RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00135 presentata da MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110714

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Atto Camera Risoluzione in Commissione 8-00135 presentata da MATTEO MECACCI giovedi' 14 luglio 2011 pubblicata nel bollettino n.511 La III Commissione (Affari esteri e comunitari), premesso che: i circa 3500 (di cui 1000 sono donne) residenti nel Campo di Ashraf godono della protezione internazionale ed in particolare della IV Convenzione delle Nazioni Unite del 1951 sul diritto dei rifugiati e del suo Protocollo aggiuntivo del 1967, come riconosciuto dalla Commissione affari esteri nel corso della XVI legislatura con la risoluzione n. 8-00019, oltre che da risoluzioni del Parlamento europeo (risoluzioni del novembre 2010, aprile 2009, settembre 2008 e luglio 2007) e di altri Paesi europei, nonche' dalle stesse forze statunitensi presenti in Iraq alle quali i residenti di Ashraf hanno consegnato volontariamente le armi a seguito della guerra in Iraq del 2003; l'organizzazione dei Mojaheddin del popolo iraniano (OMPI), che si oppone al regime iraniano, a cui appartengono i residenti di Ashraf, e' stata cancellata dalla lista delle organizzazioni terroristiche dell'Unione europea anche a seguito di una serie di iniziative politico diplomatiche che hanno visto il Parlamento italiano pienamente mobilitato per anni al fine di applicare appieno il diritto europeo in materia; negli ultimi anni i residenti di Ashraf sono stati al centro di numerose provocazioni e intimidazioni sfociate a piu' riprese nell'ingiustificato uso della forza da parte dell'esercito iracheno; in particolare, l'8 aprile 2011, forze speciali dell'esercito iracheno sono entrate nel Campo di Ashraf provocando l'uccisione di 35 persone e il ferimento grave di circa 340 tra i residenti indifesi; il Governo iracheno, contravvenendo ai suoi impegni internazionali, sta mantenendo un ferreo presidio all'interno del campo e minaccia un nuovo attacco militare contro una popolazione inerme; a seguito di quello che e' un vero e proprio assedio e della totale chiusura della citta' risulta impossibile l'assistenza ai feriti. La popolazione non dispone di presidi sanitari per affrontare la complessita' delle ferite da arma da fuoco provocate, mentre esistono enormi difficolta' per ricoverare i feriti piu' gravi negli ospedali militari delle forze degli Stati Uniti presenti in Iraq; tra le angherie subite dai residenti di Ashraf vi e' anche l'occupazione del cimitero; la risoluzione n. 8-00019 ha impegnato il Governo italiano a collaborare «con l'Alto Commissariato per le Nazione Unite per i Rifugiati e con le altre Agenzie specializzate della Nazione Unite per trovare una soluzione duratura e soddisfacente alla situazione delle persone attualmente ospitate presso il Campo di Ashraf»; occorre tener conto del coro unanime di condanna di quanto accaduto ed in particolare di quanto affermato dall'Alto Commissario per i diritti umani, Navy Pillay, dall'Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune, Catherine Ashton, dalla Missione d'assistenza per Iraq delle Nazioni unite (UNAMI) e dalla delegazione per l'Iraq del Parlamento europeo guidata dall'eurodeputato scozzesse Struan Stevenson, che, il 10 maggio 2011, ha anche presentato una proposta di risoluzione per la questione di Ashraf che prevede, nel periodo delle negoziazioni, l'assunzione da parte delle Nazioni Unite, con il sostegno degli Stati Uniti e dell'Unione europea della protezione di Ashraf e nel lungo termine il loro possibile trasferimento in altri Paesi quali gli Stati Uniti, il Canada, gli Stati membri dell'Unione europea, la Svizzera, la Norvegia e l'Australia, impegna il Governo: a trasmettere al Governo iracheno le preoccupazioni espresse dalla Commissione e, in particolare, il richiamo all'impegno assunto ad evitare l'uso della forza nei confronti dei residenti di Ashraf, privilegiando la ricerca di una soluzione pacifica attraverso il dialogo; a sostenere in sede internazionale e nel quadro della linea definita in sede UE iniziative che comtemperino la tutela dei residenti nel campo di Ashraf con il pieno rispetto della sovranita' irachena, nonche' del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani; a fornire con la massima urgenza l'assistenza umanitaria ai residenti di Ashraf e, in particolare, a garantire l'accesso al servizio medico sanitario alla citta' ovvero a consentire ai feriti di potersi recare a proprie spese all'esterno per ricevere cure mediche in ospedali pubblici e cliniche private irachene o statunitensi, nonche' a sensibilizzare l'Unione europea a promuovere analoga azione anche attraverso l'impulso del Commissario europeo per gli aiuti umanitari; a valutare la possibilita', di concerto con le regioni, di prendere in cura almeno 40 feriti tra i piu' gravi, concedendo loro urgentemente un lascia passare temporaneo; a continuare a ricercare, nel rispetto della sovranita' dell'Iraq, una soluzione all'attuale situazione dei residenti di campo Ashraf nel pieno rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, valutando anche, nel quadro della posizione definita in sede UE, la possibilita' di misure a carattere umanitario per singoli individui detentori in Italia dello status di rifugiato. (8-00135) «Mecacci, Ciccioli, Zamparutti, Adornato, Colombo, Schirru, Pagano».
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RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00135 presentata da MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110714 
RISOLUZIONE CONCLUSIVA 
ADORNATO FERDINANDO (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO) 
CICCIOLI CARLO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
COLOMBO FURIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
PAGANO ALESSANDRO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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8/00135 
MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) 

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