INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05404 presentata da ARMAROLI PAOLO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19961115
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_05404_13 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: sono trascorsi sei anni dall'incendio ed il conseguente naufragio della nave petroliera Haven, che ha avuto come conseguenza il deposito sul fondale del Mar Ligure di una quantita' oscillante tra le trentacinque e le cinquanta tonnellate di carico trasportato; le condizioni dei fondali del tratto di mare interessato - da Arenzano a Savona - dall'incidente, secondo le valutazioni dei consulenti del pubblico ministero Lenuzza al processo in corso a Genova, sono precarie; depositi di idrocarburi fuoriusciti dalla petroliera si sono consolidati sui fondali in chiazze di piccole e grandi dimensioni, e tale forma di inquinamento avrebbe ormai colpito anche la cosiddetta catena alimentare; i componenti "aromatici", cioe' cancerogeni, rischiano di rimanere presenti nella flora e nella fauna dei fondali dove presenze inquinanti sono state riscontrate anche su fondali di trecento metri e, cosa estremamente grave, in sei anni, fatta eccezione per la fase immediatamente successiva all'incidente, non c'e' stata ricerca e aggiornamento sulle condizioni ambientali ne' tantomeno sono state sostenute ricerche per attivare la pulizia e bonifica; tutto cio' si verifica nonostante esista una tecnologia italiana, della Pneumar, che potrebbe essere utilizzate ma, a fronte delle scelte fatte da Stato e regione, non ci sarebbero nemmeno piu' i soldi per poterlo fare; il giudice civile Haupt, che formulo' lo stato "passivo" per la quantificazione dei danni subiti e delle spese sostenute per le bonifiche del dopo incidente, aveva fissato in centottantotto miliardi il monte complessivo di rimborsi per tutti i danneggiati, armatori compresi; lo Stato italiano ne aveva chiesti almeno ottocentottanta a titolo di danno ambientale; i danni provocati dalla Haven sono stati valutati superiori di quattro volte rispetto a quelli provocati, in una vicenda analoga, dalla Exxon Valdez, che sono invece stati liquidati con un importo pari a ottomila miliardi; all'ultima assemblea dell'Iopcf, svoltasi a Londra il 21 ottobre 1996, l'Iopcf medesimo (Fondo internazionale per il risarcimento dei danni da idrocarburi) ha ribadito un'offerta massima di centotrentasette miliardi, ovvero quaranta miliardi in meno di quanto gia' stabilito dal giudice, cio' che, in ogni caso, rappresenterebbe una cifra corrispondente a meno del 5 per cento delle iniziali richieste dello Stato sopra menzionate; i centotrentasette miliardi comprendono tutte le voci di indennizzo; l'ultimo passaggio sara' rappresentato dall'incontro tra il direttore generale dell'Iopcf ed emissari del Governo -: come intenda agire in vista di questo decisivo appuntamento, al fine di tutelare gli interessi nazionali, in questo caso la Liguria ed il suo mare, gia' cosi' fortemente penalizzato dalle decisioni fin qui assunte; quali iniziative intenda assumere per dare finalmente il via ad una seria ed efficace azione di risanamento della zona interessata e, contestualmente, quali mezzi intenda mettere a disposizione della regione Liguria per rilanciare l'immagine turistica del territorio; come intenda tutelare gli interessi delle parti lese, che hanno subito danni gravissimi dalla tragedia di sei anni fa e che fino a questo momento non hanno ottenuto ancora nessun risarcimento. (4-05404)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05404 presentata da ARMAROLI PAOLO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19961115
xsd:integer
1
19961115-19970520
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05404 presentata da ARMAROLI PAOLO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19961115
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
xsd:dateTime
2014-05-15T10:39:06Z
4/05404
ARMAROLI PAOLO (ALLEANZA NAZIONALE)
blank nodes
SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'AMBIENTE
19970507