INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00064 presentata da BERSELLI FILIPPO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19960509

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_00064_13 an entity of type: aic

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: nel luglio 1995 il Ministero del tesoro, su proposta del governatore della Banca d'Italia, disponeva l'amministrazione straordinaria della Banca di credito cooperativo di Sala Bolognese; durante l'amministrazione straordinaria, i soci hanno lamentato un clima di smantellamento della banca locale: licenziamenti e disservizi, specie agli sportelli automatici; la comunita' locale si sente matura per un ritorno alla gestione ordinaria, esigenza condivisa dagli imprenditori locali e dagli agricoltori della zona; l'amministratore straordinario (privo di una idonea esperienza nel mondo delle piccole banche e della cooperazione di credito) si e' inoltre posto in grave contrasto con la comunita' locale e non ha mai chiarito le reali prospettive della banca; la banca risulta sufficientemente patrimonializzata (la Banca d'Italia ne ha dato atto allorquando ha autorizzato un investimento immobiliare di oltre 5 miliardi) e radicata sul territorio, con soci disposti ad una ricapitalizzazione, sicche' non e' chiaro perche' si prolunghi un regime di dannosa incertezza e di incomprensibile disarmo; dopo 4 mesi di ispezioni di un pool di tre persone a tempo pieno della Banca d'Italia e sei mesi di commissariamento dovrebbe essere tutto chiaro e si dovrebbe ripartire a lavorare con piena efficienza e con le necessarie assunzioni; una mancata tempestiva decretazione della fine dell'amministrazione straordinaria appare un danno di gran lunga maggiore di tutti i - solo presunti - benefi'ci; i dati esposti dagli ispettori della Banca d'Italia sono i seguenti: perdite presunte 6.000 milioni (dato che appare sicuramente esagerato); fondi gia' accantonati a fronte di tali evenienze 1.381 milioni; patrimonio 14.842 milioni; utile esercizio (1994) 800 milioni circa -: per quali circostanziati motivi si prolunghi il commissariamento; se risponda a verita' che esiste uno pseudo-ricatto secondo cui o si subisce la fusione per incorporazione senza nessuna condizione oppure la banca verra' posta in liquidazione; se risponda a verita' che il direttore della locale sede della Banca d'Italia si sia rifiutato di ricevere il presidente del comitato per l'autonomia della Banca di Sala Bolognese (composto da oltre 200 soci); quale sia comunque il pensiero del Presidente del Consiglio in merito a quanto sopra e quali iniziative urgenti intenda adottare al riguardo. (4-00064)
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