INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08729 presentata da MICHIELON MAURO (LEGA NORD PADANIA) in data 20010123

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_08729_13 an entity of type: aic

Al Ministro per i beni e le attivita' culturali. - Per sapere - premesso che: a partire dalla stagione in corso, il campionato europeo di pallacanestro chiamato un tempo Coppa dei campioni e, successivamente, Eurolega, si e' "sdoppiato": da un lato, infatti, e' stato creato un campionato, cosiddetto Euroleague, del quale fanno parte le squadre piu' prestigiose d'Europa, in quanto vincitrici dei loro campionati nazionali e di numerose coppe europee (la Benetton Treviso, la Fortirudo PAF Bologna, la Virtus Kinder Bologna, il Real Madrid, il Barcellona, l'Olimpyakos Pireo, la AEK Atene, il Paok di Salonicco, lo Zalgiris Kaunas); dall'altro, nel campionato europeo per club, nato sotto l'egida della FIBA (Federazione internazionale della pallacanestro), sono rimaste le squadre europee minori, con meno tradizioni e meno successi alle spalle; il nuovo campionato Eurolega e' sorto nell'intento di garantire un maggior spettacolo e consentire alle squadre partecipanti una maggior percentuale sugli incassi; inoltre il medesimo ha introdotto la regola del triplo arbitraggio, alla stregua del campionato NBA negli Stati Uniti d'America; sin dai primi momenti della gestazione dell'Euroleague, la FIBA ha manifestato la propria ostilita', minacciando pesanti sanzioni nei confronti dei club che avrebbero preso parte a tale campionato europeo, come la loro esclusione dai campionati nazionali; successivamente la FIBA, prendendo atto che l'eliminazione delle piu' prestigiose squadre europee dai singoli campionati nazionali avrebbe portato delle conseguenze dannosissime per l'intero movimento della pallacanestro europea, nella logica di esser debole con i piu' forti e forte con i piu' deboli, ha ripiegato la sua ira sugli arbitri, decidendo di punire tutti coloro che avrebbero aderito a questo nuovo campionato europeo per club; con provvedimento del 10 ottobre 2000, infatti, il segretario generale, Massimo Blasetti, deliberava di escludere dalle liste della federazione italiana pallacanestro gli arbitri, ufficiali di campo e commissari speciali che avrebbero partecipato alle manifestazioni organizzate dall'ULEB, nonche' di dare mandato al presidente del CIA (Comitato Italiano Arbitri) di inviare loro una comunicazione in tal senso; ha deciso l'esclusione di tutti gli arbitri aderenti all'ULEB dalle liste dei campionati italiani e da eventuali altri incarichi CIA; nella fattispecie il provvedimento di esclusione dalle liste arbitrali dei campionati italiani e da eventuali altri incarichi CIA, adottato dal presidente del comitato, Armando Pinto, il 12 ottobre 2000, in maniera del tutto soggettiva e unilaterale, negando agli interessati la possibilita' di difendere le proprie ragioni innanzi agli organi Federali deputati all'uopo nel rispetto delle norme statutarie e regolamentari interne alla Federazione che si basano su principio della democrazia interna, cosi' come stabilisce lo Statuto del CONI, ha colpito tre arbitri: Pozzana, Reatto e Chiari; il signor Roberto Chiari e' arbitro iscritto alla FIP - CIA dal 1986 e, nei suoi quattordici anni di carriera arbitrale, ha avuto modo di arbitrare anche manifestazioni molto importanti, tra cui le finali) scudetto campionato di A/l femminile, due finali del campionato juniores maschile ed una finale del campionato juniores femminile, le finali del campionato cadetti maschili, due finali di coppa Italia del campionato A/1 femminile e due gare di spareggio per accedere alla serie A maschile; va da se', pertanto, che la propria decisione, comunicata alla CIA il 2 ottobre 2000, di arbitrare partite a carattere internazionale, quali i campionati organizzati dall'ULEB, deve leggersi nell'ottica di una nuova esperienza e, dunque, di un miglioramento professionale; all'esclusione attuata dal presidente CIA, ha fatto seguito il provvedimento disciplinare comunicato a mezzo telegramma del 25 novembre 2000, con cui la commissione disciplina del CIA ha comminato al singor Chiari la sospensione per 30 giorni da ogni attivita' federale a decorrere dal 27 novembre 2000; la delibera di sospensione assume connotati strumentali se letta alla luce del codice comportamentale degli arbitri per il campionato in corso, che recita "l'esclusione dalla lista sara' automatica, indipendentemente dal piazzamento in graduatoria e dallo status di esordiente, per tutti gli arbitri che avranno riportato una sospensione di trenta giorni se comminata dalla commissione di disciplina del CIA. (...)"; vale a dire che, quand'anche fosse accertata l'illegittimita' del provvedimento del Presidente Pinto, la volonta' della FIBA di escludere il tesserato dalle liste arbitrali e' garantita dal successivo provvedimento di sospensione; l'articolo 188 del regolamento esecutivo dispone che la sospensione e' comminata per le infrazioni dei regolamenti federali in genere, ed al regolamento del CIA in particolare, per le violazioni delle regole comportamentali o per quanto contrastante con i principi dell'ordinamento sportivo -: se e quali provvedimenti di propria competenza intenda adottare perche' sia fatta luce sulla vicenda suesposta, al fine di accertare eventuali comportamenti irregolari e provvedimenti illegittimi da parte del Comitato italiano arbitri; se non condivida l'opinione dell'interrogante che interessi che all'interrogante stesso appaiano di parte quale quelli della FIBA, finiscano con il colpire l'immagine, la professionalita' ed il decoro di tre arbitri che hanno fatto dei principi sportivi principi di vita; se non si ravveda, nella delibera di sospensione, una violazione dell'articolo 188 del regolamento esecutivo, giacche' se la partecipazione al campionato europeo organizzato dall'ULEB rappresenti una violazione specifica di norme federali o comunque e' riconducibile in un comportamento contrastante con i principi sportivi dell'ordinamento FIP, la medesima sanzione avrebbe dovuto essere presa nei confronti delle altre societa' e dei loro tesserati e non soltanto degli arbitri; se ed eventualmente quali misure abbiano adottato le altre federazioni europee nei confronti dei propri tesserati che abbiano deciso di aderire al nuovo campionato Eurolega (5-08729)
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