INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10191 presentata da MORANI ALESSIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 04/01/2017

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Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-10191 presentato da MORANI Alessia testo presentato Mercoledì 4 gennaio 2017 modificato Lunedì 9 gennaio 2017, seduta n. 719 MORANI . — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che: le ultime elezioni presidenziali statunitensi hanno fatto emergere con assoluto rilievo la questione delle cosiddette «bufale» o «post verità» che circolano sulla rete e che sono in grado di orientare le scelte degli internauti e di creare sentimenti di opinione diffusa; tale questione ovviamente ha le sue ripercussioni anche sulle scelte dei consumatori e quindi nel campo dell'economia, così come nel sensibilissimo campo della medicina; è del tutto evidente che non può essere sufficiente un algoritmo quando, ad esempio, ci si ritrova davanti a notizie che seppur datate ritornano su bacheche e profili come se fossero di strettissima attualità e senza magari tutte le notizie correlate che magari in quel periodo storico sono state oggetto di dibattito, anche per consentire una contestualizzazione della stessa, con un evidente inganno dell'utente; negli ultimi giorni ha suscitato molto clamore l'infondatezza delle parole attribuite al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e pubblicate dal sito « Liberogiornale » che si sono diffuse in maniera virale anche se sul sito c’è scritto che le notizie non sono vere; in una intervista il titolare della società Edinet con sede in Bulgaria che ha noleggiato il server anche a « Liberogiornale » afferma che le «bufale» fanno traffico in rete e, con il traffico, pubblicità e quindi ricavi; « Liberogiornale » è solo un caso tra i tanti che si registrano ormai in rete e spesso con società che risiedono all'estero e la cui tracciabilità è molto difficile; tale questione assume sempre maggiore importanza nel delicato equilibrio tra informazione, democrazia e partecipazione; anche gli ordini professionali devono essere investiti in un principio di responsabilizzazione per contrastare la diffusione di notizie assolutamente infondate che possono generare tensioni ed anche situazioni di pericolo–: se e quali iniziative il Governo intenda assumere al fine di coinvolgere tutti gli operatori del settore della informazione e i responsabili dei social network nonché gli ordini professionali, con l'obiettivo di affrontare il tema della diffusione di notizie false, promuovendo anche iniziative di natura normativa finalizzate a dare maggiore trasparenza e a prevedere un più efficace meccanismo sanzionatorio in caso di acclarata violazione. (5-10191)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
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