RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00182 presentata da NARDUCCI FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090618

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Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00182 presentata da FRANCO NARDUCCI giovedi' 18 giugno 2009, seduta n.190 La III Commissione, premesso che: il 12 giugno 2009 si e' votato per eleggere il decimo Presidente della Repubblica islamica dell'Iran e che l'affluenza alle urne e' stata, da quanto riportato, all'incirca dell'85 per cento, a testimonianza di una voglia di partecipazione della popolazione alle scelte per il futuro del Paese in un momento cruciale per il ruolo dell'Iran nello scenario internazionale e i risvolti che ne seguono nella prospettiva di un futuro di pace e prosperita'; il Presidente uscente, Mahmoud Ahmadinejad aveva come maggiore competitor Mir Hossein Mousavi, candidato riformista sostenuto anche dall'ex Presidente Mohammad Khatami e dall'ex Presidente Ali Akbar Hashemi Rafsanjani, attuale consigliere della Guida Suprema in materia di politica nazionale; la presenza della moglie di Mousavi al suo fianco, con prese di posizione pubbliche sui diritti delle donne, ha gettato un barlume di speranza in tanti giovani e tante donne che sognano un Paese dove siano rispettati i diritti fondamentali di ciascuno e si arrivi ad una effettiva parita' tra uomo e donna; il fermento politico culturale iniziato negli ambienti universitari e tra gli iraniani all'estero ha acceso la voglia di partecipazione in tutto il Paese tanto che molti si sono ritrovati nelle piazze di tutte le citta' iraniane anelando ad un cambiamento che metta al centro la liberta' di espressione e la giustizia sociale, il progresso economico ed l'avvio di una nuova gestione della politica estera invertendo la rotta tracciata dal governo uscente; i risultati ufficiali comunicati dal Ministero dell'interno iraniano hanno assegnato la vittoria al Presidente uscente Ahmadinejad con una percentuale del 62 per cento dei votanti mentre lo sfidante principale Mousavi si e' attestato al 34 per cento circa; l'ufficializzazione di tale risultato ha portato ad una forte reazione di protesta da parte di tutta la popolazione iraniana che ha sostenuto i due candidati riformisti, Mousavi e Karoubi; le proteste si sono estese da Teheran, a tante altre citta' iraniane e si assiste a manifestazioni davanti alle ambasciate iraniane all'estero, tra cui quella presso l'Italia; lo stesso Mousavi non ha accettato il risultato elettorale comunicato dal Mistero dell'interno e ha chiesto ai suoi sostenitori di opporsi ai brogli; vi e' stata subito una reazione violenta delle forze dell'ordine verso la popolazione con l'arresto di centinaia di persone causando feriti e anche tre morti; sono stati perlustrati gli ospedali alla ricerca di manifestanti feriti da sottoporre ad arresto immediato negando ogni cura; i principali capi dell'opposizione, tra cui Khatami e Mousavi, sabato scorso sono stati confinati agli arresti domiciliari; vi e' stato un immediato blocco dell'informazione e persino gli operatori Rai presenti a Teheran sono stati aggrediti e privati del materiale informativo; le comunicazioni tra i cittadini via sms e telefoni cellulari sono bloccate e la maggior parte dei siti web a carattere informativo sono inaccessibili, cosi' come facebook; la BBC denuncia interruzioni del proprio servizio di informazione, sia in Iran che in altre parti del Medio oriente e in Europa, dovute ad interferenze ai satelliti causate da fonti localizzabili nell'Iran stesso; secondo fonti informali, attribuibili a iraniani residenti all'estero ma non confermate dalle fonti ufficiali, la citta' di Shiraz il 14 giugno e' passata sotto il controllo della popolazione del luogo in rivolta e si prevedono duri scontri con le forze dell'ordine di rinforzo in arrivo; Mousavi ha chiesto l'autorizzazione per una manifestazione pacifica di piazza con i suoi sostenitori da tenersi, a Teheran il 15 giugno, che non e' stata accordata ma che si e' svolta ugualmente con un bilancio di sette civili uccisi; Mousavi ha invitato i cittadini a recarsi sui terrazzi delle abitazioni, ogni sera tra le 21 e le 21,30, per gridare Allah Akbar (Dio e' grande), come gia' fece l'Ayatollah Khomeini all'inizio della rivoluzione iraniana nel 1978-1979; la Camera dei deputati da anni intrattiene regolari rapporti con il Parlamento iraniano; impegna il Governo a far si' che attraverso una vigile azione diplomatica e politica nelle sedi internazionali e direttamente presso il Governo iraniano, le autorita' iraniane usino moderazione nella gestione dell'ordine pubblico conseguente alla tensione venutasi a creare nel Paese, assicurando in particolare il rispetto dei diritti umani e la liberta' di espressione e di opinione manifestate attraverso pubbliche riunioni; a rendersi disponibile a fornire ogni supporto, tecnico, finanziario o di personale, perche' venga apprestata una missione di monitoraggio imparziale da parte di osservatori internazionali, nel quadro di un'azione condotta dalle Nazioni Unite, che, con il consenso del Governo iraniano, affianchi le autorita' preposte nel caso di un eventuale riconteggio dei voti, aumentando le garanzie di trasparenza e correttezza delle operazioni elettorali e cosi' contribuendo a ridurre le pericolose tensioni politiche nel Paese. (7-00182) «Narducci, Maran, Barbi, Corsini, Fedi, Porta, Tempestini».
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RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00182 presentata da NARDUCCI FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090618 
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 
BARBI MARIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CORSINI PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
FEDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MARAN ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) 
PORTA FABIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TEMPESTINI FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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NARDUCCI FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO) 

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