RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00482 presentata da MARAN ALESSANDRO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 11/10/2004

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Risoluzione in Commissione Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00482 presentata da ALESSANDRO MARAN lunedì 11 ottobre 2004 nella seduta n. 525 La I Commissione, considerato che: il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, il 15 settembre 2004 nel corso del question time alla Camera dei deputati, ha spiegato che «nel nord del paese è stata avviata la realizzazione di un centro di permanenza temporanea a Gradisca d'Isonzo (Gorizia)» e che «l'opera, progettata per 252 posti, sarà completata nel maggio 2005»; l'ipotesi della realizzazione di un centro di temporanea permanenza a Gradisca d'Isonzo non è mai stata comunicata alle istituzioni locali, che l'hanno appresa dalla stampa: il 15 giugno 2002 il Prefetto di Gorizia dichiarò alla stampa che si stava completando l' iter per un centro di temporanea permanenza a Gradisca e cinque giorni dopo il Sindaco di Gradisca d'Isonzo, con una lettera inviata alla Prefettura e al Ministero dell'interno, chiese informazioni, senza tuttavia ricevere risposta; inoltre, né la Regione Friuli Venezia Giulia, né la provincia di Gorizia sono mai state interpellate dal Governo sull'argomento; il Consiglio comunale di Gradisca d'Isonzo, per due volte, ha ribadito all'unanimità la propria contrarietà all'ipotesi della realizzazione di un centro di temporanea permanenza presso la caserma «Ugo Polonio»; nel corso di un incontro richiesto (il 12 dicembre 2003) dal Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, svoltosi a Roma il 29 gennaio 2004, il governo della Regione, quello provinciale e il Comune di Gradisca d'Isonzo hanno espresso al Ministro Giuseppe Pisanu il loro dissenso circa l'ipotesi della realizzazione di un centro di permanenza temporanea presso la caserma «Ugo Polonio»; a seguito di tale incontro, il Ministro Pisanu avrebbe proposto il «congelamento» dell'intervento (i lavori di costruzione sarebbero già stati affidati e all'interno del compendio militare gli operai sarebbero già all'opera) in attesa di verificare tutti gli accordi e le comunicazioni preesistenti; trascorsi parecchi mesi, dal ministero non si è saputo più nulla, il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia ha riproposto la questione all'attenzione del Ministro con nota del 6 maggio 2004 e il Presidente della Provincia di Gorizia, assieme al neo-eletto Sindaco del Comune di Gradisca d'Isonzo, il 14 luglio 2004 hanno chiesto di essere ricevuti; anche la segreteria provinciale del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia (Siulp) il 31 maggio 2004 è tornata ad esprimere la propria contrarietà alla realizzazione del centro di temporanea permanenza poiché la struttura sarebbe «destinata ad accogliere "trattenuti" provenienti da tutte le altre città e non certo da Gorizia» e in considerazione dell'impatto che il centro può avere in un territorio di modeste dimensioni e dell'aggravio per le forze di polizia locali (considerata l'assenza in regione di un reparto mobile) la cui attività sarebbe assorbita in modo considerevole dagli adempimenti di legge derivanti dalla presenza del centro; il 13 settembre 2004 il Ministro Pisanu si è recato a Gorizia per confermare, incontrando gli amministratori interessati, l'intenzione di realizzare un centro di permanenza temporanea per immigrati a Gradisca d'Isonzo; nel corso del colloquio in Prefettura il Ministro avrebbe cercato di «addolcire» i termini del progetto definendo quello di Gradisca un «centro polifunzionale per l'immigrazione» e una struttura «al servizio del territorio»; ilPresidente della Giunta regionale Riccardo Illy, il Presidente della Provincia di Gorizia, Giorgio Brandolin, e il Sindaco di Gradisca d'Isonzo, Franco Tommasini, hanno espresso a chiare lettere la loro contrarietà a qualsiasi tipo di centro in tutto il territorio regionale; nel corso dell'incontro con il Ministro, è emerso che l'unica via d'uscita, che potrebbe soddisfare anche il Viminale, è quella di trovare una città del Nord Est disponibile ad ospitare un centro per immigrati; il Ministro non ha ancora trovato modo di rispondere alle interrogazioni parlamentari sull'argomento (n. 4-05654 del 6 marzo 2003, n. 4-06517 del 4 giugno 2003 e 4-10275 del 17 giugno 2004) nonostante il sollecito e l'avvenuto intervento (il 23 luglio 2004), presso il ministero competente, da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri; è necessario, proprio per determinare le condizioni che possano consentire il successo delle misure ipotizzate, mantenere con le comunità interessate un rapporto improntato alla collaborazione; impegna il Governo, a sospendere immediatamente i lavori per la realizzazione del centro di permanenza temporanea di Gradisca d'Isonzo (Gorizia); ad avviare, nel contempo, tutte le iniziative necessarie a coinvolgere l'insieme delle realtà territoriali del Nord Est del Paese nella localizzazione e nella gestione di idonee strutture che possano risultare davvero «al servizio del territorio»; ad avviare, inoltre, una riflessione sull'efficacia e quindi sull'esistenza stessa dell'istituto del trattenimento nei centri di permanenza temporanea, anche alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale sulla materia. (7-00482) «Maran, Rosato, Leoni, Damiani».
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20041011 
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RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 
DAMIANI ROBERTO (MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO) 
LEONI CARLO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) 
ROSATO ETTORE (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) 
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MARAN ALESSANDRO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) 

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