INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/04412 presentata da CUSCUNA' NICOLO' ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19991011

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Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, dell'industria, del commercio e dell'artigianato, delle comunicazioni e delle finanze. - Per sapere - premesso che: le attuali vicende della Telecom consentite ad avviso dell'interrogante dal complice silenzio del Governo D'Alema che nulla ha fatto quando poteva fermare il signor Roberto Colaninno, coincidono con il fallimento della Opc Computer di Scarmagno, ceduta, sempre dal signor Roberto Colaninno, ad un gruppo di managers (Edward Gottesman, Gian Mario Rossignolo e Alessandro Barberis); la crisi pesante della Modinform di Marcianise, anch'essa ceduta dallo stesso signor Roberto Colaninno al gruppo Ixtant di Ronchi dei Legionari ed ancora la crisi della Olivetti Ricerca di Pozzuoli ceduta al gruppo Wang, sono la causa della perdita di migliaia di posti di lavoro, con gravi danni all'economia nazionale, e con la perdita di credibilita' del nostro paese sullo scenario internazionale; come hanno evidenziato i media nazionali ed internazionali, tra cui il Financial Time, con il nuovo assetto della Telecom con il passaggio di Tim a Tecnost, si potrebbe determinare una indebita sottrazione di risorse ai danni degli azionisti e l'artefice, il ragioniere Roberto Colaninno, si muove ad avviso dell'interrogante sul filo della legalita' per raggiungere obiettivi finanziari a beneficio di pochi, con danni irreparabili per molti ma, soprattutto, per lo Stato; in occasione della crisi Olivetti del 1996, in cui l'attuale amministratore della societa' di Ivrea subentro' all'ingegnere De Benedetti dopo un'altalena di altri personaggi, venne attuata un'indagine conoscitiva presso la X Commissione attivita' produttive della Camera. Nell'occasione il ragioniere Roberto Colaninno promise (vedi atti) la crescita delle societa' Omnitel e Infostrada, assicurando altro lavoro alle aziende Olivetti di Scarmagno, Pozzuoli e Marcianise con il relativo incremento occupazionale; le "complicita' governative" del ragioniere Roberto Colaninno sono tante ed assai estese visto che a tutt'oggi e' ancora giacente nei meandri del Parlamento una proposta di legge avanzata dall'interrogante e dal gruppo di Alleanza nazionale avente lo scopo di indagare su come erano stati spesi i finanziamenti elargiti dallo Stato al fine di ristrutturare il gruppo di Ivrea; i fatti susseguitisi dal 1996 ad oggi dimostrano che e' accaduto il contrario, quindi che il ragionier Roberto Colaninno ha promesso quanto non e' stato in grado di mantenere; le societa' Omnitel ed Infostrada sono state cedute a stranieri con il forte dubbio ad avviso dell'interrogante di ipotesi di vera e propria elusione fiscale, con danni all'erario; il vanto dell'industria manifatturiera italiana voluta da Adriano Olivetti, produttrice di ingegno e lavoro, e' stata trasformata in azienda produttrice di servizi al solo scopo di arricchire i finanzieri -: se siano stati posti in essere gli accertamenti da parte degli uffici competenti del ministero delle finanze di eventuali elusioni nel passaggio di Infostrada ed Omnitel da Oliman a Mannesman di cui all'articolo 37- bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973; se la cessione della Modinform di Marcianise al gruppo Ixtant ha annullato le pendenze di cui all'accordo di programma del 1988 sottoscritto presso il ministero del bilancio e della programmazione economica e rivisto nel 1994; se la cessione della Olivetti Ricerca alla Wang potesse essere fatta, vista la pendenza ancora in giudizio circa l'operazione dell'Olivetti Ricerca per il progetto Start in cui pare si configurano reati finanziari a danno della Comunita' europea; se sia vero che il gruppo Ixtant sia stato spinto ad acquistare Modinform di Marcianise, azienda Olivetti, che dichiarava perdite fino a qualche anno fa di circa 35 miliardi di lire, dallo stesso ragioniere Roberto Colaninno, con la promessa di un impegno formale a favorire un nuovo accordo di programma con il ministero del bilancio e della programmazione economica di oltre 1.600 miliardi in cui far entrare la stessa Italtel; se il Governo non intenda far valere la golden share al fine di bloccare un'operazione di cessione di Tim alla Tecnost, che penalizzerebbe l'Italia visto che i mercati finanziari internazionali non hanno gradito le operazioni di ingegneria finanziaria del ragionier Roberto Colaninno. (3-04412)
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