RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00730 presentata da BRUNO EDUARDO (COMUNISTA) in data 19990429
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic7_00730_13 an entity of type: aic
La IX Commissione, premesso che: e' noto che il trasporto delle merci nel nostro paese avviene prevalentemente su gomma; per questa ragione solo negli ultimi mesi sono avvenuti oltre mille incidenti stradali causati da mezzi gommati che trasportano cloro, Gpl, solventi ed altre merci nocive e pericolose; dopo il disastro del tunnel del Monte Bianco del 24 marzo 1999, che ha causato 42 vittime ed al quale pare abbia contribuito in modo determinante un Tir carico di cloro, oltre ad un camion che trasportava prodotti alimentari (farine e margarina), il 9 aprile un altro disastro, fortunatamente senza vittime, e' avvenuto tra Firenze e Bologna dovuto ad un carico di Gpl versato sull'autostrada; il 19 aprile si e' ripetuta la situazione con un grave incidente tra Modena e Reggio Emilia con morti e feriti per un autocarro di vernici e solventi altamente infiammabili rovesciatosi sull'autostrada; il 26 aprile 1999 un nuovo disastro vicino Piacenza causato da un Tir ha provocato sei morti; la sequenza di incidenti causati da mezzi gommati carichi di sostanze nocive e pericolose, e' impressionante, come impressionanti sono le conseguenze sia per la quantita' di vittime, che per i danni all'ambiente e all'economia; rilevato che: negli ultimi due anni il trasporto su strada di merci nocive e pericolose e' aumentato del 50 per cento; le ferrovie non sono in grado di far fronte alla crescente domanda degli operatori a causa degli alti costi che la predisposizione di trazione e di percorsi monitorabili comporta; gli operatori, proprietari di carri serbatoio, richiedono, fra l'altro, iniziative idonee da parte dei ministeri dell'industria e dei trasporti per favorire il rinnovo del parco carri privato e certezze riguardo ai parametri costruttivi ed alle regole di omologazione; considerato che: da parte dei ministeri competenti non appare ancora esserci la dovuta attenzione ai rischi che il trasporto di merci pericolose e nocive comporta: la relazione, infatti, sullo stato dell'ambiente in Italia dedica alla questione solamente tre righe, "il trasporto su strada presenta il rischio aggiuntivo degli incidenti, che coinvolgono sostanze chimiche pericolose" (i prodotti petroliferi e solventi sono quelli di gran lunga piu' coinvolti, circa l'80 per cento del totale), nulla aggiungendo circa le azioni di prevenzione, di controllo e di repressione che, d'intesa con i ministeri competenti, sarebbe dovere dello Stato, delle regioni e degli enti locali promuovere; secondo le osservazioni provenienti anche dalla polizia stradale, risultano non corrispondenti alla normativa Adr (sigla che identifica l'accordo europeo, ora divenuto normativa Onu); tanto e' vero che sia gli operatori che la polizia si trovano di fronte a interpretazioni dubbie nella identificazione delle merci, nella qualificazione dei conducenti e nella idoneita' dei veicoli; fra l'altro l'Adr prevede l'obbligo della sosta vigilata in aree fuori dai centri abitati e la non promiscuita' con altre merci e altri veicoli, nonche' le zone di sosta - comprese quelle negli interporti, nelle autostrade e nei porti - organizzate per i livelli massimi di sicurezza oggi del tutto inesistenti in Italia; la bozza del piano generale di trasporti, presentato dal ministero dei trasporti, in relazione alla filiera di trasporto delle merci pericolose, non mette in sufficiente evidenza il problema della sicurezza e non perviene ad una chiara determinazione dei costi marginali esterni connessi ai servizi di trasporto nel loro complesso, determinazione peraltro indispensabile per la suddetta filiera, dato che la loro applicazione e' condizione imprescindibile, come afferma il libro bianco dell'Unione europea, sia per il pagamento per l'uso delle infrastrutture, sia per una corretta politica degli investimenti infrastrutturali nel settore; impegna il Governo: ad assumere iniziative per innalzare il livello di sicurezza del transito stradale nei valichi; ad affrontare una trattazione sistematica della sicurezza, nell'ambito del piano generale dei trasporti; a procedere alla valutazione e alla stima dei costi esterni imputabili al trasporto di merci pericolose per le diverse modalita' di trasporto; a definire gli strumenti da utilizzare per avviare la indispensabile ed opportuna internalizzazione dei costi sociali, ora esterni; a procedere ad un coordinamento, attualmente mancante, tra tutti gli enti preposti al rilascio delle omologazioni per i mezzi utilizzati per il trasporto di merci pericolose e nocive; a realizzare un ambiente favorevole per il graduale e progressivo passaggio del trasporto delle merci pericolose e nocive dalla strada alle ferrovie e in modi piu' controllabili e meno pericolosi, tenendo anche conto del rischio attualmente imposto alla societa' civile nel suo complesso; a ricorrere alle tecnologie avanzate rese disponibili nell'ambito del progetto Galileo-Gnss per promuovere sistemi di prevenzione, di controllo e di gestione del rischio del trasporto di merci nocive e pericolose; a emanare una direttiva del Governo che renda possibile: a) la predisposizione di uno schema di proposta urgente specifico per la sicurezza del settore suindicato, in anticipo rispetto ai tempi di approvazione del piano generale dei trasporti e comunque non oltre giugno 1999; b) la costituzione immediata presso il ministero dei trasporti di una unita' di crisi almeno per il biennio 1999-2000 che abbia come obiettivo il monitoraggio di tutte le modalita' di trasporto in relazione alle merci nocive e pericolose e nel contempo formuli proposte operative derivanti dalla consultazione quotidiana con tutte le parti e con le strutture e i vettori impegnati in questo settore. (7-00730)
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7/00730
BRUNO EDUARDO (COMUNISTA)