INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03815 presentata da COLONNESE VEGA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 04/03/2014

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03815 presentato da COLONNESE Vega testo di Martedì 4 marzo 2014, seduta n. 182 COLONNESE , SILVIA GIORDANO e FICO . — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che: nel 1985 veniva firmato il nuovo concordato tra Stato italiano e Santa Sede che definiva la religione cattolica non più religione di Stato, riconoscendo che «i principi della religione cattolica fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano» e che lo Stato si impegna a garantire l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado istituendo ore specifiche e separate di detto insegnamento di cui le famiglie o gli studenti possono avvalersi o non avvalersi; per gli studenti che non intendano frequentare l'ora di religione esiste la possibilità di non avvalersene, scegliendo una delle possibilità che ogni scuola deve offrire: attività didattiche e formative (cosiddetti insegnamenti alternativi); studio individuale assistito; studio individuale libero; uscita dall'edificio scolastico (eccezion fatta per gli alunni delle scuole materne comunali: quali hanno solo la possibilità di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica); le attività di chi non se ne avvale hanno pari dignità di quelle di chi se ne avvale. Una corrente di pensiero reputava che i «non avvalentisi» fossero tenuti in alternativa a frequentare delle attività organizzate dalla scuola, e pertanto non fosse loro concesso uscire dall'edificio scolastico. In contrapposizione, un'altra sosteneva che si trattasse di un insegnamento del tutto facoltativo, e quindi coloro che sceglievano di non seguirlo erano esonerati dalla frequenza. La controversia fu risolta dalla sentenza n.203 emessa l'11 aprile 1989 dalla Corte Costituzionale, secondo cui lo studente che non si avvale è in uno stato di «non obbligo», e perciò non deve forzatamente frequentare attività alternative; in primis la scelta nell'ambito delle scuole superiori è di fatto rimessa ai genitori considerato che un ragazzo di 14 anni il quale si trova a seguire le lezioni di religione cattolica è indotto verso un tipo di credo in luogo di altri. In un contesto sociale chi non se ne avvale corre il rischio di essere visto come «diverso» dai suoi coetanei; la sentenza 203/1989 della Corte costituzionale eleva a principio supremo dell'ordinamento costituzionale il principio di laicità. La Corte costituzionale afferma che lo Stato debba porsi su un piano di equidistanza ed imparzialità rispetto a tutte le religioni. La sfera politica deve essere neutrale di fronte ad eventuali conflitti tra valori religiosi e neutrale deve rimanere nel tempo; la Repubblica italiana in quanto Stato laico non può avere nessuna religione ufficiale o tutelata più (o meno) incisivamente delle altre ed è inoltre chiamata a garantire la libertà di coscienza, di pensiero e di religione, di tutti gli individui, l'uguaglianza di tutti i soggetti senza distinzione di religione, nonché l'eguale libertà di tutte le confessioni religiose di fronte alla legge; la Repubblica italiana non dovrebbe quindi esprimere alcuna valutazione su principi di confessioni religiose; tuttavia, nell'attuale Concordato ad avviso degli interroganti si esprime tale valutazione in ordine ai principi del cattolicesimo, ponendo una netta preferenza verso tale culto, soprattutto garantendone l'insegnamento nelle scuole in esplicito contrasto con il principio di laicità–: come si giustifichi la persistenza dell'insegnamento della sola religione cattolica nella scuola pubblica italiana; quale posizione intenda assumere il Governo rispetto all'insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica italiana, se consideri l'opportunità di assumere ogni iniziativa di competenza per procedere con l'abolizione dell'insegnamento della religione cattolica sostituendola con l'introduzione di un'ora di insegnamento oggettivo e imparziale della storia di tutte le religioni, sviluppando un approccio critico stimolante per gli studenti. (4-03815)
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Camera dei Deputati 
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
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FICO ROBERTO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
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