INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00703 presentata da MEDURI LUIGI GIUSEPPE (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 18/09/2001

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Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00703 presentata da LUIGI GIUSEPPE MEDURI martedì 18 settembre 2001 nella seduta n. 032 MEDURI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: in attuazione della delibera Cipe n. 140 del 22 dicembre 1998, che ha approvato il Psm (Piano per lo Sviluppo del Mezzogiorno) per l'area dell'obiettivo dell'Italia, per la programmazione dei Fondi comunitari a finalità strutturale per il periodo 2000/2006, la Commissione europea ha approvato e finanziato il Quadro comunitario di sostegno 2000/2006, obiettivo con Decisione n.C(2000)2050 del 1 o agosto 2000, che comprende tra l'altro il programma operativo regionale Calabria, specificamente approvato con Decisione CE n. C(2000) 2345 dell'8 agosto 2000; la programmazione dei piani di intervento, coordinata per il Ministero del tesoro e del bilancio da parte dei Dipartimento per le politiche di coesione e di sviluppo (DPS), ha visto nella fase di predisposizione e dl negoziato un ruolo attivo e positivo della Regione Calabria grazie alla gestione della precedente Giunta Regionale; il ruolo propositivo e innovativo della Regione Calabria era stato riconosciuto dagli interlocutori istituzionali e sociali a livello regionale, nazionale e comunitario, tanto da indicare il percorso metodologico calabrese come quello più significativo ed originale tra tutte le programmazioni comunitarie del Mezzogiorno; il processo di programmazione di attuazione del programma operativo regionale Calabria ha però subito un secco rallentamento e blocco a causa delle inerzie e attuale Giunta Regionale presieduta dal dottor Giuseppe Chiaravalloti, per cui ad oggi nessun piano di intervento è stato concretamente avviato ad oltre un anno dall'approvazione del programma operativo regionale e 9 mesi dall'approvazione dei Complementi di Programmazione nel Comitato di Sorveglianza di dicembre 2000; tali ritardi ed inerzie pare siano stati determinati dalla mancata predisposizione dei piani e dei bandi e dal mancato avvio dei programmi già da tempo cofinanziati dall'Unione europea, e appaiono in contrasto con la logica stringente di programmazione integrata definita dal programma operativo regionale, e con i principi della concertazione con le parti sociali e con le Province ed i Comuni, che invece aveva caratterizzato la fase di pianificazione della precedente giunta regionale; ad oggi nessun programma è effettivamente operativo e solo tre bandi sono stati pubblicati con effetti del tutto deleteri, in quanto: il Bando FEOGA Agricoltura è risultato errato in alcuni passaggi ed è stato riproposto con spostamento dei termini di presentazione delle domande; il Bando Turismo FERS è stato impugnato al TAR e bloccato dalle Province Calabresi perché non rispettoso delle competenze degli Enti Locali stessi e dei precedenti atti di concertazione sociale ed istituzionale; infine, il Bando Formazione Professionale del FSE, di prossima scadenza non ha alcun collegamento con il mercato del lavoro e le politiche dell'occupazione, ed è fortemente contestato sia dagli operatori per la sua ingestibilità tecnica sia dalle Province e dai Sindacati Confederali che ne hanno richiesto la revoca perché incapace di dare attuazione alla logica integrata di programmazione; al di fuori di tali iniziative, sono stati esclusivamente pubblicati Bandi per manifestazioni di interesse nei settori industria, commercio e beni culturali il che fa presupporre tempi lunghi per la funzionalità dei programmi e per la relativa spesa; anche i Bandi per l'attuazione dei PIT e dei PIS (Progetti Integrati Territoriali e Strategici), su cui la Regione Calabria aveva particolarmente investito in credibilità ed innovazione, nonostante il lavoro proficuo di supporto del FORMEZ con la Rete «RAP 100», sono tuttora in gestazione, con evidente difficoltà di avvio, vanificando così gli entusiasmi che la precedente Giunta di centrosinistra aveva costruito attorno a questa prospettiva; tutto ciò fa seriamente prevedere una sostanziale difficoltà per la Regione di garantire la spesa dei primi 1.300 miliardi programmati per la prima annualità 2000 entro la scadenza tassativa fissata dall'UE al 31 dicembre 2002, con la ormai quasi concreta certezza di perdita di gran parte di questi finanziamenti per mancato utilizzo; nelle scorse settimane, secondo l'interrogante a causa dei continui contrasti in ordine all'utilizzo dei finanziamenti del programma operativo regionale, si sono dimessi due dirigenti dei settori dei fondi comunitari della Regione, dimissioni di altissimo livello che si aggiungono a quelle precedenti di un dirigente, designato alla responsabilità degli organismi tecnici di controllo SOG e NVVP, determinando nei fatti un azzeramento totale della struttura manageriale di gestione di controllo del programma operativo regionale Calabrese, che mette gli Uffici Regionali in condizione di sbando, e allontanando le migliori professionalità reclutate dalla Regione dall'esterno, tanto da costringere il Direttore Generale del Dipartimento a dover tappare in prima persona tutti i buchi, in assenza di dirigenza intermedia, con dubbi risultati di efficienza; le strutture tecniche di supporto (SOG e NVVP) sono tuttora in fase di avvio e incapaci di svolgere qualsiasi funzione di supporto, nel mentre la Giunta non è riuscita finora ad un anno dall'approvazione del Programma a nominare neanche un responsabile di Misura come prescritto dalla normativa comunitaria; il fondato rischio di revoca di oltre 1.000 miliardi non utilizzati della prima annualità, ha peraltro ispirato il Commissario Europeo alle Politiche Regionali Michel Barnier ad una recente missione di sollecitazione nei confronti della Regione Calabria, senza che però tale impulso abbia sortita alcun effetto concreto; secondo quanto risulta all'interrogante, lo stesso Presidente della Regione Calabria dottor Giuseppe Chiaravalloti, ha esplicitamente utilizzato la motivazione dell'evidente e grave ritardo nelle politiche di attuazione dei piani comunitari del programma operativo regionale, per procedere al rimpasto della Giunta Regionale dello scorso agosto, senza che però tale consapevolezza abbia sortito alcuna concreta iniziativa di velocizzazione della spesa e dei bandi; addirittura nel fiorire di tecnici di alto livello coinvolti da Chiaravalloti nella nuova Giunta, nonostante l'evidenza dei ritardi di attuazione del programma operativo regionale, a nessuno nell'esecutivo è stata assegnata formalmente la competenza dei fondi comunitari, in via del tutto informale gestita da un Assessore senza delega, per cui si determina una assurda situazione secondo la quale in un settore di emergenza assoluta mancano tutti i riferimenti: sia gli Assessori che i Dirigenti che i tecnici della SOG e del NVVP che i singoli Responsabili di Misura; le motivazioni sopra esposte fanno prevedere una sicura perdita di finanziamenti del programma operativo regionale da parte della Regione Calabria, senza che la Giunta Regionaleponga in essere alcuna seria iniziativa volta a dare sbocco a tale situazione di incuria e di ritardi; il Ministero dell'economia conserva la responsabilità del coordinamento dei piani di attuazione del Quadro Comunitario di Sostegno 2000/2006, e può attivare le opportune iniziative di sollecitazione e di sostegno alle situazioni di emergenza nell'attuazione dei programmi -: se il Ministro sia al corrente della situazione di emergenza esposta circa l'incapacità della Regione Calabria di attuare il programma operativo regionale Calabria 2000/2006 e di effettivamente utilizzare le risorse finanziarie della prima annualità; sulla base di quali motivazioni non è stata finora attivata alcuna procedura di sollecitazione e di sostegno per l'avvio dei programmi che risultano tuttora bloccati; se il Ministro non ritenga di dover attivare una specifica «task-force» per evitare una ormai quasi certa dispersione di risorse comunitarie e nazionali da parte della Regione Calabria per quella che all'interrogante appare un'evidente incapacità della Giunta di attuare i programmi a suo tempo con intelligenza e capacità pianificati e finanziati dall'Unione europea; se il Ministro non ritenga necessario concordare un piano straordinario di lavoro con la Commissione Europea per fronteggiare eventuali incapacità della regione Calabria di procedere all'attuazione dei programmi.(4-00703)
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