INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15020 presentata da POLI BORTONE ADRIANA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19980121
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_15020_13 an entity of type: aic
Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: nel mese di dicembre 1997 la Giunta confederale della Coldiretti ha approvato il licenziamento di cinquantuno dipendenti; questi tagli vengono operati senza ricorrere alle piu' elementari logiche di pianificazione per la riduzione del personale e dopo che erano state effettuate assunzioni fino a poche settimane prima dei licenziamenti; i licenziamenti stessi appaiono tanto piu' ingiustificati se si considerano le enormi spese sostenute dalla Coldiretti sia per l'acquisto e le ristrutturazioni operate nella sede centrale, quale il nuovo impianto di condizionamento del complesso immobiliare di via XXIV Maggio (i tecnici lo hanno definito secondo, a Roma, in dimensioni solo a quello della Fao), sia per la mobilitazione continua dei suoi soci, sia per la distribuzione generalizzata di fringe benefits, e per le spese di rappresentanza di ogni genere, al di fuori di ogni razionale pianificazione; inoltre fino alla fine del '97 sono state effettuate assunzioni di personale in molti uffici senza ricorrere a personale esistente gia' qualificato; e in un momento definito dai vertici dell'organizzazione "in difficolta' economiche" sono state effettuate importanti promozioni; il personale messo in strada, di ogni livello, comprende fra l'altro un buon numero di funzionari e quadri, tutti con notevole esperienza nelle problematiche agricole; non si e' praticamente provveduto, se non per pochi casi, a prepensionare i dipendenti piu' anziani (ad esempio, con "scivoli" ad hoc, come solitamente avviene in casi simili); i licenziati non sono stati preventivamente informati delle intenzioni di diminuire l'organico proponendo almeno l'offerto di alternative; sono stati mantenuti inoltre numerosi collaboratori esterni con rispettivo staff non confederale (segretarie, assistenti, traduttori, eccetera) con compiti e mansioni identici alle gia' esistenti competenze presenti all'interno della Confederazione stessa; cio' mentre l'Ager, Istituto per la ricerca nel sistema agro-alimentare, fondato dalla Coldiretti e con sede all'interno della Confederazione, continua ad avvalersi, per le proprie attivita', di societa' di consulenza e di collaboratori esterni, per competenze in buona parte reperibili tra le persone licenziate, o nell'ambito stesso dalla Confederazione; la legge n. 223 del 1991, che esclude dalla relativa tutela giuridica tutti coloro che hanno un rapporto di lavoro come organizzazione no-profit non sembra essere conforme alla recente direttiva comunitaria. Infatti, la direttiva del Consiglio n. 129/75, successivamente modificata con direttiva del Consiglio 56/92 del 24 giugno 1992 in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai licenziamenti collettivi, non prevede alcuna discrezionalita' in capo al legislatore nazionale al fine di stabilire esclusioni di particolari categorie di lavoratori al di fuori dei casi espressamente contemplati nella direttiva stessa -: quali iniziative intenda intraprendere per salvaguardare i diritti dei lavoratori di cui in premessa. (4-15020)
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19980121-19980706
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15020 presentata da POLI BORTONE ADRIANA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19980121
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
LOSURDO STEFANO (ALLEANZA NAZIONALE)
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2014-05-15T11:26:30Z
4/15020
POLI BORTONE ADRIANA (ALLEANZA NAZIONALE)
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MINISTRO MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
19980605