INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01241 presentata da CIMBRO ELEONORA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 17/10/2013
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Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-01241 presentato da CIMBRO Eleonora testo di Giovedì 17 ottobre 2013, seduta n. 99 CIMBRO e CASATI . — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che: il 28 luglio 2006 si è stipulata la convenzione tra la provincia di Milano e la Milano Serravalle-Milano Tangenziali spa per la progettazione preliminare del potenziamento della SP46 Rho-Monza al fine di riqualificarla e trasformarla in autostrada, dall'attuale tangenziale nord (A52) all'altezza di Paderno Dugnano, all'autostrada A8 Milano-Laghi all'altezza dello svincolo di Rho-Fiera; il progetto prevede la trasformazione dell'attuale arteria stradale che collega Rho a Monza in un'autostrada urbana, per un tratto totale di 9,2 chilometri, suddiviso in tre lotti funzionali: i primi due realizzati da Milano Serravalle (e collegano l'interconnessione con l'A52 in corrispondenza della Milano-Meda fino allo scavalco della ferrovia Milano-Varese) per un costo di 202 milioni di euro, di cui 177 disponibili. Il terzo lotto è realizzato da Autostrade per l'Italia e collega lo scavalco della ferrovia Milano-Varese con lo svincolo della ex strada statale n.233, per un costo di 104 milioni di euro, di cui 55 disponibili; con provvedimento n.0014445-P del 2 febbraio 2009 ANAS spa (ora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – struttura di vigilanza sulle concessioni autostradali) ha approvato il progetto preliminare, redatto congiuntamente da Milano Serravalle-Milano Tangenziali spa e Autostrade per l'Italia spa, relativo ai tre lotti funzionali e le concessionarie hanno successivamente avviato la progettazione definitiva con tempi e modi diversi (con convenzione n.9 del maggio 2009 Milano Serravalle ha affidato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti-provveditorato interregionale alle opere pubbliche Lombardia e Liguria le funzioni e le connesse responsabilità di stazione appaltante per la progettazione definitiva ed esecutiva e la realizzazione dell'opera, con firma del dottor ingegner Errichiello); il progetto preliminare prevede l'affiancamento della SP46 all'attuale superstrada, ex SS35, a distanze non consentite, anche 10 metri da residenze centri per anziani, scuole e addirittura a 10 metri da un centro pediatrico che visita circa 6.000 bambini all'anno; il nastro principale viaggerà ad un'altezza media dal suolo di 10/12 metri, scavalcando la Milano-Meda con un mega ponte ad arco lungo 250 metri e alto 80 metri; nei 5 comuni interessati dalla nuova infrastruttura nascono comitati spontanei di cittadini che propongono progetti alternativi al preliminare, come quello dell'interramento proposto dal CCIRM (Comitato Cittadini per l'Interramento della Rho-Monza) per buona parte del tratto di attraversamento del comune di Pademo Dugnano, circa 1,8 chilometri, progetto accompagnato da 3.000 firme di cittadini e che offre una soluzione alle criticità sulla salute dei cittadini, ambientali e di mobilita moderna; nel febbraio 2009 Milano Serravalle presenta il progetto preliminare nella sala consiliare del comune di Paderno Dugnano e, in quella sede, i comitati e le associazioni locali richiedono l'apertura di un tavolo tecnico aperto ad istituzioni, cittadini e associazioni per ri-discutere il progetto e valutare le varianti migliorative, tavolo istituito poi con delibera provinciale (DGP n.469) nel maggio del 2009. Tavolo che inizierà i lavori solo nel novembre 2009 e terminerà nel marzo 2010, con una presentazione in assemblea pubblica nella quale Milano Serravalle, con i tecnici partecipanti al tavolo tecnico, presentano i risultati della variante interramento, valutando anche tre diverse ipotesi di fattibilità e i relativi vantaggi e svantaggio; nel maggio 2010 viene effettuato, da mamme residenti nelle zone in prossimità dell'intervento, un censimento dei bambini (su base volontaria) che potranno subire danni alla loro salute a causa del passaggio a poche decine di metri dalle abitazioni di oltre 80 milioni di veicoli all'anno e i bambini censiti risultano ben 773; nel mese di dicembre 2010 provincia di Milano e Milano Serravalle fanno recapitare a 397 cittadini la comunicazione di avvio della pratica di esproprio delle loro proprietà e, ancora in questi giorni, continuano a giungere ai cittadini dei comuni interessati dall'infrastruttura comunicazioni di avvii di procedimenti di espropriazione delle proprietà private per pubblica utilità/asservimento e occupazione temporanea; le scelte progettuali delle concessionarie, a quanto consta all'interrogante, non hanno tenuto conto delle osservazioni presentate dagli enti locali e dai diversi comitati e associazioni in tema di impatto ambientale ma soprattutto di salute pubblica e nemmeno delle varianti emerse dal tavolo tecnico; permangono tuttora evidenti criticità quali: gli effetti dannosi sulla salute dei cittadini, sia sotto l'aspetto dell'inquinamento acustico che per quello atmosferico, connesso all'aumento di emissioni di agenti pericolosi legati al traffico veicolare, l'eccessivo consumo di suolo in particolare nell'area del PLIS (parco locale di interesse sovracomunale) della Balossa, la sostanziale non conformità con gli strumenti urbanistici vigenti, anche per quarto riguarda le aree verdi, il potenziamento di una mobilità su ruota a discapito dell'investimento in mobilità su ferro (mobilità del secolo scorso); le previsioni di traffico non trovano riscontro nella odierna realtà dei fatti: l'ultima edizione del bollettino AISCAT dimostra che nel primo semestre 2012 il traffico pagante sulle autostrade è diminuito di oltre il 7 per cento, dopo che erano già avvenute altre riduzioni negli anni precedenti; il documento «Richiesta integrazioni» Rif. Silvia N171, redatto dalla struttura VIA regione Lombardia del settembre 2012, evidenzia numerose criticità dell'infrastruttura in termini di: connessione tra parchi, studi di traffico, interferenze con infrastrutture esistenti reti tecnologiche esistenti e aspetti viabilistici, piste ciclabili e collegamenti pedonali, incremento inquinamento atmosferico e idrico, salute pubblica, rumori e vibrazioni, suolo, di siti contaminati (area ex Tonolli oggi EcoBat e Sitindustrie) bilancio terre, piano di monitoraggio ambientale (PMA), sensibilità e attività comunali interferite dalle fasce di pertinenza e dalle pressioni generate dalla nuova infrastruttura, cantiere, aspetti ecologici, impatto sulle aree agricole, opere di mitigazione ambientale; le motivazioni sollevate per non accettare le proposte alternative al progetto preliminare riguardano la necessità di realizzare l'opera con urgenza in vista dell'Expo 2015 (nonostante sia a giudizio dell'interrogante opera accessoria e non essenziale), quando invece i tempi di realizzazione dell'opera sono in contrasto con il programma iniziale e, da oggi, è prevista l'ultimazione dei lavori ad aprile 2015, con la possibilità di avere i lavori in corso anche durante il già avviato Expo 2015; la presidenza della conferenza servizi ha rifiutato la richiesta congiunta delle amministrazioni di ottenere il crono-programma dei lavori; il 13 giugno il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha convocato regione Lombardia, la provincia di Milano, l'amministratore delegato di Autostrade, il presidente della Milano Serravalle spa e i sindaci di Novate, Paderno Dugnano, Cormano, Baranzate e Bollate, per trattare il tema SP46 Rho-Monza; la conferenza dei servizi del 30 settembre 2013 ha messo nuovamente in luce i limiti oggettivi della gestione del progetto di quest'opera; il progetto non tiene conto delle richieste degli enti locali, della mozione n.55 presentata in data 6 giugno 2013 e approvata nella seduta del consiglio regionale lombardo del 19 giugno 2013, e dalla mozione ugualmente approvata all'unanimità dal consiglio provinciale milanese nella seduta del 24 settembre; in data 3 settembre 2013, a seguito dell'incontro avvenuto con gli onorevoli Cimbro e Casati, il prefetto di Milano dottor Francesco Paolo Tronca ha assicurato il suo impegno nell'approfondimento del tema; in data 2 ottobre 2013 i medesimi deputati hanno, in analogo incontro, sottoposto la questione all'attenzione del Ministro dell'ambiente Orlando–: se il Ministro intenda reperire gli ulteriori fondi necessari per la certa realizzazione del tratto su Paderno Dugnano, con opera completamente interrata; se intenda realizzare il sottopasso nel tratto tra Novate e Bollate, utilizzando da subito i 55 milioni stanziati nel «decreto del fare», ed il collegamento in trincea del tratto Baranzate – Paderno Dugnano anche a salvaguardia del PLIS Balossa; se intenda, nel tratto di Baranzate, assicurare l'interramento della Rho-Monza, consentendo alla strada provinciale Varesina di proseguire a raso come attualmente. (5-01241)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01241 presentata da CIMBRO ELEONORA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 17/10/2013
Camera dei Deputati
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20131017
20131017
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01241 presentata da CIMBRO ELEONORA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 17/10/2013
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
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CASATI EZIO PRIMO (PARTITO DEMOCRATICO)
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CIMBRO ELEONORA (PARTITO DEMOCRATICO)
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