INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07806 presentata da MASSA LUIGI (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 20000524

Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: e' stato segnalato agli interroganti da parte di esponenti dell'associazione 'Telefono viola' la ripresa di attivita', nell'ambito delle cure psichiatriche, dell'elettroshock come 'trattamento di prima scelta' nei casi di depressione, schizofrenia, catatonia, ecc.; tale reintroduzione sarebbe autorizzata dalla circolare del 2 dicembre 1996 del Ministro della sanita', con la motivazione che il diritto del malato 'non puo' costituirsi in opposizione alla scienza', ne' 'anteporle affermazioni o teorie di natura ideologica'; e' noto come esista una imponente letteratura scientifica tendente a dimostrare il fatto che la cosiddetta 'terapia elettroconvulsivante' - applicata per la prima volta sull'uomo in Italia, nel 1938, in pieno periodo fascista (precedentemente era usata in Inghilterra per tramortire i maiali che dovevano essere condotti al macello) - sia non solo inutile, ma dannosa; tutta l'impostazione della legge n. 180/78 appare come nettamente contraria all'uso di tali strumenti anche in caso di trattamento sanitario obbligatorio -: se corrisponda al vero la denunciata avvenuta ripresa dell'uso dell'elettroshock nelle terapie psichiatriche condotte nei presidi e nelle strutture del Ssn e in che misura cio' si sia verificato; se non ritenga, in linea con lo spirito della legge n. 180, di adottare atti che escludano, definitivamente, l'impiego di simili cruente terapie. (5-07806)