INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/20797 presentata da DORIGO MARTINO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19931210

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Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: da quanto risulta, nei primi giorni di settembre del 1992 il dirigente della DIGOS di Venezia avrebbe convocato in riunione gli agenti dell'intera divisione, per informarli che aveva trasmesso alla Procura Distrettuale Antimafia del Veneto, un rapporto informativo sulle infiltrazioni mafiose nella regione; il dirigente, in tali circostanze, avrebbe illustrato i contenuti del rapporto, ricevuto da un agente dell'ufficio, dichiarando che tale documento era per lui destituito di ogni fondamento, pur avendolo doverosamente inoltrato alla magistratura competente; nel citato rapporto informativo, sarebbero stati evidenziati episodi di infiltrazione mafiosa nel Veneto, attraverso una certa Antonina Sertolino, figlia del defunto Giuseppe Bertolino, imputato nel maxiprocesso di Palermo nel 1987 ed indicato dalla Commissione parlamentare antimafia come componente della famiglia mafiosa di Partinico, legata ai Corleonesi, della quale farebbero parte anche i due nipoti di Frank Coppola, Giacomo e Domenico; secondo il rapporto, Antonina Bertolino avrebbe ereditato dal padre una distilleria a Partinico, ed e' sorella della moglie del costruttore Angelo Siino, arrestato nel 1991 per associazione mafiosa; inoltre, nel documento si informava che Antonima Bertolino aveva acquistato a Borgoricco (PD), l'azienda "Industria Chimica Valenzana", societa' per azioni nella quale sarebbero stati investiti piu' di 10 miliardi, e si ipotizzava che nello sviluppo della penetrazione finanziaria nel Veneto, la signora Bertolino avesse allacciato rapporti di scambio con alti esponenti politici della regione; da quanto risulta, nel rapporto di polizia si informava che la sorella di Antonina Bertolino, Maria, moglie del mafioso Angelo Siino, manteneva rapporti di amicizia con l'arcivescovo di Monreale, Salvatore Cassisa, indicato come il responsabile della investitura dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme a Palermo; nel rapporto, oltre ad informare che a tale Ordine appartenevano persone sospette di mafia, si precisava anche che Bruno Contrada, dell'Alto Commissariato Antimafia, faceva parte dei Cavalieri del Santo Sepolcro; il 24 dicembre 1992, quattro mesi dopo la trasmissione del sopracitato rapporto alla Procura Distrettuale Antimafia del Veneto, e' stato arrestato dalla magistratura siciliana Bruno Contrada, con l'accusa di associazione mafiosa, e le indagini successive hanno rivelato i rapporti esistenti tra il funzionario di Polizia e l'arcivescovo di Monreale, Monsignor Cassisa, anche attraverso l'Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro; negli ultimi giorni del novembre 1993, la Procura Distrettuale Antimafia di Palermo ha emesso un mandato di perquisizione ed un avviso di garanzia per il reato di associazione mafiosa nei confronti di don Mario Campisi, segretario particolare ed autista del Vescovo Salvatore Cassisa; inoltre, come e' apparso anche sulla stampa nazionale, la magistratura palermitana ha aperto, gia' nei mesi scorsi, un'inchiesta sulla Curia di Monreale, per presunte tangenti pagate dagli imprenditori durante il restauro del Duomo arabo-normanno; come avrebbero dichiarato nell'ottobre scorso alla magistratura tre sacerdoti dell'arcidiocesi di Monreale, Monsignor Salvatore Cassisa sarebbe ritenuto il responsabile dei reati ipotizzati circa gli appalti per il restauro del Duomo, che sarebbero stati gestiti proprio da quel boss mafioso Angelo Siino, marito di Maria Bertolino, citati nel rapporto della DIGOS di Venezia nell'estate 1992; emerge percio' con inquietante evidenza il fatto che il sopracitato arresto di Bruno Contrada nel dicembre 1992, e la successiva messa sotto inchiesta per collegamenti mafiosi dell'arcivescovo Salvatore Cassisa, dell'ottobre-novembre 1993, hanno rappresentato due precise ed inequivocabili conferme di altrettante ipotesi di complicita' mafiosa esattamente denunciate molti mesi prima nel rapporto di polizia sopracitato; da quanto risulta, la Procura Distrettuale Antimafia del Veneto non avrebbe mai trasmesso alla competente Procura Antimafia di Palermo, ne' alla Procura Nazionale Antimafia, il rapporto ricevuto dalla DIGOS di Venezia fin dal Settembre 1992, ne' dopo l'arresto di Bruno Contrada, nel dicembre 1992, ne' dopo gli atti giudiziari che hanno coinvolto monsignor Cassisa, nell'ottobre-novembre 1993, nonostante che i reati oggi contestati dalla magistratura palermitana fossero precisamente ipotizzati nel rapporto investigativo; inoltre, da quanto risulta, la Procura Antimafia del Veneto non avrebbe compiuto nessun atto d'indagine, dall'estate 1992 ad oggi, per approfondire e verificare i gravi e precisi episodi di infiltrazione mafiosa e di intreccio con alti esponenti del potere politico locale, ipotizzati nei confronti di Antonina Bertolino, nel rapporto di polizia, nemmeno dopo la conferma circa l'attendibilita' del documento, emersa con le sopracitate inchieste della magistratura siciliana; quanto sopra rappresenta, a parere dell'interrogante, un gravissimo episodio di omissione di un dovere di ufficio, in merito all'attivita' istruttoria relativa all'azione penale, da parte dei giudici titolari della Procura Distrettuale Antimafia del Veneto, Michele Dalla Costa ed Antonio Fojadelli; gia' con interrogazione n. 4-19080 del 21 ottobre 1993, si segnalava al Ministro di Grazia e Giustizia la necessita' di verificare urgentemente l'immobilismo istruttorio della Procura Antimafia del Veneto, anche a seguito di denunce di organizzazioni sindacali di polizia, che avevano pubblicamente accusato tale struttura di lasciar marcire nei cassetti diversi rapporti investigativi sull'infiltrazione mafiosa nel Veneto -: se il Ministro non intenda urgentemente aprire un'inchiesta sull'operato della Procura Distrettuale Antimafia dal Veneto, per verificare le gravi omissioni del dovere di esercizio dell'azione penale, segnalate in premessa. (4-20797)
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19931210-19940223 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/20797 presentata da DORIGO MARTINO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19931210 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
CRIPPA FEDERICO (FEDERAZIONE DEI VERDI) 
GALASSO ALFREDO (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) 
MANTOVANI RAMON (RIFONDAZIONE COMUNISTA) 
NUCCIO GASPARE (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) 
RONCHI EDOARDO (FEDERAZIONE DEI VERDI) 
RUSSO SPENA GIOVANNI (RIFONDAZIONE COMUNISTA) 
TRIPODI GIROLAMO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) 
VENDOLA NICOLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) 
FAVA GIOVANNI GIUSEPPE CLAUDIO (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) 
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4/20797 
DORIGO MARTINO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) 

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