INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01412 presentata da BENEDETTI VALENTINI DOMENICO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940615

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_01412_12 an entity of type: aic

Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: le proposte del Provveditorato agli studi di Perugia per la cosi' detta "razionalizzazione" della rete scolastica elementare, media inferiore e media superiore, appaiono nella maggioranza dei casi censurabili, ispirate a criteri contraddittori o a nessun criterio, contrastanti con molti altri ed importanti criteri che dovrebbero invece essere osservati e privilegiati; e che le risposte che il Provveditorato fornisce a chi, anche per dovere di rappresentanza popolare, chiede chiarimenti, sono piu' che insoddisfacenti e dimostrano l'incongruita' delle misure proposte; le proposte del Provveditorato agli studi di Perugia risultano particolarmente inaccettabili per il distretto scolastico di Spoleto, il cui ambito e' uno dei pochissimi che ha visto spontaneamente effettuare negli anni scorsi soppressioni ed accorpamenti di Scuole e Presidenze, e che oggi si vedrebbe oggetto di nuovi irrazionali interventi d'autorita' al pari di quelli che altrettanto non hanno fatto in precedenza; non solo ma risulta l'unico distretto nella provincia che, benche' sacrificato fin dall'impianto in confini troppo angusti, vedrebbe compromessa la sua integrita' territoriale - funzionale e riconosciuta spiccatissima identita' culturale con "dirottamento" di Scuole e Presidenze verso altro distretto finitimo con cui gia' non facili risultano rapporti ed intese; le proposte del Provveditorato risultano tanto piu' errate e tendenziose a danno dell'area spoletina in quanto difformi da quanto attuato (o non attuato) per analoghe situazioni di altri Distretti; ignorando completamente i deliberati del Distretto scolastico di Spoleto e assumendo in motivazione addirittura i deliberati di altro Distretto contermine e "beneficiato"; recependo, a seconda della funzionalita' al proprio disegno, ora i pareri degli Enti Locali ora i pareri del Consiglio di Istituto (magari senza andare a vedere dove siano residenti Presidi ed Insegnanti che lo compongono con eventuali interessi logistici particolari); il caso grave e vistoso del Distretto spoletino costituisce solo il sintomo piu' eclatante (e piu' dettagliatamente noto al sottoscritto per ragioni di residenza) di un errato e non costruttivo atteggiamento del Provveditorato agli Studi nel formulare le proposte per il territorio di sua competenza, che sta creando motivato malessere e sollevazione in molte zone dell'Umbria -: 1) se non ritenga di disattendere totalmente e per tutto il territorio della provincia le proposte di "razionalizzazione" formulate dal Provveditorato agli Studi di Perugia, in vista di una riformulazione complessiva, ma a parere dell'interrogante, potrebbe essere ispirata ai seguenti criteri: a) tendenziale conservazione dei poli scolastici prioritariamente nei centri montani e collinari, a prescindere da rigidi parametri numerici e demografici, che sempre penalizzano le aree gia' svantaggiate; b) rispetto dei confini territoriali e della tradizionale identita' culturale e intrinsecita' di rapporti dei Distretti Scolastici, nonche' dei motivati pareri espressi dai Distretti stessi direttamente interessati; c) salvaguardia delle esigenze organizzative e didattiche, specie di natura sperimentale, in atto con apprezzabili verificati risultati; d) attuazione della "verticalizzazione" nei centri dove cio' risulta ottimale, residenza della Scuola Media e Direzione didattica della Elementare e garantendo cosi' la conciliazione dei fini di risparmio con quelli di persistenza e autonomia scolastica in molti centri minori; 2) se, per quanto riguarda specificatamente il soprarichiamato territorio del Distretto Scolastico di Spoleto, non ritenga di disattendere completamente le proposte del Provveditorato e in modo particolarissimo respingere: a) l'accorpamento della Scuola Media di Campello sul Clitunno (Distretto Spoleto) a quella di Trevi (Distretto Foligno); b) l'accorpamento della Scuola Media di Giano dell'Umbria (Distretto Spoleto) a quella di Gualdo Cattaneo (Distretto Foligno). Misure che danneggerebbero le popolazioni scolastiche locali e preparerebbero, invece del consolidamento e ampliamento, la liquidazione del Distretto Spoletino, che si ridurrebbe ai comuni di Spoleto e Castel Ritaldi; c) la soppressione dell'autonomia dell'Istituto Magistrale "Gregorio Elladio" di Spoleto che sta vivendo una importante e fruttuosa esperienza sperimentale (e al quale verrebbe riservata, ancora una volta non a caso, sorte diversa e peggiore di quella di altri Istituti Magistrali di citta' vicine); 3) se in via del tutto subordinata e qualora con uniformita' di trattamento si decida di intervenire in chiave di "razionalizzazione" sul territorio della provincia di Perugia, non ritenga di dover operare nel modo che segue, tale da accogliere le sostanziali esigenze degli Enti Locali, i pareri del Distretto Scolastico competente e soprattutto le reali opportunita' della popolazione: I) accorpamento delle Scuole medie: Baiano di Spoleto alla "Dante Alighieri" di Spoleto; San Giacomo di Spoleto alla "Manzoni" di Spoleto; Campello sul Clitunno alla "Pianciani di Spoleto"; Giano dell'Umbria a quella di Castel Ritaldi, con accorpamento reciproco della Elementare a Giano dell'Umbria. II) possibili varianti sulle precedenti proposte: Baiano di Spoleto e Campello sul Clitunno alla "Dante Alighieri" di Spoleto - Castel Ritaldi alla "Pianciani" di Spoleto; Unificazione "verticalizzata" di Presidenza e Direzione didattica nello stesso ambito comunale di Giano dell'Umbria; III) quanto a Trevi, importante comune (attualmente Distretto di Foligno, benche' ne sarebbe consigliabile lo spostamento a Spoleto), e' opportuno e necessario piu' che oggettivamente il mantenimento della sua autonomia scolastica. Tale fine andra' perseguito mediante eventuale aggregazione di almeno una Scuola Media ricadente nelle aree finitime del Distretto di Foligno. Auspicabile anche il mantenimento di Gualdo Cattaneo, perseguibile con lo stesso criterio oppure, se non possibile, con "verticalizzazione" Presidenza-Direzione Didattica locali. (4-01412)
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