RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00180 presentata da RUSSO PAOLO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090617

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Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00180 presentata da PAOLO RUSSO mercoledi' 17 giugno 2009, seduta n.189 La XIII Commissione, considerato che: l'agricoltura italiana di qualita' e la competitivita' sui mercati dei prodotti alimentari e' fortemente condizionata dalla disponibilita' di acqua, in particolare l'87 per cento della produzione agricola italiana proviene dai territori irrigati; l'irrigazione quale apporto artificiale dell'acqua costituisce nel nostro Paese un'esigenza irrinunciabile tenuto conto della mancata sincronia fra le esigenze vegetative delle piante ed il regime delle precipitazioni, aggravata dai cambiamenti climatici; l'irrigazione e' gestita nel nostro Paese (come in tutti gli altri maggiori Paesi europei) dagli agricoltori associati nei consorzi di bonifica e irrigazione, attraverso sistemi irrigui collettivi (costituiti da 181.312 km. di canali, rogge, risorgive e fontanili), che consentono, da un lato, una gestione attenta e governata da regole comportamentali finalizzate al miglior utilizzo e agli usi plurimi, compresa la produzione di energia elettrica, dall'altro, una manutenzione costante del sistema; la gestione razionale attraverso il complessivo sistema consortile ha consentito di ridurre il consumo idrico per l'agricoltura che e' passato da circa il 60 per cento nel 1971 all'attuale 49 per cento, pur essendosi ampliati i territori irrigati; negli ultimi anni sono state realizzate dai consorzi importanti iniziative che, utilizzando strumenti telematici e satellitari, offrono alle imprese agricole un'assistenza giornaliera per la gestione dell'irrigazione, attraverso la comunicazione dei dati meteo e la valutazione delle esigenze colturali, suggerendo quando e quanto irrigare; la gestione efficiente delle acque e' strettamente collegata alla garanzia di sistemazione idraulica del suolo che consente di evitare dispersioni e nel contempo erosioni; l'esasperata urbanizzazione e cementificazione del territorio ha determinato il forte aumento della velocita' di scolo dell'acqua che si riversa nei canali di bonifica, accrescendo l'esigenza di una costante manutenzione, cui i consorzi provvedono con i contributi dei consorziati, agricoli ed extragricoli; la gestione consortile del reticolo idraulico minore (18.000 km di piccoli canali; 9.240 km. di argini; 22.800 km tra briglie e piccoli sbarramenti per la laminazione delle piene) e' fondamentale per la difesa del fragile suolo del nostro Paese anche per il carattere prevalentemente torrentizio dei corsi d'acqua; la funzione di protezione delle casse di espansione gestite dai consorzi contribuisce a ridurre il rischio idraulico, sia nei territori agricoli che in quelli urbanizzati, tant'e' vero che, se non funzionassero adeguatamente gli impianti idrovori dei consorzi (800 in tutta Italia) un milione e 200.000 ettari, soggetti a subsidenza, sarebbero costantemente allagati, con danni ingenti a citta' come Ferrara, Piacenza, alle fasce litoranee della Maremma, della Campania e della Puglia, e agli aeroporti di Fiumicino, Venezia e Lamezia; la realizzazione delle predette azioni nel settore irriguo e della bonifica idraulica e' affidata ai consorzi i quali, presenti diffusamente sul territorio, sono le istituzioni piu' vicine agli utenti, in applicazione del principio costituzionale di sussidiarieta', che li amministrano in regime di autogoverno e ne sopportano i costi, di funzionamento e di manutenzione ed esercizio delle opere, in proporzione al beneficio che gli immobili traggono dall'attivita' del consorzio stesso; la professionalita' e l'approfondita conoscenza del territorio e' ampiamente riconosciuta dagli organi di governo dei bacini idrografici come testimonia la circostanza che anche in occasione dell'emergenza siccita' della Pianura Padana i consorzi hanno contribuito efficacemente alla regolazione ed alla utilizzazione delle poche acque disponibili, e continuano ad essere considerati soggetti di costante riferimento per la migliore gestione delle acque del Bacino del Po e per le azioni di mitigazione del rischio idraulico; e' in via di attuazione il riordino dei consorzi di bonifica secondo quanto previsto dalla legge 31 del 2008, ed in particolare sulla base dei criteri definiti, di intesa, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, raggiunta il 18 settembre 2008; le regioni stanno attuando la suddetta intesa con l'effetto, in primo luogo, di una generale razionalizzazione del numero dei consorzi (Veneto da 22 a 10; Emilia Romagna da 17 a 8; Calabria da 17 a 11; ddl Campania da 11 a 7) e del numero dei componenti degli organi amministrativi, precisando compiti e funzioni e semplificando la nozione di beneficio agli effetti del pagamento dei contributi, impegna il Governo a confermare, in applicazione del principio di sussidiarieta' e dei criteri previsti dalla legge n. 31 del 2008, i principi fondamentali in materia di gestione dell'irrigazione e della sicurezza idraulica, nell'ambito dei quali mantenere le funzioni esercitate dai consorzi di bonifica e di irrigazione. (7-00180) «Paolo Russo, Beccalossi, Zucchi».
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RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 
BECCALOSSI VIVIANA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
CARRA MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
DE GIROLAMO NUNZIA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
GOTTARDO ISIDORO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
NOLA CARLO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TADDEI VINCENZO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
ZUCCHI ANGELO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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RUSSO PAOLO (POPOLO DELLA LIBERTA') 

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