato da molti anni; nonostante il lavoro encomiabile e certamente superiore al normale dovere d'ufficio dello stesso, appare evidente che l'abnegazione degli uomini non puo' supplire a tutte le nuove esigenze, anche e soprattutto di carattere preventivo e informativo, venutesi a creare -: se non ritengano opportuno e urgente disporre un aumento del personale in servizio presso la stazione di Fermignano, in particolare, e in tutte quelle del comprensorio urbinate in generale, al fine di contrastare sul nascere attivita' criminali di varia natura e provenienza, sia a carattere individuale che consortile, evitando cosi' al Montefeltro tristi fenomeni di colonizzazione malavitosa ormai innegabili in altre zone delle Marche. (4-20612)