RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00649 presentata da BERNARDO MAURIZIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110719
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic7_00649_16 an entity of type: aic
Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00649 presentata da MAURIZIO BERNARDO martedi' 19 luglio 2011, seduta n.504 La VI Commissione, premesso che: da tempo si discute, sia a livello europeo sia a livello internazionale, sul ruolo delle agenzie di rating, anche alla luce di episodi che hanno evidenziato un serie di criticita' particolarmente preoccupanti, soprattutto in relazione all'incapacita' dimostrata da alcune di esse nel valutare con il dovuto anticipo alcune patologie registratesi con riferimento ai mutui sub prime da cui si e' innescata la crisi economico-finanziaria globale; al fine di superare tali elementi critici l'Unione europea e' intervenuta di recente con l'adozione del regolamento (UE) n. 153 del 2011 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle agenzie di rating del credito, che ha modificato il previgente regolamento (CE) n. 1060/2009 con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente il quadro normativo in materia; il documento finale approvato da questa Commissione il 19 ottobre 2010 in esito all'esame, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento della Camera, della proposta del predetto regolamento di modifica del regolamento (CE) n. 1060/2009, dopo aver sottolineato che le carenze riscontrate nell'operativita' delle agenzie di rating sono imputabili tra l'altro all'assenza di un quadro regolatorio e di vigilanza adeguato sulla loro attivita', nonche' ad alcune caratteristiche delle stesse agenzie, evidenziava la necessita' di sciogliere alcuni nodi fondamentali che ne condizionano negativamente l'operativita', con particolare riferimento a: a) i conflitti di interesse tra l'attivita' di valutazione svolta dalle agenzie e la prestazione, da parte di queste ultime, di servizi di consulenza nei confronti dei soggetti che emettono gli strumenti finanziari oggetto della loro valutazione; b) le distorsioni nei meccanismi di remunerazione dei servizi di rating, i quali sono pagati dai soggetti che emettono i prodotti finanziari sottoposti al rating; c) il sostanziale oligopolio esistente nel mercato dei servizi di rating, che, soprattutto in alcune aree del mondo, appare ristretto alle tre principali societa', operanti nel settore; d) l'insufficiente trasparenza nei meccanismi e nelle procedure per la realizzazione dei rating stessi;
le iniziative adottate da alcune tra le piu' autorevoli agenzie hanno avuto un impatto negativo assai rilevante sugli andamenti dei mercati dell'area euro e appaiono tali, specie per la tempistica, da suscitare forti e diffuse critiche; in particolare, la Consob ha recentemente convocato i rappresentanti di Standard & Poor's per chiedere chiarimenti in merito alla diffusione, effettuata a mercati aperti, di un comunicato sulla manovra correttiva adottata dal Governo italiano con il decreto-legge n. 98 del 2011, prima ancora della pubblicazione del testo definitivo della manovra stessa; tali valutazioni hanno avuto gravi ripercussioni sull'andamento delle quotazioni in borsa, mettendo a repentaglio la stabilita' dei mercati; a molti e' inoltre apparso assai azzardato il declassamento, da parte di Moody's, del debito pubblico portoghese, che ha prodotto effetti destabilizzanti sui mercati finanziari dell'intera zona euro; il ripetersi di simili episodi induce a ritenere che possano esservi gravi superficialita', da parte di alcune agenzie di rating, nel sottostimare le conseguenze delle loro iniziative sulle aspettative di mercati gia' fortemente condizionati da spinte speculative e timori anche irrazionali; l'accentuazione della volatilita' dei mercati determinata dalle anticipazioni intempestive dei giudizi di rating smentisce inoltre clamorosamente la funzione, che proprio le agenzie di rating dovrebbero svolgere, di concorrere alla stabilizzazione dei mercati e alla diffusione, tra gli intermediari e i risparmiatori, della consapevolezza circa le condizioni reali dei mercati stessi, attraverso un'accurata valutazione della solvibilita' degli emittenti, sia pubblici sia privati; l'impatto che puo' essere determinato da tali giudizi, amplificato dalla rapidita' nella circolazione delle notizie, sta mettendo a repentaglio la tutela del risparmio e puo' produrre costi elevatissimi in termini di peggioramento delle condizioni di collocamento del debito sovrano di alcuni Paesi, in particolare quelli gravati da un piu' elevato stock di debito pubblico, esasperando le condizioni di recessione e di contrazione della domanda, impegna il Governo: ad adottare tutte le necessarie iniziative, anche in vista dell'imminente ulteriore revisione, in sede di Unione europea, del citato regolamento (CE) n. 1060/2009, per: a) contrastare in sede di Unione europea comportamenti, a parere dei firmatari del presente atto di indirizzo sostanzialmente riconducibili ad ipotesi di aggiotaggio o simili, tra i quali alcuni recentemente posti in essere dalle agenzie di rating suscettibili di alterare l'equilibrio e di destabilizzare i mercati finanziari e di incidere sulle condizioni di collocamento del debito, eventualmente sottoponendo la questione alla neocostituita European Securities Market Authority (Esma), cui e' affidata a livello europeo la complessiva azione di vigilanza sulle agenzie di rating, nonche' valutando l'opportunita' di inserire apposite previsioni in merito nella direttiva 2003/6/CE sugli abusi di mercato, in vista della sua imminente revisione preannunciata dalla Commissione europea; b) introdurre efficaci ed effettivi meccanismi di responsabilizzazione delle agenzie di rating nel caso in cui le loro valutazioni sugli emittenti risultino scorrette o gravemente viziate, e prevedere, nel caso in cui le loro decisioni e i loro comportamenti non siano ispirati al rispetto di doverose regole di deontologia professionale, puntuali misure sanzionatorie di carattere pecuniario; c) individuare nuovi obblighi volti a realizzare la massima trasparenza per quanto riguarda gli elementi di informazione sottostanti i giudizi di rating; d) valutare la possibilita' di istituire un'agenzia di rating creditizio pubblica e indipendente, al fine di controbilanciare il potere delle tre maggiori agenzie di rating e di migliorare il livello di concorrenza nel mercato dei servizi di rating, il quale e' invece connotato da una pericolosa condizione di sostanziale oligopolio. (7-00649) «Bernardo, Fluvi, Fugatti, Comaroli, Ventucci, Fogliardi, Strizzolo, Bitonci».
xsd:string
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00649 presentata da BERNARDO MAURIZIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110719
xsd:integer
1
20110719-20110727
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00649 presentata da BERNARDO MAURIZIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110719
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE
BITONCI MASSIMO (LEGA NORD PADANIA)
COMAROLI SILVANA ANDREINA (LEGA NORD PADANIA)
FLUVI ALBERTO (PARTITO DEMOCRATICO)
FOGLIARDI GIAMPAOLO (PARTITO DEMOCRATICO)
FUGATTI MAURIZIO (LEGA NORD PADANIA)
STRIZZOLO IVANO (PARTITO DEMOCRATICO)
VENTUCCI COSIMO (POPOLO DELLA LIBERTA')
xsd:dateTime
2014-05-15T03:14:50Z
7/00649
BERNARDO MAURIZIO (POPOLO DELLA LIBERTA')