INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07824 presentata da BONO NICOLA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000526

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Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. - Per sapere - premesso che: dalle pubblicazioni di alcuni autorevoli organi di stampa specializzati in economia e finanza, risulta che il ministero del tesoro, ha stabilito di aumentare del 50 per cento lo stanziamento messo a disposizione per i consulenti esterni, in particolare economici e finanziari, utilizzati dalla Presidenza del Consiglio e dalle sue connesse strutture, inclusi i Ministeri senza portafoglio, per l'anno corrente; sempre secondo le fonti suddette, la somma per l'anno in corso sale a 32 miliardi e 47 milioni di lire, contro i 21 miliardi e 500 milioni messi a consuntivo nel 1999, con una differenza quindi di maggiori spese preventivate di 10 miliardi e 519 milioni; solo a fine gennaio, il Presidente del Consiglio D'Alema ha trasmesso alle Commissioni affari costituzionali e bilancio dei due rami del Parlamento il bilancio di previsione di Palazzo Chigi, per l'anno 2000, in cui in allegato compariva il nuovo regolamento varato dalla Presidenza del Consiglio e il bilancio triennale proforma; in tale maniera, il Parlamento per la prima volta nella storia recente, non ha potuto prendere visione, nel corso della discussione della legge di bilancio e delle varie tabelle allegate, degli importi che il Presidente del Consiglio D'Alema ha deciso di inserire nelle singole voci di spesa, rendendo pertanto il bilancio di Palazzo Chigi del tutto blindato e immodificabile e, solo da pochi giorni, e' stato possibile conoscere nel dettaglio le singole voci di spesa; complessivamente l'assegnazione del tesoro alla Presidenza del Consiglio e' stata di 1.627 miliardi e 600 milioni, con un incremento di 162 miliardi e 366 milioni rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e la variazione piu' significativa di oltre 278 miliardi e' andata a incrementare il fondo cosiddetto: per il 'funzionamento della Presidenza del Consiglio dei ministri'; la struttura piu' costosa e' quella che dipende dal Segretario generale di Palazzo Chigi con 82.4 miliardi di stipendi, seguita da quella che dipende dal Ministro della funzione pubblica Bassanini e, inoltre, sempre dalla relazione di accompagnamento del bilancio, si evidenzia la costituzione di un fondo di riserva pari al 5 per cento delle spese correnti, per assicurare la copertura per le eventuali, ulteriori maggiori spese per il personale operante in strutture esterne e per far fronte a eventuali maggiori oneri per spese di funzionamento -: quali siano i motivi per cui il Parlamento e le Commissioni parlamentari, nell'occasione della discussione della legge di bilancio, non sono stati messi in grado di poter prendere visione in tempo del bilancio e delle previsioni di spesa da parte della Presidenza del Consiglio; quali siano i motivi che hanno indotto il Presidente del Consiglio D'Alema, ad aumentare gli stipendi per i consulenti ed i collaboratori, con cifre cosi' esorbitanti e a fronte di quali prestazioni professionali; quali siano le motivazioni che hanno indotto il Presidente del Consiglio all'aumento nella sproporzionata misura di oltre il 300 per cento delle spese di rappresentanza, passate da 1 miliardo 396 milioni a 5 miliardi 191 milioni; se, anche alla luce degli sconfortanti risultati economici e produttivi del Paese che, soprattutto per responsabilita' delle scelte sbagliate del Governo, continua ad essere il fanalino di coda tra i paesi economicamente piu' avanzati, soprattutto in termini di competitivita' e crescita del Pil, non ritengano tali aumenti per i consulenti del tutto ingiustificati e, soprattutto improduttivi; se non ritengano tali decisioni suscettibili di alimentare il sospetto che ci si trovi al cospetto di scelte motivate da inconfessabili ragioni di carattere clientelare, del tutto disarticolate, se non contrapposte, all'interesse dell'Amministrazione; quali iniziative intendano assumere con la massima urgenza per ripristinare condizioni minime di correttezza e trasparenza nella gestione della Presidenza del Consiglio e se, in tal senso, non ritengano opportuno revocare i previsti aumenti per i consulenti esterni. (5-07824)
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