INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06109 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100211

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-06109 presentata da TERESA BELLANOVA giovedi' 11 febbraio 2010, seduta n.282 BELLANOVA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che: dai primi di febbraio del 2010 le aziende che si occupano di produzione e trasformazione di alimenti in provincia di Lecce si trovano a vivere una situazione incresciosa che rischia di determinare una caduta in termini negativi dal punto di vista economico delle stesse. Le Asl hanno fatto pervenire ad un'ampia platea di imprese le comunicazioni inerenti la richiesta di pagamento del contributo previsto dal decreto legislativo n. 194 del 19 novembre 2008 (modalita' di rifinanziamento dei controlli sanitari in materia di sicurezza alimentare); tale decreto legislativo, che e' stato recepito dalle singole regioni, in Puglia con delibera della giunta regionale n. 1498 del 4 agosto 2009 diventando cosi' esecutivo, impone il pagamento di una tassa da parte delle aziende; le aziende che devono ottemperare a quanto sopra riportato sono divise in tre categorie stabilite in base al loro volume di produzione annuo. Le aziende che si collocano nella fascia A devono pagare alle ASL di competenza una tariffa annua di 400 euro, quelle collocate nella fascia B devono pagare una tariffa annua di 800 euro, alle aziende che si collocano nella fascia C spetta pagare una tariffa annua di 1500 euro; l'articolo 10, comma 5, dello stesso decreto legislativo prevede che in caso di inadempimento si applicano le procedure della riscossione coattiva. Trascorsi sessanta giorni dalla richiesta di pagamento della tariffa... l'importo e' maggiorato del trenta per cento, oltre agli interessi maturati nella misura legale; il versamento della suddetta tassa per l'anno 2009 era dovuto entro il 3 novembre 2010, ma quasi nessuna azienda ha proceduto al pagamento non avendo ricevuto, peraltro, dagli enti preposti una nota informativa inerente il decreto in oggetto. A tutte le aziende che non hanno pagato, la Asl di Lecce ha recapitato l'avviso di accertamento imponendo di pagare 2359 euro circa presumendo l'appartenenza di tutte alla fascia C ed applicando la maggiorazione del 30 per cento, come da procedura di riscossione coattiva, e gli interessi maturati; peraltro occorre precisare che il 31 gennaio 2010 sono scaduti i termini per ottemperare al pagamento della tassa inerente l'anno 2010. Questo vuol dire che le aziende dovranno aspettarsi una nuova comunicazione con la quale vengono segnalati altri 2359 euro circa da pagare, gravando cosi' le imprese salentine di un onere di ben 5000 euro circa da versare; va sottolineato che la maggior parte delle imprese salentine appartengono alla cosiddetta fascia A e malgrado cio' sono costrette, in questa situazione, a versare un importo come se fossero collocate nella fascia C, vale a dire la piu' alta; se e' pur vero che la legge non ammette ignoranza, vale la pena evidenziare che una maggiore informazione degli enti preposti nei confronti delle aziende avrebbe risparmiato alle stesse un ulteriore colpo mortale all'economia delle stesse -: se il Ministri interrogati non intendano assumere con urgenza iniziative normative affinche' siano riaperti i termini utili per il pagamento della suddetta tassa in modo da consentire alle imprese di pagare il dovuto senza pero' soffrire e aggiungere un ulteriore peso che rischierebbe di mettere in ginocchio interi settori economici.(4-06109)
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