INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10870 presentata da ALEMANNO GIOVANNI (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19970616

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Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del tesoro, dei lavori pubblici, con incarico per le aree urbane, e del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: come appreso dalla stampa e divulgato dal "comitato per il no alle olimpiadi", il Presidente del Consiglio dei ministri si e' impegnato a fornire al Comitato Olimpico Internazionale (Cio) la garanzia di interventi finanziari dello Stato per circa tremilacinquento miliardi, per opere varie e servizi relativi allo svolgimento delle olimpiadi a Roma (il tutto risulta dalla lettera che il Presidente del Cio, sua eccellenza Juan Antonio Samaranch ha inviato a Romano Prodi, datata 16 ottobre 1996 prot. SP 1903). In particolare: millequattrocento miliardi per gli impianti sportivi; seicentocinquanta per il villaggio olimpico; seicento per l'estensione della linea A della metropolitana; cento per il Foro italico. Inoltre, duecento miliardi sono stati garantiti dal ministero dell'Universita' e della ricerca scientifica per la realizzazione del villaggio olimpico di Tor Vergata. In tutto, sono duemilanovecentocinquanta miliardi che provengono dal bilancio dello Stato, senza alcuna mobilitazione di altre risorse private, cifra che potrebbe aumentare sensibilmente, visto che, ad esempio, i costi per gli impianti dei "Mondiali di calcio" sono addirittura raddoppiati. Altri seicento miliardi saranno investiti per realizzare il villaggio dei media e della Rai, mediante risorse pubbliche, provenienti da societa' dell'Iri; successivamente, il Governo si e' impegnato a sostenere eventuali oneri aggiuntivi (ad esempio, quindici mila persone, tra cui atleti e membri dei Comitati olimpici nazionali, usufruiranno, a spese della collettivita', di viaggio aereo e soggiorno gratuito) sebbene avesse precedentemente garantito che non vi sarebbero state nuove tasse straordinarie, che lo Stato non avrebbe avuto alcun impegno di spesa e che i fondi necessari sarebbero stati assicurati dai privati; la completa disponibilita' da parte del Presidente del Consiglio dei ministri a garantire la copertura finanziaria, pronto a ipotecare per i prossimi anni migliaia di miliardi, chiaramente a carico del contribuente, preoccupa, soprattutto in un periodo di grande crisi economica, in cui l'Italia rischia di rimanere fuori dall'Europa e deve concentrarsi sulla riforma dello Stato sociale; dopo l'esperienza dei "Mondiali del 1990", occasione nella quale lo sperpero di denaro pubblico ha contraddistinto realizzazioni di opere inutili, a volte addirittura incompiute, risultanti da strumentali slogan propagandistici, sorge spontaneo il sospetto che simili operazioni possano ripetersi con il Giubileo e perfezionarsi con un nuovo importante evento quale quello delle olimpiadi; come sottolineato dal "comitato per il NO alle olimpiadi di Roma", le opere per la modernizzazione e per la pubblica utilita', "non dipenderanno dalla organizzazione delle olimpiadi, perche' sono previste dal decreto per il Giubileo e da altri capitoli di spesa riguardanti Ferrovie dello Stato e Autostrade. Tutti questi investimenti, per un valore di undicimilasettecento miliardi, sono gia' stati decisi indipendentemente dalla previsione di organizzare i giochi del 2004. In particolare riguardano: Giubileo: ottocento miliardi per metro' e tram; cento miliardi per modernizzare il raccordo anulare; cento per adeguare l'aeroporto di Fiumicino trecento per interventi sulla rete viaria; centocinquanta per la Stazione Tiburtina; milleduencento per i beni culturali e ambientali ottanta per il porto di Civitavecchia; trecentocinquanta per adeguare le strutture turistiche. E ancora: milleduecento per Fiumicino; seimila per le ferrovie dello Stato e l'Alta velocita'; mille per la rete autostradale"; la maggior parte delle opere edilizie e urbanistiche, nei tre poli a est (a Tor Vergata), a nord (a Flaminio e Saxa Rubra) e a sud (alla Magliana), ipotecheranno lo sviluppo urbano secondo un disegno casuale che non ha nulla a che fare con una pianificazione di insieme; la capienza prevista dei diversi impianti sportivi ha un numero eccessivamente sproporzionato, superiore a tutti quelli degli altri centri che finora hanno ospitato i giochi olimpici; Roma non e' attrezzata ad ospitare l'imponente flusso turistico di persone, ne' ha le strutture adeguate per offrire servizi dignitosi (in particolare si prevede una presenza media di trecento/trecentoquaranta mila persone al giorno); proprio nel cuore di Roma saranno ospitate trentamila persone (dirigenti, giudici, giornalisti, sponsor) i cui spostamenti saranno effettuati con i cinquemila automezzi dell'organizzazione: duemilacinquecento auto, seicento minibus, milleduecento grandi autobus, duecento camion, duecento veicoli speciali, trecento veicoli elettrici e un numero imprecisato di motorini, moto e biciclette -: quale ritorno occupazionale sia previsto per lo stanziamento di circa tremilacinquecento miliardi (visto che in caso di interventi di recupero edilizio ambientale e manutenzione urbana, si ottengono risultati maggiori); se la pressione di tale stanziamento sia stata inserita nel documento di programmazione economica finanziaria; quale ritorno economico sia previsto per lo Stato e le amministrazioni ospitanti a fronte delle spese ulteriori dovute alla presenza eccezionale e concomitante di trecentoquaranta mila persone previste (come ad esempio rifiuti, trasporti); come si giustifichi la realizzazione di un villaggio olimpico di ben diciottomila posti nell'area di Torre Spaccata - Tor Vergata di servizio all'Universita', quando vi sono in tutto 18.585 iscritti di cui 15.643 residenti e meno di 3 mila fuori sede; come sia stato risolto il problema della viabilita' e di accesso ai tre poli (a est a Tor Vergata, a nord a Flaminio e Saxa Rubra e a sud alla Magliana), stante la mancata realizzazione dell'ampliamento del raccordo anulare o del sottopasso della via olimpica all'altezza di villa Doria Pamphili; a quale criterio risponda la realizzazione di un villaggio cronisti a Tor di Quinto, differentemente raggiungibile e la realizzazione del bacino remiero della Magliana che verrebbe installato in un'area di pregio naturalistico (Parco di Tevere Sud), nella quale il consiglio comunale ha gia' autorizzato la costruzione di un albergo a poca distanza, di proprieta' di un privato (sembra essere il signor Ranucci, unico beneficiario); se sia eventualmente a conoscenza di quanto sia stato speso finora dal comune di Roma per rappresentanza, viaggi, inviti al Comitato promotore, pubblicita' e cartellonistica; se non ritengano che un evento eccezionale come le olimpiadi, che segue un altro evento inevitabile come il Giubileo, possa determinare un impatto di ampia portata nei confronti della cittadinanza. La concentrazione localizzata di milioni di individui verrebbe a compromettere la singolare natura storica e artistica del centro e la pessima condizione della viabilita', dei trasporti e dei servizi nell'intera metropoli; se siano stati resi pubblici i tre tomi contenenti i progetti per le olimpiadi. (4-10870)
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