INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06022 presentata da OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120126
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_06022_16 an entity of type: aic
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-06022 presentata da NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO giovedi' 26 gennaio 2012, seduta n.577 OLIVERIO, ZUCCHI, AGOSTINI, BRANDOLINI, CUOMO, MARCO CARRA, CENNI, FIORIO, MARIO PEPE (PD), SANI, SERVODIO e TRAPPOLINO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: il made in Italy perde altri pezzi con l'ennesimo colpo di big stranieri sui colossi dell'alimentare italiano; dopo i marchi Gancia, Parmalat, Perugina e Bertolli, ora a passare di mano e' il marchio Ar Alimentari, primo produttore italiano di pomodori pelati del nostro Paese finito nella galassia anglo-nipponica Princes controllata dal gigante Mitsubishi; l'azienda italiana, nata nei primi anni Sessanta si e' specializzata nella produzione di conserve ed ha un fatturato di circa 300 milioni di euro con stabilimenti in Campania ed in Puglia, a Borgo Incoronata, a due passi da Foggia; solo il 20 per cento delle vendite del gruppo sono realizzate in Italia mentre il giro d'affari all'estero spazia fra il 30 per cento per l'Inghilterra, il 20 per cento per la Germania, il 10 per cento per l'Africa, l'8 per cento per la Francia, con una percentuale minore per la Grecia, gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone, l'Austria e il Sud America; la blasonata Princes, fondata nel lontano 1880 da Simpson & Roberts, e' controllata dalla Mitsubishi Corporation dal 1989 ed ha realizzato da allora ben 22 acquisizioni e fusioni classificandosi tra le societa' europee con maggiore rapidita' di crescita; in realta', Ar Alimentari gia' nel 2001 aveva stretto legami con Princes dando vita alla societa' «Napolina Ltd»; come sottolineato dalle associazioni di categoria, i pomodori pelati sono il simbolo dell'Italia a tavola ma in un solo anno sono stati ceduti all'estero pezzi importanti del made in Italy alimentare che sta diventando una appetibile terra di conquista per gli stranieri. Un processo favorito dalla crisi di fronte alla quale occorre accelerare nella costruzione di una filiera agricola tutta italiana che veda direttamente protagonisti gli agricoltori per garantire quel legame con il territorio che ha consentito ai grandi marchi di raggiungere traguardi prestigiosi; si allunga sempre di piu' quindi l'elenco dei marchi dell'italian food finiti in mano estera: il 2011 si e' appena chiuso con il passaggio della storica casa piemontese dei Gancia all'oligarca russo della vodka Roustam Tariko che ne ha rilevato una quota del 70 per cento. Ma a segnare il debutto 2011 dello shopping straniero era stato l'affondo dei francesi di Lactalis sulla Parmalat; andando ancora a ritroso, si ritrovano altre operazioni choc come quella di Buitoni, altra storica azienda familiare oggi di proprieta' della multinazionale Nestle' che fu ceduta dopo diverse vicissitudini nel 1988. Nell'universo Nestle' finisce anche Perugina, per quanto la storica casa umbra abbia mantenuto sul suolo nazionale stabilimenti e produzione. Al gruppo svizzero appartiene anche un nutrito pacchetto di acque minerali italiane insieme ai gelati dell'Antica gelateria del Corso; alla multinazionale anglo-olandese Unilever sono invece approdati i nostri gelati Algida, mentre gli spagnoli della Deoleo hanno fatto man bassa dell'olio d'oliva italiano accaparrandosi il marchio Bertolli in aggiunta al nutrito pacchetto Carapelli, Sasso e Minerva oli; tale scenario sta aggiungendo, di fatto, nuovi elementi di crisi in un settore, quello della produzione del pomodoro, che gia' deve fare i conti con la crisi profonda che attraversa l'intero mondo agricolo che vede migliaia di persone occupate, le quali rischiano vedere fallire i propri sforzi e il proprio lavoro; Coldiretti e le altre associazioni di categoria temono che l'acquisizione dei marchi agroalimentari italiani da parte delle multinazionali possa diventare un fatto strutturale, «perche' sul mercato globale il Made in Italy va forte, come provano anche le contraffazioni dei nostri prodotti»; e' sempre piu' urgente dunque un efficace piano di azioni a tutela del made in Italy e delle aziende italiane visto che i nostri prodotti agroalimentari sono sempre piu' preda di sofisticazioni e frodi -: se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e in che misura si ritenga di monitorare e verificare gli effetti che l'acquisizione di marchi del made in Italy agroalimentare possono avere sulla filiera, in particolare per quanto riguarda le ricadute in termini di prezzo di riferimento e di produzione; quali iniziative, anche finanziarie, gli interrogati intendano assumere a sostegno dei settori produttivi del made in Italy agroalimentare attraverso un progetto industriale teso a valorizzarli, difenderli e rilanciarli specialmente in questa fase congiunturale nella quale le imprese agricole sono chiamate ad affrontare aumenti di costi di produzione in cambio di prezzi non certo remunerativi; in che modo, infine, gli interrogati intendano tutelare uno tra i piu' importanti patrimoni nazionali, come e' appunto quello dell'agroalimentare, rafforzando la capacita' competitiva sui mercati globali delle imprese agricole italiane ed evitare, cosi', che esso venga «cannibalizzato» dagli interessi commerciali attratti dal fenomeno cosiddetto «italian sounding». (5-06022)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06022 presentata da OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120126
xsd:integer
0
20120126-
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06022 presentata da OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120126
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
AGOSTINI LUCIANO (PARTITO DEMOCRATICO)
BRANDOLINI SANDRO (PARTITO DEMOCRATICO)
CARRA MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)
CENNI SUSANNA (PARTITO DEMOCRATICO)
CUOMO ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO)
FIORIO MASSIMO (PARTITO DEMOCRATICO)
PEPE MARIO (PD) (PARTITO DEMOCRATICO)
SANI LUCA (PARTITO DEMOCRATICO)
SERVODIO GIUSEPPINA (PARTITO DEMOCRATICO)
TRAPPOLINO CARLO EMANUELE (PARTITO DEMOCRATICO)
ZUCCHI ANGELO (PARTITO DEMOCRATICO)
xsd:dateTime
2014-05-15T02:44:16Z
5/06022
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO (PARTITO DEMOCRATICO)