INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07465 presentata da GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19970212

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Per sapere - premesso che: la societa' Ferrovie dello Stato e' il piu' vasto complesso industriale gestito dallo Stato italiano e costituisce per il paese un patrimonio di inestimabile valore economico e sociale; l'efficiente gestione ed il corretto sviluppo della rete ferroviaria italiana e del sistema di trasporto su rotaia sono un elemento irrinunciabile per l'ingresso del nostro Paese in Europa, come dimostrano la grande attenzione ed i cospicui investimenti che i piu' evoluti partner europei stanno dedicando alle proprie compagnie ferroviarie; recenti, drammatici avvenimenti (soprattutto l'ancora oscura vicenda Necci ed il tragico disastro di Piacenza) hanno portato alla luce prospettive gestionali per le Ferrovie dello Stato preoccupanti sotto tutti gli aspetti, con gravissimi riflessi sulla sicurezza dell'esercizio, sulla qualita' del servizio e sulla realizzazione degli investimenti; l'attuale amministratore delegato delle ferrovie, ingegner Giancarlo Cimoli, cui sono stati attribuiti dal consiglio di amministrazione della societa' poteri da vero e proprio plenipotenziario, sta dimostrando giorno dopo giorno la propria piu' completa inadeguatezza rispetto alle gravi responsabilita' connesse al ruolo attribuitogli -: se sia vero che l'ingegner Cimoli: abbia sollevato dai rispettivi incarichi quasi tutti i dirigenti di vertice della societa', sostituendoli con dirigenti sconosciuti, non in possesso a quanto risulta agli interroganti, di alcun tipo di conoscenze nel settore dei trasporti, quali Fulvio Conti, Maurizio Bussolo, Daniela Scurti, Livio Vido, Alessandro Renon, Maria Teresa Fantola, Rosa Papetti; abbia inopinamente compromesso le delicatissime relazioni industriali del sistema ferroviario con incauti annunci ad effetto, non suffragati da reali esigenze di gestione (licenziamento di duecento dirigenti e cassa integrazione per ventimila ferrovieri), determinando una preoccupante conflittualita' e facendo proclamare in breve tempo ben due scioperi generali, l'uno effettuato con gravi disagi all'utenza, l'altro sospeso solo grazie al senso di responsabilita' di sindacati e lavoratori all'indomani della tragedia di Piacenza; abbia programmato unilateralmente tagli selvaggi al trasporto dei pendolari, sacrificando sull'altare di ingiustificati interessi economici e senza rispetto per gli indirizzi parlamentari le esigenze primarie delle classi meno protette e piu' bisognose del popolo italiano; nonostante l'attuale momento di crisi, non abbia mancato di porre in essere atti che appaiono discutibili, quasi la transazione di ben settanta miliardi con un consorzio di imprese costruttrici o la poco trasparente cessione dell'informatica ferroviaria (pure punto nevralgico per la sicurezza dell'esercizio); con proprio provvedimento, si sia senza giustificazione spogliato della maggior parte dei suoi poteri, delegandoli al ragionier Fulvio Conti, da lui assunto presso le Ferrovie dello Stato con una retribuzione di circa un miliardo di lire all'anno, nominandolo di fatto suo plenipotenziario, senza alcun tipo di controllo governativo o parlamentare su tale nomina; all'indomani della tragedia di Piacenza, abbia nominato responsabile della sicurezza dell'esercizio ferroviario il dottor Gianpietro Monfardini, senza tenere conto che il medesimo e' addirittura indagato, come riportato ampiamente dalla stampa nazionale, di tentato disastro ferroviario dal procuratore della Repubblica di Bologna, dottor Luigi Prisco, per il controllo di un ponte ferroviario avvenuto pochi istanti dopo il transito di un treno con a bordo trecento viaggiatori pendolari; se intendano disporre adeguati accertamenti in merito a quanto sopra riportato, ed in genere sulla gestione delle Ferrovie dello Stato da parte dell'ingegner Cimoli, riferendone gli esiti in Parlamento e precisando quali iniziative intendano assumere per porre rimedio alla grave situazione denunciata e per restituire finalmente al Paese una azienda ferroviaria sicura ed efficiente. (4-07465)
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