INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01688 presentata da CANNELLA PIETRO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 14/12/2001

Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01688 presentata da PIETRO CANNELLA venerdì 14 dicembre 2001 nella seduta n. 076 CANNELLA. - Al Ministro della giustizia . - Per sapere - premesso che: il dottor Vincenzo Oliveri, consigliere di Corte d'Appello, con funzioni di presidente in importanti processi già svolti ed in corso di svolgimento a Palermo, ha assunto un ruolo di primo piano nella contesa elettorale del 25 novembre 2001 per l'elezione del sindaco e consiglio del comune di Villabate, in provincia di Palermo, svolgendo pubblicamente una serie di attività, tra le quali: la presentazione, in apposita manifestazione pubblica, del candidato a Sindaco del centro-sinistra; la sottoscrizione, quale primo firmatario, di un pubblico appello di voto in favore dello stesso candidato a Sindaco, nel quale, peraltro, gli avversari politici e con essi la maggioranza dei cittadini villabatesi che l'hanno democraticamente e legittimamente sostenuti, vengono pesantemente denigrati e definiti «Politicanti e affini senza scrupoli»; un martellante e diretto procacciamento di candidati e voti, sempre in favore dello stesso schieramento politico, approfittando impropriamente del prestigio connesso alla professione di giudice; la presenza sul palco del candidato a Sindaco di centro-sinistra in occasione del comizio di chiusura dallo stesso tenuto; ad avviso dell'interrogante, non appare legittimo e corretto, alla stregua dei più elementari principi costituzionali e deontologici di imparzialità e indipendenza che informano l'alta funzione del giudice, che un magistrato, a maggior ragione se in costanza di servizio, prenda parte così attiva in una contesa elettorale, travalicando di gran lunga i pur sacrosanti diritti di partecipazione democratica e manifestazione del pensiero -: se il dottor Vincenzo Oliveri, prima della campagna elettorale, si sia dimesso o, quanto meno, si sia posto in aspettativa rispetto alla professione svolta; se non ritenga di dovere assumere le conseguenti iniziative, eventualmente promuovendo anche un'azione disciplinare. (4-01688)