INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09196 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20101027

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-09196 presentata da TERESA BELLANOVA mercoledi' 27 ottobre 2010, seduta n.389 BELLANOVA. - Al Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. - Per sapere - premesso che: la Costituzione italiana agli articoli 33 e 34 promuove e tutela il diritto universale all'istruzione; i dati OCSE sullo stato dell'istruzione nel mondo, pubblicati nel mese di settembre 2010, collocano l'Italia al penultimo posto per spesa nell'istruzione pubblica, tra i 33 paesi dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. L'Italia, dunque, spende gia' molto meno degli altri paesi OCSE per cio' che concerne la conoscenza: solo il 4,5 per cento della spesa pubblica a fronte di una media europea del 5,7 per cento; gli istituti scolastici italiani si trovano a vivere una situazione economicamente difficile rinveniente dalla drastica riduzione di finanziamenti operata dall'attuale riforma operata dal Governo; un dato che sembrerebbe essere acclarato e' quello relativo al piano triennale di riduzione del personale che ha preso avvio nel 2009: quasi 8 miliardi di euro in meno, equivalenti ad oltre 130 mila posti di lavoro in corso di cancellazione, 87 mila docenti e 45 mila ausiliari; va ricordato che proprio in merito al personale nel 2008, il Governo Prodi, aveva trasformato le graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento ed aveva programmato un piano di assunzioni di 150.000 docenti precari in tre anni, consentendo poi di partire concretamente con una nuova disciplina della formazione iniziale e del reclutamento; va inoltre sottolineato che la situazione finanziaria degli istituti scolastici e' aggravata dal fatto che le scuole vantano, nei confronti del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, crediti per circa 1,6 miliardi che se pagati permetterebbero il corretto svolgimento delle attivita' didattiche; gia' con la circolare ministeriale n. 3338 del 25 novembre 2008 che aveva per oggetto il «Programma annuale delle istituzioni scolastiche per l'anno 2009» il budget per gli istituti scolastici per le supplenze brevi, elaborato in base ai parametri ministeriali incrementati del 50 per cento era stato di circa 323 milioni di euro per l'anno 2008; una cifra ridotta notevolmente rispetto ai 573 milioni di euro del 2007 e ai circa 900 milioni di euro del 2004; va aggiunto che il 14 dicembre 2009 con la circolare n. 9537 «Programma annuale 2010» inviata alle scuole in data 22 dicembre 2009, il Ministero ha nuovamente comunicato la riduzione del 25 per cento per la spesa di appalti per le pulizie e sorveglianza e di tutte le scuole di primo e secondo grado, a partire dal 10 gennaio 2010; in provincia di Lecce a seguito di tutto quanto sopra riportato si sta verificando una situazione incresciosa. Diversi istituti scolastici di scuola primaria che gia' all'inizio dell'anno scolastico avevano chiesto ai genitori un contributo per l'acquisto di materiale igienico, nella fattispecie si parla di carta igienica, stanno chiedendo, nuovamente, ai genitori per l'anno scolastico in corso, insieme al versamento della quota per l'assicurazione contro gli infortuni, anche il cosiddetto «contributo volontario» per far fronte, a quanto pare, all'esigenza di acquisto di materiali per la pulizia, l'igiene, fotocopie, materiale di consumo per la didattica, sussidi didattici ed il pagamento delle supplenze delle quali la scuola potrebbe avere bisogno; il contributo volontario da parte dei genitori dovrebbe mantenere il carattere di risorsa aggiuntiva per gli istituti scolastici, col fine di ampliare appunto l'offerta formativa a vantaggio degli alunni; va considerato che il potenziale rifiuto dei singoli genitori a contribuire «volontariamente», per i tanti motivi di gestione familiare del reddito, puo' creare una sorta di conflittualita' tra famiglie e tra le stesse e gli interlocutori scolastici diretti (dirigenti, insegnanti) e tutto questo potrebbe avere ripercussioni sulla tranquillita' dei primi utenti della scuola, gli alunni; chiedere contributi volontari per sopperire alle carenze dello Stato in merito ai finanziamenti che riguardano servizi, la cui erogazione dovrebbe essere ordinaria potrebbe accentuare, tra l'altro, le disuguaglianze tra i sistemi scolastici delle differenti regioni italiane se teniamo conto anche che il tasso di adesione al contributo puo' variare a seconda dei redditi percepiti dalle famiglie situate nelle diverse regioni d'Italia -: se il Ministro interrogato vista la situazione sopra esposta, non intenda intervenire con urgenza affinche' le famiglie italiane, le quali attualmente se pur indirettamente sono soggette al pagamento di una vera e propria tassa, non debbano essere costrette al pagamento di ulteriori costi per l'istruzione pubblica, ne' tantomeno debbano essere obbligate a colmare la carenza dei finanziamenti statali per le spese ordinarie necessarie all'erogazione del servizio scolastico di base. (4-09196)
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