INTERPELLANZA 2/00709 presentata da PAZZAGLIA (MSI DN) in data 19801127

I SOTTOSCRITTI CHIEDONO DI INTERPELLARE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER SAPERE PREMESSO CHE LA TERRIBILE, STRAZIANTE SCIAGURA CHE HA COLPITO LE POPOLAZIONI DELLA CAMPANIA E DELLA BASILICATA, PER GLI EPISODI DI CUI E' DRAMMATICAMENTE CARICA, PORTA CON SE' UNA INDICIBILE SOFFERENZA CHE NON PUO' NON TRASFORMARSI IN IRA PROFONDA, QUANDO SI APPRENDE CHE LA FURIA DEVASTATRICE DELLA NATURA E' AGGRAVATA DALL'IMPERDONABILE IMPREVIDENZA DI CHI E' STATO PREPOSTO NEGLI INCARICHI PUBBLICI DELEGATI A FAR FRONTE ALLE CALAMITA' NATURALI E NO, PRIMO FRA TUTTI IL MINISTRO DELL'INTERNO, LE CUI DIMISSIONI SONO LA LOGICA CONSEGUENZA DI QUANTO, SUL POSTO, HA CONSTATATO ANCHE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, CHE HA DENUNCIATO, POI, ALLA NAZIONE, DISFUNZIONI E CARENZE; PREMESSO CHE E' SOMMAMENTE INGIUSTO E INGENUO, DINANZI A QUELLO CHE LA PUBBLICA OPINIONE VEDE, ASCOLTA, LEGGE DAGLI ORGANI DI INFORMAZIONE, RITENERE SIA SUFFICIENTE DIMISSIONARE UN PREFETTO PER METTERE A POSTO LA PROPRIA COSCIENZA; QUANDO LE CARENZE ORGANIZZATIVE EVIDENZIATE NELLA SCIAGURA IMMANE HANNO PROPORZIONI TALI PER CUI ORMAI LO STATO, IN ITALIA, NON ESISTE PIU', AL PUNTO CHE QUANDO TENTA DI ESISTERE, ANZICHE' LENIRE LE SOFFERENZE, LE RADDOPPIA SULLA PELLE DEI CITTADINI, CON LA SUA INEFFICIENZA, IMPOTENZA, IMPREVIDENZA, FACILONERIA; PREMESSO CHE LA COMMOSSA ATTENZIONE DELLA PUBBLICA OPINIONE, E NON SOLO NAZIONALE, HA POTUTO ASSISTERE, ATTONITA E IRATA, A EPISODI CARATTERIZZATI COSI': 1) I CENTRI OPERATIVI NAZIONALI DELEGATI ALLA DIFESA CIVILE, IN TESTA IL MINISTERO DELL'INTERNO, HANNO ACQUISITO L'ENTITA' DEL DISASTRO CON ENORME RITARDO, RITARDO CHE DIVENTA MORALMENTE IRRESPONSABILE, FINO A RAGGIUNGERE I LIMITI DELL'ILLECITO PENALE, QUANDO SI AFFERMA CHE CIO ' SAREBBE DERIVATO DAL FATTO CHE LA SCIAGURA E' CAPITATA DI DOMENICA, <<E DI DOMENICA>>, DICE UN FUNZIONARIO DELLA PREFETTURA DI AVELLINO, <<CERTI APPELLI A ROMA SI PRENDONO SOTTOGAMBA>>; 2) LO STATO <<OPERATIVO E FUNZIONALE>> DEI REPARTI DELL'ESERCITO CHE, AL DI LA' DEGLI EPISODI DI VERO E PROPRIO EROISMO COMPIUTI DA SINGOLI MILITARI, SI E' DIMOSTRATO SCOLLEGATO, AL PUNTO DA FAR RITENERE CHE LE FORZE ARMATE, CON LE RIFORME SUBITE DA PARTE DEI POLITICI, SIANO STATE RIDOTTE NELLA INEFFICIENZA PIU' TOTALE, SE E' VERO, COME E' VERO, CHE INTERE COLONNE SI SONO PERSE NELLA NEBBIA O HANNO SBAGLIATO STRADA. #VENGONO I BRIVIDI A PENSARE CHE SE I REPARTI FOSSERO GIUNTI IN TEMPO (COME GLI EMIGRANTI CON LE LORO AUTO) MOLTE VITE UMANE SAREBBERO STATE SALVATE; 3) LA TOTALE INESISTENZA DEL COSIDDETTO DISPOSITIVO DELLA PROTEZIONE CIVILE. PER DIMOSTRARE CIO' BASTANO ALCUNI EPISODI AGGHIACCIANTI: A) I 100 RAGAZZI DEL REPARTO CELERE DI ROMA QUANDO SONO GIUNTI NON AVEVANO NULLA, NE' PALE, NE' ACQUA, NE' CIBO. SCAVANDO CON LE MANI HANNO SALVATO CINQUANTA PERSONE; B) A 36 ORE DAL DISASTRO A SANT'ANGELO DEI LOMBARDI NON ERANO ARRIVATI NE' PALE, NE' VIVERI, NE' TENDE, NE' MEDICINALI; C) A 36 ORE E PIU' DAL DISASTRO LA GENTE E ANCORA VIVA SOTTO LE MACERIE, MA MANCANO LE FOTOELETTRICE. ALLE CINQUE DEL POMERIGGIO SI FERMA TUTTO. FUORCHE' I GEMITI DI COLORO CHE SOTTO LE MACERIE MUOIONO LENTAMENTE; D) A PESCOPAGANO, UN EROICO MEDICO, CORRADO ADAMO, OPERA PER 40 ORE FILATE, AMPUTANDO, SENZA ANESTESIA, NEL CAMPO SPORTIVO; E) A BAGNOLI IRPINO, LUSCO, MONTELLA, CONZA SUPERIORE (500 DISPERSI), PIANO DI SORRENTO, A 48 ORE DAL SISMA, NESSUN AIUTO E' GIUNTO; F) A LIONI, AD OCCUPARSI DEI FERITI, NELLE PRIME 48 ORE, C'E' SOLO IL VETERINARIO; G) UNA COLONNA COMPOSTA DA MEDICI, ORTOPEDICI, ANALISTI, INFERMIERI GIUNGE A CASTELNUOVO DI CONZA, DOVE I MORTI SOTTO LE CASE SONO INNUMEREVOLI, SOLO PER CASO. LA COLONNA VIENE INVIATA PRIMA DA UNA PARTE E POI DALL'ALTRA, CON ORDINI DATI A CASACCIO; H) UN CORPO SPECIALIZZATO DI SOLDATI, PRONTO A PARTIRE FIN DALLA MATTINA DI LUNEDI', LO SI FA ATTENDERE PERCHE' GLI ORDINI SI INCROCIANO. QUANDO GIUNGE A CALABRITTO, UN BAMBINO INCASTRATO TRA LE MACERIE, ERA MORTO; I) MANCA ANCORA QUALSIASI ASSISTENZA SANITARIA E PSICOLOGICA PER QUEI BAMBINI CHE, SALVATI, NON PARLANO PIU' MUGOLANO, CERCANDO IL PADRE, LA MADRE, GLI ZII. POSSONO DIVENIRE IRRECUPERABILI; L) SAN GREGORIO MAGNO A SETTANTA ORE DAL SISMA E' ISOLATO. NESSUN AIUTO ARRIVA. SI CONTANO 40 MORTI; PREMESSO QUANTO SOPRA, E CONSTATATO COME NELLA IMMANE TRAGEDIA SOLO EPISODI DI ALTISSIMO EROISMO INDIVIDUALE ABBIANO CERCATO DI PORTARE AIUTO ALLE POPOLAZIONI COLPITE, IN QUANTO LA ORGANIZZAZIONE COLLETTIVA STATALE, PER TENERE IN PIEDI LA QUALE IL CITTADINO E' CHIAMATO A PESANTI SACRIFICI FISCALI, SI E' DIMOSTRATA INADEGUATA AI COMPITI PER CUI E' COSTITUITA; E CHE, A PIU' DI 36 ORE DAL DISASTRO, NON SI ERA ANCORA PROVVEDUTO A DARE VITA AD UN COMITATO DI COORDINAMENTO DEI SOCCORSI; PREMESSO CHE NON E' LA PRESENZA DELLE <<AUTO-BLU>> DELLA CLASSE POLITICA DI VERTICE CHE PUO' PORTARE SOLLIEVO A TANTE ESASPERATE SOFFERENZE, MA SE MAI ALTRO INTRALCIO SU STRADE GIA' DIFFICILI DA PERCORRERE PERCHE' IMPERVIE E DEVASTATE; PREMESSO CHE E' VERAMENTE DOLOROSO CONSTATARE QUANTO AFFERMA L'EX MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI FIORENTINO SULLO, PER CUI I PALAZZI COSTRUITI DALLA <<MANO PUBBLICA>>, SI SAREBBERO SFARINATI, MENTRE AVREBBERO RESISTITO QUELLI MESSI SU DALLA INIZIATIVA PRIVATA; PREMESSO, INSOMMA, CHE L'IMMANE INENARRABILE TRAGEDIA E' LO SPECCHIO DELLA INESISTENZA DELLO STATO, INESISTENZA CHE VIENE A COLPIRE SOPRATTUTTO LE INDIFESE POVERE FAMIGLIE MERIDIONALI CHE, APPUNTO PERCHE' UMILI, AVREBBERO BISOGNO DELLO STATO QUALI SIANO GLI INTENDIMENTI DEL GOVERNO ONDE FAR FRONTE A QUESTA TRAGEDIA NAZIONALE. IN PARTICOLARE, SI CHIEDE DI SAPERE SE IL GOVERNO INTENDA VENIRE INCONTRO AI SUPERSTITI, AIUTANDOLI, NELL'IMMEDIATO, A DIFENDERSI DALLA FAME, DAL FREDDO, DALLE MALATTIE E DALLE EPIDEMIE; ISTITUENDO, NEI CENTRI COLPITI, DEI COMMISSARIATI, DA AFFIDARSI A ESPERTI COMANDANTI MILITARI CON IL COMPITO DI COORDINARE I SOCCORSI, E AFFRONTARE TUTTO CIO' CHE SERVA A DARE SOLLIEVO ALLA SOFFERENZA E AL DOLORE DI QUELLE POPOLAZIONI; CONTROLLANDO, RIGOROSAMENTE, TUTTO: DALL'ASSISTENZA SANITARIA, AL VITTO, E ALLE SISTEMAZIONI DELLE FAMIGLIE IN AMBIENTI IDONEI, LA CUI PROVVISORIETA' DEVE ESSERE AL PIU' PRESTO SOSTITUITA DALLA RICOSTRUZIONE DELLE ABITAZIONI; APPRESTANDO L'OPERA DELLA RICOSTRUZIONE ATTRAVERSO SOLERTI PROCEDURE CHE COMBATTANO SUBITO LA LENTEZZA DELLA MACCHINA PUBBLICA, FONTE DI SPERPERO E DI CORRUZIONE, CHIAMANDO ALLA RICOSTRUZIONE I COMUNI COLPITI CHE, IN ONORE E IN MEMORIA DEI MORTI, DEBBONO ESSERE RICOSTRUITI E NON ABBANDONATI. IL TUTTO SOTTO LA SORVEGLIANZA DI ISPETTORI, SCELTI RIGOROSAMENTE, CON IL COMPITO DI CONTROLLARE L'ANDAMENTO DEI LAVORI E RIFERIRE PERIODICAMENTE AL GOVERNO E AL PARLAMENTO. GLI INTERPELLANTI CHIEDONO INFINE DI CONOSCERE SE, DOPO QUESTA ENNESIMA TRAGEDIA CHE FA ORMAI DELL'ITALIA UN PAESE AD ALTA TENSIONE SISMICA, SI INTENDA, UNA BUONA VOLTA PER TUTTE, USCIRE DALLE IMPROVVISAZIONI E DALLE IRRESPONSABILI INERZIE, PER DOTARE IL PAESE DI PIANI ORGANICI DI PRONTO INTERVENTO; DANDO VITA, NEL CONTEMPO, AL TANTO RECLAMIZZATO MA MAI REALIZZATO SERVIZIO GEOLOGICO; SERVIZIO CHE, SUL PIANO NAZIONALE, ABBATTENDO OGNI DELETERIO PARTICOLARISMO REGIONALE, IN TEMA DI DIFESA DEL SUOLO E DELLE ACQUE, SIA IMPIEGATO E FINALIZZATO ALLA CONSERVAZIONE DINAMICA DEL TERRITORIO DEVASTATO, SI, DALLA FURIA DELLE FORZE NATURALI, MA ANCHE DALLA INERZIA DELLA CLASSE POLITICA DI VERTICE.