RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00140 presentata da RAMPELLI FABIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090401
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Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00140 presentata da FABIO RAMPELLI mercoledi' 1 aprile 2009, seduta n.157 La VII Commissione, premesso che: negli ultimi anni vi e' stata una sempre maggiore attenzione all'integrazione scolastica dei bambini stranieri, proporzionata con la crescita costante dei flussi migratori, che ha portato a innovazioni significative a livello legislativo; il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, fornisce, all'articolo 45, i criteri relativi all'iscrizione e all'obbligo scolastico dei minori stranieri, alla loro ripartizione e alla loro assegnazione alle classi. Il dettato dell'articolo - recentemente ribadito dalla Carta dei valori - richiama con chiarezza il diritto dei minori stranieri di accedere all'istruzione e al conseguente obbligo delle scuole di accoglierli indipendentemente dalla regolarita' della loro posizione; lo stesso articolo indica altresi' che la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi «e' effettuata evitando comunque la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri» e parimenti che, in sede di assegnazione alle classi si debba tener conto «dell'accertamento di competenze, abilita' e livelli di preparazione dell'alunno»; tutto cio', con la finalita' di promuovere il conseguimento degli obiettivi didattico-pedagogici programmati, mediante l'inserimento dei giovani in una comunita' educativa culturalmente adeguata e idonea a stimolarne le capacita' di apprendimento e di socializzazione, salvaguardando le pari opportunita' di istruzione; conseguentemente dal 2004 e' stata istituita presso il Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca la Direzione generale per lo studente, con specifiche competenze per l'integrazione scolastica degli alunni stranieri; il Ministro Moratti con C.M. n. 24 del 1 o marzo 2006 «Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri» forniva un quadro riassuntivo di indicazioni per l'organizzazione di misure volte al loro inserimento. Alla seconda parte, «Indicazioni operative. Un'equilibrata distribuzione della presenza degli alunni stranieri» si legge: «In presenza di fenomeni di concentrazione di studenti con cittadinanza straniera, si ritiene proficua un'equilibrata distribuzione delle iscrizioni attraverso un'intesa tra scuole e reti di scuole e una mirata collaborazione con gli enti locali...»; il Ministro Fioroni con C.M. n. 110 del 14 dicembre 2007 ha ribadito che «e' opportuno che le istituzioni scolastiche, al fine di evitare la concentrazione di iscrizioni di alunni stranieri su talune scuole con effetti di squilibrio sociale della popolazione scolastica, attivino accordi di rete per una razionale distribuzione territoriale delle domande»; il Ministro in carica Gelmini con C.M. n. 4 del 15 gennaio 2009 ha confermato gli indirizzi dati dai suoi predecessori raccomandando «ai direttori generali degli Uffici scolastici regionali e ai dirigenti scolastici di promuovere opportune intese con gli enti locali per assicurare un'equilibrata distribuzione della popolazione scolastica straniera...»; nell'anno scolastico 2007/2008, gli alunni stranieri nella scuola italiana sono stati 574.133, pari al 6,4 per cento della popolazione scolastica; nell'ultimo anno scolastico i livelli di disomogeneita' - relativi alla loro distribuzione - si sono ulteriormente accentuati, non solo con riferimento alle diverse aree del Paese, ma con differenziazioni marcate in zone di una stessa provincia o citta'; in data 28 febbraio 2009 e' scaduto il termine amministrativo fissato dal Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca per l'iscrizione degli alunni alle scuole di ogni ordine e grado; a conclusione della fase d'iscrizione, in alcune zone del territorio nazionale si conferma l'anomalia, consistente in un'altissima concentrazione di alunni con cittadinanza non italiana, con casi di classi composte interamente da bambini immigrati; un esempio emblematico e' quello della scuola primaria Carlo Pisacane di Roma dove l'andamento delle iscrizioni non ha conosciuto inversioni di rotta rispetto agli ultimi anni, nonostante l'amministrazione comunale avesse proposto un tetto massimo di alunni stranieri senza pero' incontrare il consenso della rete scolastica che, comunque, si era impegnata nella sottoscrizione di un accordo di rete per raggiungere l'obiettivo dell'equa distribuzione; condizioni siffatte - come piu' volte affermato da molti esperti in materia - finiscono per compromettere ineluttabilmente il processo di integrazione, determinando la creazione di ambienti di apprendimento irrituali e comunque non in linea con l'incidenza nazionale della popolazione immigrata; dalle considerazioni suesposte, emerge la necessita' di intervenire al fine di recuperare una situazione divenuta difficile in alcune aree della penisola a causa della mancata attuazione, da parte di taluni attori del territorio e della scuola, degli indirizzi del decreto del Presidente della Repubblica 394/99 e delle conseguenti circolari ministeriali; vi e' dunque la necessita' di stabilire, a livello nazionale, precisi parametri di riferimento affinche', nel rispetto della liberta' di scelta delle famiglie, si possa provvedere a garantire condizioni di reale integrazione e di apprendimento adeguate per tutti gli allievi, a prescindere dalla nazionalita' e in qualunque area geografica del nostro territorio; nel rispetto dell'autonomia scolastica e delle competenze degli enti locali, e' indispensabile l'elaborazione in tempi brevi di un documento di indirizzo chiaro e puntuale che non lasci spazio a discrezionalita' e interpretazioni controverse; la scuola e' il luogo principale nel quale devono realizzarsi le migliori condizioni di socialita' e integrazione culturale tra i bambini e dove devono annullarsi disparita' di apprendimento che possano penalizzare il percorso formativo e didattico, mentre una forte sproporzione tra alunni stranieri non garantisce tali requisiti e innesca l'ormai diffuso fenomeno di fuga verso le scuole private che rischia di depauperare l'offerta scolastica pubblica, impegna il Governo a risolvere in tempi brevi la problematica relativa alla ripartizione degli alunni stranieri nelle varie classi e nelle varie scuole di un quartiere o di una citta', in modo da garantire il miglior percorso formativo per ciascun alunno senza alcun rischio di penalizzazione introducendo una quota massima del 30 per cento di alunni stranieri; a indagare sui motivi della mancata attuazione da parte delle autorita' scolastiche dell'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 e delle successive circolari ministeriali, anche al fine di non reiterare gli errori macroscopici fin qui commessi e di uniformare le modalita' con cui lo Stato italiano intende garantire l'integrazione con le comunita' straniere; a introdurre nella circolare ministeriale un esplicito riferimento alle sanzioni per quei soggetti che non ottemperano alle direttive e agli indirizzi che erano e restano prerogativa esclusiva dello Stato, nel rispetto delle competenze attribuite agli enti locali nonche' dell'autonomia delle istituzioni scolastiche; a sollecitare la rete scolastica a intervenire comunque concretamente gia' dall'anno scolastico 2009/10 per favorire l'applicazione dei provvedimenti citati, anche al fine di preparare ogni strumento utile a una proficua applicazione delle quote massime dal 2010/11; a non introdurre nei primi anni un diverso trattamento tra alunni stranieri di recente immigrazione e alunni stranieri di seconda generazione, per consentire a questi ultimi di perfezionare un'integrazione culturale e sociale fin qui deficitaria perche' carente di strumenti adeguati di sostegno; a verificare l'assolvimento dell'obbligo scolastico per tutti i minori presenti sul territorio nazionale; a favorire iniziative finalizzate alla strutturazione di corsi o di attivita' che possano facilitare l'apprendimento della lingua italiana come lingua seconda, sulla base delle effettive esigenze degli alunni rilevate in sede di valutazione d'ingresso, adattando anche tutte le possibili modalita' organizzative e didattiche. (7-00140) «Rampelli, Aprea, Frassinetti, Granata, Barbaro, Carlucci, Ceccacci Rubino, Centemero, Garagnani, Murgia, Palmieri, Goisis, Barbieri, Giammanco, Renato Farina, Di Centa».
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RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00140 presentata da RAMPELLI FABIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090401
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE
APREA VALENTINA (POPOLO DELLA LIBERTA')
BARBARO CLAUDIO (POPOLO DELLA LIBERTA')
BARBIERI EMERENZIO (POPOLO DELLA LIBERTA')
CARLUCCI GABRIELLA (POPOLO DELLA LIBERTA')
CECCACCI RUBINO FIORELLA (POPOLO DELLA LIBERTA')
CENTEMERO ELENA (POPOLO DELLA LIBERTA')
DI CENTA MANUELA (POPOLO DELLA LIBERTA')
FARINA RENATO (POPOLO DELLA LIBERTA')
FRASSINETTI PAOLA (POPOLO DELLA LIBERTA')
GARAGNANI FABIO (POPOLO DELLA LIBERTA')
GIAMMANCO GABRIELLA (POPOLO DELLA LIBERTA')
GOISIS PAOLA (LEGA NORD PADANIA)
GRANATA BENEDETTO FABIO (POPOLO DELLA LIBERTA')
MURGIA BRUNO (POPOLO DELLA LIBERTA')
PALMIERI ANTONIO (POPOLO DELLA LIBERTA')
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7/00140
RAMPELLI FABIO (POPOLO DELLA LIBERTA')