INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06812 presentata da SAVARESE ENZO (FORZA ITALIA) in data 19970122

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Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle finanze e del tesoro. - Per sapere - premesso che: l'attivazione del "117" per un servizio di pubblica utilita', come ribadito dalla circolare del comando generale della Guardia di finanza n. 172400 del 10 maggio 1996, e', come tale, finalizzata a: a) far risaltare le innumerevoli e diversificate prestazioni quotidiane assicurate dalla Guardia di finanza; b) intensificare ulteriormente la lotta all'evasione fiscale ed alla criminalita' economico-finanziaria, valorizzando l'attivita' investigativa e le conoscenze di carattere informativo acquisibili con un piu' diffuso e articolato controllo del territorio; c) rendere un servizio analogo ai noti servizi "112" e "113" delle altre forze di polizia, da cui si distingue collocandosi invece nel quadro delle attribuzioni di natura specialistica che qualifica l'attivita' del corpo, che riguarda, in via prioritaria, settori di specifico interesse (come normativa tributaria in materia di imposte dirette, tasse ed imposte indirette sugli affari, obblighi fiscali di carattere strumentale, scontrini, ricevute e documenti di trasporto, circolazione merci su strada, normativa doganale, accise, frodi comunitarie, servizi extra tributari); il nuovo dispositivo di controllo e' operante per 24 ore, impiegando reparti AT PT, nuclei mobili delle compagnie, sezioni operative, tenenze e brigate volanti e litoranee; anche i nuclei provinciali concorreranno in via assolutamente temporanea e minimale per fronteggiare le eventuali carenze dei reparti interessati al "117", in attesa dell'immissione in servizio di finanzieri ausiliari; il "117" viene strutturato a livello provinciale, pianificato, coordinato e controllato dal comandante del gruppo e realizzato con le unita' disponibili nei reparti dipendenti; per tale servizio occorreranno 1318 pattuglie giornaliere, per un totale, in termini di risorse da impiegare giornalmente, pari a 3120 finanzieri; il servizio di pubblica utilita' "117" trattera' materie riguardanti scontrini e ricevute fiscali, trasporti su strada in materia fiscale, sospetti di violazioni fiscali o altre violazioni, presenza nei luoghi di lavoro di persone non in regola con la normativa fiscale, contributiva, previdenziale e assistenziale, esercizio di attivita' in "nero", documentazione in "nero" custodita presso abitazioni, uffici e altri locali, disponibilita' di magazzini e locali non dichiarati al fisco, evasori fiscali, dogane, monopoli, lotto, lotterie, accise, frodi comunitarie, sofisticazioni alimentari, valuta, riciclaggio, stupefacenti, usura, auto sospette in sosta, immigrazione clandestina, traffico e/o detenzione di armi, attentati dinamitardi e/o stragi, altri reati comuni, tutela del patrimonio artistico, reati contro l'ambiente, richieste di soccorso in montagna o in mare, calamita' naturali, incendi, incidenti stradali, collaborazione con le altre forze di polizia e richiesta di informative varie; sono dunque diversissimi i campi nei quali opera un agente della Guardia di finanza (anche ausiliare) in un suo turno di servizio; per espletare tale servizio al cittadino viene impiegato moltissimo personale, che viene distolto dai lavori primari di polizia finanziaria (risorse disponibili nei reparti dipendenti, come cita la circolare) a favore di diverse "segnalazioni", molte anche anonime; nel contempo, il succitato personale "tuttofare" verra' impiegato in turni esterni con spreco di benzina, macchine, usura personale e soldi per missioni, straordinari, servizi esterni, aspettando che la sala operativa chieda alla pattuglia di intervenire (macchine e uomini in circolazione ventiquattro ore su ventiquattro nel territorio assegnato non per un pronto intervento, ma per pubblica utilita', quindi senza immediatezza); e' inconcepibile tale utilizzo del personale, mal impiegato e distolto da cio' che veramente il Paese si attende da un corpo di polizia finanziaria, che non dovrebbe intervenire per beghe o ripicche tra cittadini, ma attuarne attivita' investigativa per reprimere l'evasione e l'elusione fiscale di micro e macro dimensioni, non andando in giro con macchine e personale a turno ma con una seria attivita' investigativa in un lasso di tempo non quantificabile -: quali siano state le cause che hanno determinato l'attivazione del "117" istituito dal 16 dicembre 1996 dalla Guardia di finanza; se il Governo intenda realmente combattere la micro e macro criminalita' nel settore fiscale oppure ritenga solamente di aumentare i costi di una branca dell'amministrazione finanziaria (tra l'altro anche forza di polizia) per dare dell'inutile fumo negli occhi del popolo italiano, gia' tartassato da innumerevoli balzelli, che dovra' sobbarcarsi il costo di questa operazione a zero ritorno per le entrate dello Stato. (4-06812)
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