INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02253 presentata da FRAGASSI RICCARDO (LEGA NORD) in data 19940714

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Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il giorno 29 agosto 1993 all'aeroporto di Firenze succedeva un incidente di volo ad un elicottero A 109 della Polizia di Stato condotto dall'Ag. sc. Gariboldi Daniele e dall'Ass.te Di Nallo Massimo, rispettivemente seduti a primo e secondo pilota; la dinamica dell'incidente risulta essere la seguente: i due piloti erano stati comandati ad effettuare una missione di addestramento in campo, durante tale addestramento l'aeroporto era interessato da un violentissimo temporale estivo tale da indurre i due piloti ad interrompere la missione e portarsi all'atterraggio; per spiegare meglio l'intensita' del temporale, si fa notare che la torre di controllo procedeva ad accendere le luci di pista per agevolare il rientro; i piloti, dopo l'atterraggio in pista, proseguivano in rullaggio per ritornare al posto prestabilito da dove iniziava e terminava ogni volo: si precisa che i due piloti effettuavano un volo a vista per cui l'improvvisa e repentina diminuzione di visibilita' ha fatto scattare la massima attenzione per portare a termine l'atterraggio ed il rullaggio e che una volta arrivati nella zona prestabilita tale attenzione e' stata mantenuta a livello massimo; nella zona riservata al parcheggio dell'elicottero era posteggiato un camion della "Chef Italia" adibito a servizio catering e per questo modificato con una struttura in plexiglass sopra la cabina di guida, lato passeggero: tale struttura sporgeva di circa un metro e mezzo in avanti al camion e non era segnalata da luci di ingombro come previsto da normativa aeroportuale; i due piloti effettuavano un rullaggio con il temporale sempre in atto a notando la sagoma del camion nella loro zona di parcheggio prendevano le "normali misure di sicurezza"; tali misure erano state prese tenendo presente la sagoma del camion e non della struttura in plexiglass che essendo trasparente, a causa del violento temporale e la scarsa visibilita' conseguente, risultava invisibile per cui, all'atto di fermarsi, succedeva che il rotore principale, per 4 o 5 cm., impattava la predetta struttura in plexiglass; nei giorni successivi i due piloti venivano inviati, come da prassi, all'Istituto Medico Legale dell'Aeronautica Militare di Roma dove, dopo tutti gli accertamenti del caso, venivano riconosciuti idonei quali piloti militari d'elicottero; sempre nei giorni successivi la Commissione d'Inchiesta della Polizia di Stato ascoltava i due piloti senza contestargli alcun addebito; alla fine di aprile, inizio maggio del corrente anno i due piloti sono stati trasferiti dal Reparto Volo alla Questura di Firenze con un provvedimento, a dire del Direttore del Servizio Aereo, ritenuto cautelativo in quanto lo stesso Direttore aveva intravisto una "forma mentis" pericolosa nei piloti; i precedenti di tutti gli incidenti, ancor piu' gravi, successi al Servizio Aereo sono stati trattati in maniera diversa e non risulta che un pilota sia stata trasferito al suo primo incidente fortuito; la professionalita' ed esperienza dei due piloti risulta essere la seguente: l'Assistente Di Nallo Massimo ha conseguito il brevetto basico nel 1984 presso la Scuola Elicotteri dell'Aeronautica Militare di Frosinone e l'abilitazione all'elicottero AB 206 presso il Centro Aviazione Leggera Esercito di Viterbo nel 1985. Ha prestato servizio nel Reparto Volo di Reggio Calabria dove ha potuto fare esperienza con i voli operativi sul mare ed in montagna. Nel giugno 1986 e' stato trasferito al Reparto Volo di Firenze dove il Dirigente, dopo breve tempo, lo impiegava come unico pilota d'allarme riconoscengogli le capacita' operative di volo. Il 31 luglio 1989 otteneva l'abilitazione a pilotaggio dell'elicottero A 109 superando il 12^ corso presso il Centro Addestramento Standardizzazione Volo della Polizia di Pratica di Mare. All'atto del trasferimento contava circa 1100 ora di volo totali; l'Agente scelto Gariboldi Daniele ha conseguito il brevetto basico di pilota di elicottero presso la Scuola Elicotteri dell'AM di Frosinone il 27 maggio 1988, l'abilitazione all'AB 206 il 16 novembre 1988 presso il CALE di Viterbo e l'abilitazione al A 109 il 30 luglio 1991 presso il CASV della Polizia di Stato di Pratica di Mare. Al termine del pronto impiego con l'elicottero AB 206 ha avuto come prima sede l'8^ Reparto Volo di Firenze dove veniva subito impiegato coma Pilota d'allarme e responsabilizzato con delicate missioni di volo. All'atto del trasferimento contava circa 820 ore di volo totali. Si fa presente, inoltre, che aveva conseguito, prima del corso di Polizia, il brevetto civile privato di elicottero e, nel marzo di quest'anno, ha superato gli esami di conversione del brevetto di Polizia in brevetto commerciale d'elicottero. A conforto di quanto appena detto, si rappresenta che gli stessi hanno avuto dal Ministero dell'interno alcune "parole di lode" e premi in denaro per aver svolto delicati e pericolosi servizi con l'elicottero; non risultano esserci elementi oggettivi che potrebbero delineare una "forma mentis" pericolosa - sopratutto perche' tale determinazione non e' demandata al Dirigente del Servizio Aereo non avendo lo stesso alcun titolo abilitante all'esercizio dell'attivita' di psicologo o psichiatra - ed anzi risultano esserci elementi oggettivi che attestano la completa affidabilita' dei due piloti (ved. visita medica all'Istituto medico legale dell'aeronautica militare di Roma e il curriculum vitae); per formare un pilota di elicottero costa, per il solo brevetto basico e l'abilitazione all'AB 206, circa 150 milioni e che l'esperienza maturata, che di per se' non e' quantificabile, costa mediamente circa 1.500.000 per ogni ora volata, si deduce che il costo alla casse dallo Stato per i due piloti risulta essere di circa 3 miliardi; attualmente al Reparto Volo di Firenze risulta esser in supporto operativo un pilota di altro Reparto Volo con conseguente dispendio di denaro per mantenerlo in servizio fuori sede -: se non ritenga piu' opportuno, considerata anche la spesa di denaro pubblico usata per formare i due piloti, prendere provvedimenti al fine di ritrasferire gli stessi al Reparto Volo di Firenze, reintegrandoli come piloti, anziche' tenerli alla Questura di Firenze a svolgere normali mansioni di Agente di Pubblica Sicurezza ed eliminare cosi' anche il supporto operativo con i relativi oneri. (4-02253)
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