INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06236 presentata da GIORGETTI ALBERTO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19990510
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_06236_13 an entity of type: aic
Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il giorno domenica 2 maggio 1999 allo Stadio Manuzzi di Cesena si e' disputata la partita di calcio per il campionato di serie B tra le squadre Cesena e Verona, partita considerata ad alto rischio di incidenti tra tifosi, visti i tumultuosi precedenti tra le due tifoserie; le forze dell'ordine erano a conoscenza che la trasferta del Verona sarebbe stata accompagnata da un ingente numero di sostenitori veronesi, per la maggior parte in pullman; la questura di Verona aveva predisposto un buon controllo per il tragitto dalla citta' veneta a Cesena dei pullman veronesi; all'arrivo dei pullman dei tifosi veronesi ai caselli autostradali di Cesena sembra non essere stato previsto alcun controllo e scorta da parte delle forze di polizia in capo alla questura di Cesena; per tutto il tragitto dai caselli autostradali allo stadio nessuna scorta della polizia di Stato, tranne le auto previste dalla questura di Verona, ha accompagnato i pullman dei veronesi; l'arrivo dei supporter veronesi e' stato accolto da un fitto lancio di pietre e bottiglie da parte di "pseudo-tifosi" cesenati rompendo i vetri dei pullman e ferendo tifosi veronesi, il tutto agevolato dall'esiguo numero di poliziotti previsto dalla questura di Cesena; l'aggressione subita dai tifosi veronesi ha alimentato una notevole tensione all'interno dello stadio; gli agenti in servizio al Manuzzi non avevano esperienza di partite ad alto rischio, infatti la maggior parte delle forze dell'ordine erano allievi della Scuola di polizia di Senigallia; la tensione tra forze d'ordine e tifosi si e' fatta piu' accesa determinando anche l'utilizzo di lacrimogeni all'interno dello stadio sparati anche ad altezza d'uomo con l'obiettivo di calmare i piu' agitati ma rischiando di colpire anche degli innocenti; un lacrimogeno sparato dalla polizia di Stato ha colpito in pieno volto un tifoso veronese Roberto Lovato di 32 anni di San Giovanni Lupatoto (Verona); il tifoso colpito dal lacrimogeno e' stato ricoverato d'urgenza all'ospedale Bufalini ed ha subito mercoledi' 5 maggio 1999 una operazione di dieci ore alla testa per la rimozione di un ematoma, rimanendo in prognosi riservata; alla fine della partita gli scontri tra le opposte tifoserie si sono fatti piu' cruenti dimostrando l'inadeguatezza del servizio d'ordine previsto dalla questura di Cesena -: quali iniziative intenda intraprendere per verificare eventuali inadempienze della questura di Cesena relativamente alla carenza di forze rese disponibili per la sorveglianza dei tifosi; se non ritenga quantomeno imprudente che in una partita ad alto rischio siano stati impiegati agenti della Scuola di polizia di Senigaglia non ancora sufficientemente preparati ad affrontare possibili momenti di tensione tra opposte tifoserie; pur condannando ogni episodio di violenza tra tifoserie, se sia considerata una "consuetudine" che la polizia spari lacrimogeni all'interno dello stadio e soprattutto ad altezza d'uomo e quali indagini intenda attuare per fare luce sui deprecabili episodi di ferimento del signor Lovato Roberto e degli agenti che hanno subito lesioni durante i tafferugli. (5-06236)
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GIORGETTI ALBERTO (ALLEANZA NAZIONALE)