INTERPELLANZA 2/00061 presentata da NAPOLI ANGELA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20080624

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Atto Camera Interpellanza 2-00061 presentata da ANGELA NAPOLI martedi' 24 giugno 2008 nella seduta n.022 La sottoscritta chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, il Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che: con decreto del Ministro della salute del 21 dicembre 2007 e' stata istituita la Commissione incaricata di svolgere un'indagine conoscitiva finalizzata a verificare la qualita' dell'assistenza prestata dal servizio sanitario della Regione Calabria, nonche' l'effettiva garanzia dell'erogazione, secondo criteri di efficienza ed appropriatezza, dei livelli essenziali di assistenza; l'istituzione della citata Commissione e' stata decretata in conseguenza della dichiarazione dello stato di emergenza socio-economico-sanitaria nel territorio della Regione Calabria (di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri datato 11 dicembre 2007); la dichiarazione dello stato di emergenza socio-economico-sanitaria e' stata adottata anche in relazione ai fatti luttuosi, causati dalla malasanita', che hanno portato al decesso di giovanissime vittime; ancora oggi non e' dato conoscere i responsabili della morte della sedicenne Federica Monteleone, avvenuta il 26 gennaio 2007 dopo un intervento di appendicectomia presso il P.O. di Vibo Valentia, ne' della morte del dodicenne Flavio Scutella', avvenuta il 31 ottobre 2007 nel P.O. di Reggio Calabria a causa del ritardato trasporto in ambulanza, ne' della morte della sedicenne Eva Ruscio, avvenuta il 5 dicembre 2007 sempre presso il P.O. di Vibo Valentia durante un intervento di tracheotomia, ne' del piccolo Andrea Bonanno, morto ci soli sette anni, nell'ottobre 2006, dopo 25 giorni di sofferenza a causa di una ingessatura troppo stretta; risultano lente o ferme le indagini ed i relativi procedimenti giudiziari di tutti i quattro casi; l'indagine della Commissione ministeriale ha evidenziato, per i citati casi di malasanita', l'intervenuta violazione o la non corretta esecuzione dei doveri professionali e il fatto che le aziende non hanno adottato, in alcuno dei casi sottoposti all'attenzione, gli adempimenti previsti dall'articolo 93 del vigente CCNL; buona pare della relazione predisposta dalla citata Commissione ministeriale e' stata pubblicata sulla stampa regionale calabrese in data 24 aprile 2008 ed il contenuto evidenzia allarmanti punti di criticita' interni al sistema sanitario di quella Regione; tra le criticita' nella relazione la Commissione ministeriale evidenzia: il mancato controllo della regione sulla spesa sanitaria, la mancata approvazione del piano sanitario regionale, l'impunita' di chi ha commesso errori ed ha responsabilita' accertate, la presenza in numerosi P.O. di Pronto soccorsi «disastrosi», pesanti condizioni igenico-sanitarie e problemi strutturali degli edifici, esorbitante spesa ai privati, dirigenti senza responsabilita'; anche la Corte dei conti regionale, nel marzo del 2008, ha bocciato la sanita' calabrese, sottolineando, tra l'altro, «la sovraesposizione di finanziamento a fronte di indici di attivita' e prestazioni sottomedia, che evidenziano l'esigenza di interventi intesi a restituire alla Regione un livello di prestazioni ospedaliere capace di corrispondere a un piu' elevato indice di appropriatezza»; la relazione della Commissione ministeriale evidenzia che la Calabria ha investito in sanita' una quota di PIL molto maggiore rispetto alle altre regioni (8,77 per cento PIL Calabria - 4,66 per cento PIL Lombardia); ed ancora, l'analisi sistematica dei bilanci prodotti da alcune delle aziende sanitarie, unitamente ai verbali del collegio dei revisori, ha evidenziato, talvolta, carenze anche rispetto alle norme basilari del codice civile, incompletezze ed incoerenze fra le loro diverse parti, il che determina una scarsa trasparenza rispetto all'effettivo stato delle aziende e una profonda incertezza sull'effettiva situazione finanziaria delle singole aziende e del sistema sanitario regionale nel suo complesso; in data 19 marzo 2008 e' stata sciolta l'azienda sanitaria Provinciale di Reggio Calabria a causa di accertate forme di condizionamento da parte della criminalita' organizzata ed il nominato Commissario, Prefetto Massimo Cetola, ha trovato una sanita' sommersa dai debiti, per ben 500 milioni di euro; e' noto come la Calabria sia una terra a forte presenza di criminalita' organizzata che fa del condizionamento ambientale una delle sue armi piu' insidiose e dove la sanita', secondo la relazione della Commissione antimafia della XV legislatura, rappresenta il vero «affare» della regione; l'esame dei curricula dei direttori generali ha suscitato, nella Commissione ministeriale, perplessita' sul possesso dei requisiti previsti dalla legge con particolare riferimento alla mancanza dell'esperienza dirigenziale, alla mancata protrazione della stessa per cinque anni, alla mancanza del certificato di frequenza del corso di formazione richiesto, anche a distanza di piu' di diciotto mesi dalla nomina; situazioni analoghe sono state rilevate per alcuni direttori sanitari e direttori amministrativi, per i quali i riferimenti normativi sono sempre il decreto legislativo n. 229 del 1999 ed i decreti del Presidente della Repubblica n. 484 del 1997; la Commissione ministeriale nella sua relazione ha, pertanto, proposto l'istituzione di un Organismo di verifica chiamato, entro 7 giorni dalla proposta di nomina, ad esprimere il parere di legittimita' sul possesso dei titoli previsti dalla legge per direttori generali, direttori amministrativi e direttori sanitari; all'interpellante appare davvero grave che la Regione Calabria, benche' la relazione della Commissione ministeriale sia stata depositata nei primi giorni del mese di maggio 2008, non abbia ancora provveduto alla istituzione del citato Organismo di verifica e, quindi, che la Calabria non sia ancora a conoscenza della vera legittimita' sul possesso dei titoli previsti dalla legge per direttori generali, direttori amministrativi e direttori sanitari delle varie ASP; e' solo di oggi la notizia delle dimissioni da attuale direttore generale della Fondazione Campanella, creata per la gestione del polo oncologico di Catanzaro, del dottor Francesco Talarico coinvolto dalla vicenda giudiziaria per la morte della giovane Federica Monteleone, nella sua qualita' di ex direttore generale del tempo dell'ASP di Vibo Valentia; l'interpellante trova assurdo che le dimissioni del dottor Talarico vengano date solo nel giorno in cui il Ministro della giustizia, accogliendo l'appello, incontrera' i genitori delle giovani vittime calabresi dei casi di malasanita' -: quali urgenti iniziative intendano assumere, per le parti di competenza, anche nell'ambito del dichiarato stato di emergenza socio-economico-sanitaria (di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'11 dicembre 2007), al fine di rompere il quadro allarmante del sistema sanitario calabrese. (2-00061) «Angela Napoli».
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