INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14417 presentata da DE POLI ANTONIO (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO) in data 20120110

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-14417 presentata da ANTONIO DE POLI martedi' 10 gennaio 2012, seduta n.567 DE POLI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: in pochi secoli, l'umanita' e' riuscita a consumare buona parte dei combustibili fossili naturali accumulati in milioni di anni solo per riscaldarsi, cucinare, farsi la doccia e spostarsi in automobile; ricercatori ed esperti di tutto il mondo annunciano continuamente che molto presto, la crescente scarsita' di queste risorse potrebbe metterci di fronte a un'offerta perennemente insufficiente e a un'esplosione dei costi delle materie prime, per non parlare poi dei danni ambientali; circa tre quarti dei dannosi gas serra derivano, infatti, dall'uso del petrolio, del gas naturale e del carbone, e le conseguenze di questo fenomeno sono oggi gia' piu' che evidenti. Per combattere la minaccia di una catastrofe climatica, i paesi industrializzati hanno firmato, nel 1997 come tutti noi sappiamo, il Protocollo di Kyoto e si sono impegnati a ridurre le loro emissioni di gas serra; gli statisti nazionali ed internazionali rilevano che il nostro atteggiamento nei confronti dell'energia sta cambiando e si tratta di cambiamenti fattibili ed economicamente sostenibili. Il costo dell'energia fotovoltaica al consumatore si sta riducendo rapidamente, favorito dalla proliferazione degli impianti e dal progressivo aumento della potenza installata e di conseguenza della produzione di energia elettrica fotovoltaica; secondo il Gifi (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane) entro il 2020 anche in Italia raggiungeremo i 16 GW di potenza installata con una produzione annua di 20 TWh di energia elettrica; le fonti energetiche rinnovabili hanno, un effetto positivo anche sul mercato del lavoro. Sempre secondo il Gifi grazie ai 16 GW installati entro il 2020 sara' possibile creare circa 113.000 nuovi posti di lavoro; in un periodo di crisi economica come quello attuale queste previsioni lascerebbero ben sperare sul futuro, anche se si apprenda che le principali aziende padovane del settore fotovoltaico hanno firmato un protocollo d'intesa in Provincia con le associazioni di categoria e i sindacati a causa del rischio di licenziamento di 5 mila lavoratori del settore; gia' 1.250 lavoratori sono cassaintegrati da novembre; il protocollo e' stato sottoscritto in rappresentanza di circa 200 imprese del distretto e tra le iniziative attuabili contenute nel documento c'e' il riconoscimento del valore del settore, il sostegno a ricerca e sviluppo, l'attivazione di fondi di garanzia dal Fondo rotativo per Kyoto, la riduzione dei tempi di allaccio degli impianti alla rete elettrica, garanzie al sistema bancario per finanziamenti e l'apertura di un nuovo tavolo presieduto dal Ministro allo sviluppo economico; l'assessore al lavoro, formazione, universita' e ricerca della provincia di Padova come tutti quelli che hanno sostenuto e sottoscritto il Protocollo attendono da parte del Governo un chiaro ed inequivocabile sostegno al settore fotovoltaico italiano -: come si intenda garantire il posto di lavoro ai 5 mila dipendenti che rischiano di perderlo e sostenere, promuovere per il bene del Paese un settore indiscutibilmente strategico come quello fotovoltaico. (4-14417)
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