MOZIONE 1/00099 presentata da STRADELLA FRANCO (FORZA ITALIA) in data 12/02/2007
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Atto Camera Mozione 1-00099 presentata da FRANCO STRADELLA lunedì 12 febbraio 2007 nella seduta n.107 La Camera, premesso che: l'abbandono totale dell'opzione nucleare per la produzione di energia elettrica attuato dal nostro Paese sull'onda emotiva del grave incidente di Cernobyl ha rappresentato una scelta che si è rivelata particolarmente onerosa sotto il profilo economico e finanziario e fortemente penalizzante per la competitività e quindi per lo sviluppo del nostro sistema produttivo; l'abbandono del nucleare non era «obbligatorio» a seguito dello svolgimento del referendum popolare del 1987 in quanto da questo non discendevano obblighi tassativi in tal senso; il nostro Paese è oggi quasi totalmente dipendente dalle importazioni per la copertura del proprio fabbisogno energetico in quanto non ci sono in Italia giacimenti significativi di idrocarburi e di carbone e possiamo solo disporre di limitate risorse idroelettriche e di quantità marginali di altre risorse rinnovabili il cui sviluppo presenta tutt'ora, se si prescinde da affermazioni puramente ideologiche, limiti tecnologici evidenti di sviluppo e di costo; la copertura pressoché totale del fabbisogno di energia elettrica con centrali termiche comporta una grande quantità di emissioni nocive di gas serra, il che rappresenta un fattore estremamente negativo per l'ambiente mentre al contrario le centrali elettronucleari sono prive di qualsiasi emissione nociva per l'atmosfera; a causa dell'abbandono totale della fonte nucleare per la produzione di energia elettrica il nostro Paese è gravato da costi energetici particolarmente elevati che penalizzano fortemente la competitività delle nostre industrie che si devono confrontare con le imprese estere, che hanno tutte costi dell'energia elettrica molto inferiori a quelli italiani, in quanto tutti i paesi industrializzati e molti paesi emergenti hanno conservato una quota significativa di nucleare per la produzione di energia elettrica; la fonte nucleare è molto più conveniente sotto il profilo economico della fonte termica per la produzione di energia elettrica, gli approvvigionamenti di petrolio e di gas provengono in prevalenza da paesi politicamente instabili, il che rende incerte le forniture e comunque anche a causa del forte incremento dei consumi da parte delle nuove grandi potenze industriali: Cina e India, i prezzi del petrolio e del metano tenderanno inevitabilmente a crescere, specie nel medio e lungo periodo, penalizzando così ulteriormente il nostro Paese che dipende per oltre l'80 per cento dei propri approvvigionamenti dal petrolio e dal gas naturale; appare quanto meno singolare che solo l'Italia, fra i grandi paesi industriali, abbia rinunciato totalmente all'opzione nucleare disperdendo un grande patrimonio di capacità industriali, competenze tecnologiche e di risorse umane altamente qualificate nel settore e abbia affrontato costi ciclopici per l'abbandono o la riconversione delle centrali nucleari in esercizio quale Caorso o in avanzato stato di costruzione quale Montalto di Castro, costi che si sono riversati pesantemente ed a lungo sul nostro sistema Paese; lo sviluppo tecnologico consente oggi di realizzare reattori nucleari con grandi livelli di sicurezza e che producono una quantità ridotta di scorie radioattive; impegna il Governo: a ricostruire rapidamente le competenze scientifiche e tecnologiche e le capacità industriali nel campo nucleare al fine di mettere in grado il nostro paese di poter avviare la realizzazione di un programma di nuove centrali elettronucleari; a valutare in termini realistici le prospettive future dell'approvvigionamento energetico ed loro costi per il nostro paese ed a considerare in tale quadro la possibilità e la convenienza economica della riattivazione delle centrali nucleari dismesse e del varo di un programma di centrali nucleari di nuova generazione al fine di ridurre l'attuale eccessiva dipendenza del nostro paese dai sempre più costosi ed insicuri approvvigionamenti di petrolio e gas naturale e per ridurre significativamente le emissioni di gas serra; a realizzare in tempi brevi uno o più siti nazionali per lo stoccaggio delle scorie nucleari ed a considerare, in via transitoria, la possibilità già offerta dal mercato di utilizzare imprese in grado di smaltire all'estero le scorie nucleari. (1-00099) «Stradella, Lazzari, Bernardo, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Fasolino, Fedele, Franzoso, Fratta Pasini, Germanà, Lupi, Milanato, Mondello, Osvaldo Napoli, Paroli, Luciano Rossi, Simeoni, Tortoli, Valducci, Alfredo Vito».
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MOZIONE 1/00099 presentata da STRADELLA FRANCO (FORZA ITALIA) in data 12/02/2007
Camera dei Deputati
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20070212
20070212
MOZIONE 1/00099 presentata da STRADELLA FRANCO (FORZA ITALIA) in data 12/02/2007
MOZIONE
TORTOLI ROBERTO (FORZA ITALIA)
VALDUCCI MARIO (FORZA ITALIA)
FASOLINO GAETANO (FORZA ITALIA)
FRATTA PASINI PIERALFONSO (FORZA ITALIA)
GERMANA' BASILIO (FORZA ITALIA)
LAZZARI LUIGI (FORZA ITALIA)
LUPI MAURIZIO ENZO (FORZA ITALIA)
MILANATO LORENA (FORZA ITALIA)
MONDELLO GABRIELLA (FORZA ITALIA)
NAPOLI OSVALDO (FORZA ITALIA)
PAROLI ADRIANO (FORZA ITALIA)
VITO ALFREDO (FORZA ITALIA)
BERNARDO MAURIZIO (FORZA ITALIA)
DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE (FORZA ITALIA)
DI CENTA MANUELA (FORZA ITALIA)
FEDELE LUIGI (FORZA ITALIA)
FRANZOSO PIETRO (FORZA ITALIA)
ROSSI LUCIANO (FORZA ITALIA)
SIMEONI GIORGIO (FORZA ITALIA)
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1/00099
STRADELLA FRANCO (FORZA ITALIA)