INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01640 presentata da MORONI ROSANNA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19960703
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_01640_13 an entity of type: aic
Ai Ministri dell'industria, commercio e artigianato, del lavoro e previdenza sociale e del commercio con l'estero. - Per sapere - premesso che: gia' nella XII legislatura erano state presentate sia alla Camera che al Senato interrogazioni relative alla vicenda Bertolli, industria olearia di Sorbano del Giudice (Lucca), facente parte del gruppo Cirio-Bertolli-De Rica di proprieta' del gruppo Iri, poi privatizzata; il gruppo viene acquisito dalla Fisbi e successivamente da questa venduto alla multinazionale anglo-olandese Unilever; ad una di queste interrogazioni, la n. 3-00742 presentata al Senato, il 5 luglio 1995 il Governo aveva risposto in Commissione, ribadendo l'impegno dell'acquirente Unilever ad assicurare per tutto il 1996 la continuita' produttiva del complesso aziendale, nonche' a garantire la salvaguardia dell'occupazione e a non procedere a licenziamenti ne' a procedure di mobilita'; variazioni dell'assetto occupazionale sarebbero state ammissibili solo ed esclusivamente previo accordo con le parti sindacali; l'azienda, in violazione degli accordi sottoscritti nel protocollo, ha comunicato alle organizzazioni sindacali un piano di ristrutturazione che prevedeva la chiusura della raffineria dello stabilimento di Sorbano entro il 31 dicembre 1995; la raffineria dello stabilimento di Sorbano e' stata effettivamente chiusa e sono state incentivate 24 dimissioni, per cui l'organico attuale e' di 94 unita' (130 nel giugno 1995); contemporaneamente alla chiusura della raffineria, l'Unilever ha commissionato una indagine conoscitiva sulle strutture amministrative, commerciali e produttive del gruppo, da concludersi entro il mese di giugno 1996 e sulla base dei cui risultati avviare un confronto con i sindacati per l'elaborazione di un piano organico di ristrutturazione; l'azienda si era inoltre impegnata con le organizzazioni sindacali e con il ministero dell'industria, rappresentato dal Sottosegretario pro tempore Zanetti, alla presenza dei parlamentari locali, dei rappresentanti della regione e delle istituzioni locali a non procedere a iniziative autonome di modifica dell'assetto produttivo ed industriale; nonostante questo, sono state prese iniziative per la chiusura di stabilimenti del gruppo (La Spezia) a seguito di trasferimento di produzioni, e a Sorbano, l'esodo incentivato e' passato da 24 a 30 unita'; il 21 marzo 1996, il direttore Manca della societa' Van den Bergh incontra le segreterie nazionali di categoria delle organizzazioni sindacali e conferma che, prima di assumere decisioni sulla base del risultato dell'indagine conoscitiva, previsto per la fine di giugno, sara' avviato il confronto con le organizzazioni sindacali; in data 26 marzo 1996, il quotidiano la Repubblica smentisce circostanziatamente le affermazioni dell'azienda affermando che: a) lo studio di riassetto societario sarebbe gia' stato ultimato; b) lo stabilimento Bertolli di Lucca sarebbe ceduto ad una societa' toscana del settore appena scaduti i termini previsti dai vincoli del protocollo Iri (fine 1996); c) lo stabilimento San Giorgio di Pomezia (gruppo Vdb) starebbe ugualmente per essere ceduto; d) gli esuberi dell'intera Unilever Italia ammonterebbero a 520 unita', di cui 350 riferiti alla Van der Berg (oleario-margariniero); successivamente il direttore generale dell'azienda M. Manca in un incontro con il coordinamento nazionale sindacale del gruppo industriale Vdb, non affermava ne' smentiva le notizie di stampa ed evidenziava che: a) le difficolta' sul mercato dell'olio, ridottosi del 30 per cento, rendono necessario lo spostamento della produzione (il 70 per cento; della attivita' della Vdb) a produzioni di piu' alto valore aggiunto; b) e' necessario ridurre i costi ritenuti non appropriati rispetto a quelli del settore; c) la disponibilita' a presentare entro poche settimane un piano industriale di ristrutturazione stralciato da quello generale, la cui ultimazione e' slittata nei tempi; successivamente, nell'incontro tenutosi a Roma il 26 giugno 1996 tra il coordinamento sindacale del gruppo e la direzione societaria (presente il direttore generale Manca), viene confermata la decisione da parte del gruppo relativa alla cessione dello stabilimento Bertolli di Sorbano (LU), escluso il marchio "Bertolli", e comunque si conferma la dismissione dell'attivita' entro il 31 dicembre 1996, indipendentemente dal verificarsi della vendita degli impianti a terzi -: quali iniziative il Ministro intenda assumere nei confronti della multinazionale Unilever affinche' rispetti gli impegni presi nel senso di non modificare sostanzialmente l'assetto produttivo ed industriale dell'azienda che porterebbe gravi ripercussioni occupazionali sulla provincia di Lucca; quali provvedimenti intenda prendere il Ministro perche' gli accordi assunti tra privati al momento della privatizzazione non vengano poi in tutto o in parte disattesi dalla nuova proprieta', con ripercussioni negative sui livelli occupazionali e sulla struttura produttiva esistente. (4-01640)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01640 presentata da MORONI ROSANNA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19960703
xsd:integer
1
19960703-19971009
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01640 presentata da MORONI ROSANNA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19960703
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
MASELLI DOMENICO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO)
xsd:dateTime
2014-05-15T10:20:45Z
4/01640
MORONI ROSANNA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI)
blank nodes
MINISTRO MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
19970918