INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06705 presentata da LATRONICO COSIMO (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 19/10/2015

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Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-06705 presentato da LATRONICO Cosimo testo di Lunedì 19 ottobre 2015, seduta n. 505 LATRONICO . – Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che: nel dicembre 2013, si è verificato un evento franoso che ha interessato il comune di Montescaglioso (MT). La calamità ha interessato le contrade «Cinque bocche» e «Costa del Fico», la strada a scorrimento veloce «Montescaglioso-Piani Bradano» e diversi immobili residenziali, artigianali e commerciali, che non erano sottoposti a nessun vincolo; il comune di Montescaglioso (MT), in data 4 dicembre 2013, ha emesso le ordinanze di sgombero per l'inagibilità di fabbricati privati e l'interdizione al transito pedonale e carrabile dell'intera area interessata dall'evento franoso e i danni stimati dal comune ammontano a circa 50 milioni di euro, tra beni pubblici e privati; la programmazione degli ultimi venti anni ha visto investimenti mirati verso la zona franosa nel tentativo di creare un collegamento tra l'abitato collinare e la pianura, dove sono localizzate tutte le attività agricole, artigianali con il PIP «Capoiazzo», industriali con il PIP «Tre confini». La strada provinciale 175 è l'unica arteria importante del territorio che collega la costa all'entroterra; il Consiglio dei ministri, con delibera del 24 gennaio 2014, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.30 del 6 febbraio 2014, ha dichiarato lo stato di emergenza per 180 giorni per gli eventi eccezionali dal 1 o al 3 dicembre 2013, in alcuni comuni della provincia di Potenza e Matera, oltre al movimento franoso del 3 dicembre 2013 nel territorio di Montescaglioso, stanziando risorse pari a 14 milioni di euro; con ordinanza del capo della protezione civile n.151 del 21 febbraio 2014, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.51 del 3 marzo 2014, sono stati definiti i criteri per i primi interventi inerenti gli eventi eccezionali dal 1 o al 3 dicembre 2013, in alcuni comuni della provincia di Potenza e Matera, oltre al movimento franoso del 3 dicembre 2013 nel territorio di Montescaglioso; il Consiglio dei Ministri, con delibera del 23 luglio 2014, ha prorogato lo stato di emergenza per ulteriori 180 giorni; il comune ha sospeso il versamento dei tributi locali da parte dei cittadini interessati dallo sgombero dei fabbricati, ed ha sottoscritto, secondo le indicazioni riportate all'articolo 12 del provvedimento della protezione civile un accordo con le banche, per la sospensione dei mutui ipotecari; il Ministero dell'economia e delle finanze non ha provveduto a sospendere gli adempimenti tributari e contributivi per le attività danneggiate, oltre a quelli provenienti da cartelle emesse dagli agenti di riscossione, diversamente da quanto accaduto per altre situazioni identiche come la Sardegna o l'Emilia Romagna; il comune di Montescaglioso ha deliberato quantificando in euro 19.000.000,00 l'importo occorrente per l'acquisizione dell'intera area di frana, comprendente il ristoro ai privati, alle attività economiche e produttive, il rifacimento delle infrastrutture pubbliche danneggiate. Le famiglie interessate dallo sgombero hanno ricevuto un contributo per il fitto di circa euro 400,00 mensili, per tutto l'anno 2014, ma tale contributo è stato sospeso nel 2015; con ordinanza del capo della protezione civile n.242 del 23 aprile 2015, scaduti i termini per lo stato di emergenza, sono state trasferite alla regione Basilicata tutte le competenze per il superamento delle criticità inerenti gli eventi eccezionali dal 1 o al 3 dicembre 2013, in alcuni comuni della provincia di Potenza e Matera, oltre al movimento franoso del 3 dicembre 2013 nel territorio di Montescaglioso; il comune di Montescaglioso dispone di risorse per circa 4.700.000,00 euro, in parte già impiegate per i primi interventi di urgenza, che sta utilizzando per la messa in sicurezza dell'area e nonostante le previsioni dell'ordinanza della protezione civile n.151 del 21 febbraio 2014 solo una piccola parte di queste risorse, circa 20.000,00 euro, sono state utilizzate per il contributo al fitto delle famiglie sgomberate; la sospensione delle imposte e tasse locali, non sembra potrà protrarsi oltre il 1 o gennaio 2016, data in cui le banche riattiveranno la riscossione dei mutui ipotecari su immobili, che peraltro, sono pericolanti–: quali iniziative il Governo intenda adottare in favore delle famiglie e delle attività imprenditoriali coinvolte nell'evento calamitoso descritto in premessa, anche attraverso interventi di riduzione, sospensione o rateizzazione dell'imposizione fiscale e contributiva. (5-06705)
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